Infine, aggiornamento in Italia dei casi testati per Regione sulla base della popolazione residente (novembre 2019):
Valle d'Aosta 11,17%
Trentino-Alto Adige 9,95%
Friuli-Venezia Giulia 9,01%
Veneto 8,58%
Umbria 7,65%
Molise 7,37%
Basilicata 7,13%
Emilia-Romagna 6,88%
Lombardia 6,37%
Toscana 6,33%
Piemonte 6,12%
Marche 5,66%
Abruzzo 5,57%
Liguria 5,29%
Calabria 5,01%
Lazio 4,87%
Sardegna 4,52%
Sicilia 3,61%
Puglia 3,12%
Campania 2,48%
io non penso che le proteste influiscano granché, altrimenti anche qui e in tutto il mondo dove ci sono state proteste registreremmo una pesante risalita.
è stato proprio il togliere le limitazioni varie a portare un aumento secondo me, all'aperto i problemi non ci sono, oramai è chiaro, è davvero difficilissimo il contagio all'aperto. il fatto è che in molti stati si è ripresa la vita normale, anche al chiuso, e questo secondo me li ha segnati ben più delle proteste.
è proprio la gestione scellerata la causa del riscoppio della pandemia, una gestione dove il presidente solo settimana scorsa si fa vedere pubblicamente con la mascherina dicendo che serve, dopo 3 mesi in cui ha sempre sostenuto il contrario (ma nel mentre prendeva il malarone preventivamente e andava in giro dicendo di spruzzarsi in vena il disinfettante ), con un riverbero importante in tanti stati repubblicani.
mi fa più specie il lockdown catalano, ho trovato tante notizie in merito ma nessuna con dei numeri riguardo i nuovi contagi. mi fa sorridere, comunque, perché la Germania ha stretto un patto con la Spagna per il turismo, tagliandoci fuori perché i numeri a quel tempo erano bruttini rispetto ai dati spagnoli (o francesi) palesemente fasulli. e adesso ne pagano già lo scotto.
Si vis pacem, para bellum.
Se hanno avuto il tempo e il fegato per manifestare a favore dei cosiddetti diritti civili, basta e avanza per manifestare la loro bassa considerazione che hanno nei confronti della diffusione del virus. Da parte della popolazione ma anche della stessa classe politica.
Jack è impossibile quantificare chi dei due abbia maggiormente influito sul peggioramento, ma ti farei per lo meno riflettere sui recenti focolai che abbiamo avuto qui in Italia come quello di Pojana, dove la responsabilità ricade chiaramente sul comportamento dei singoli, piuttosto che sul comportamento della classe politica. Negli USA ovviamente è un'altra storia.
Noi, con tutti le nostre pecche come popolo, quelle della nostra sanità pubblica, e non da meno le pecche dei nostri governanti, intanto ci siamo fatti ben 2 mesi di lockdown, e severo pure, e ce ne siamo stati zitti zitti a casa, stringendo i denti e rispettando le regole alla lettera ( o quasi, fatta eccezione per i soliti incoscienti, ma quelli ci sono e ci saranno sempre )
A tutto abbiamo pensato, però, furochè a protestare, meno che mai in piazza, anche se lo abbiamo fatto dopo,e senza conseguenze grazie al cielo; ma si è trattato di 4 poveri nullafacenti, senza arte nè parte.
In molti degli stati USA non hanno accettato neppure il semplice distanziamento sociale, per dire, meno che mai il lockdown, contro il quale hanno manifestato per strada pur in piena emergenza, mentre Trump continuava a sparare kazzate in TV..
Sicuramente questa indisciplina anche grazie alla ( secondo me ) scarsa considerazione che hanno del loro presidente....
In fatto di gestione dell'emergenza e di autorità nazionale, poi, piuttosto che uno sconsiderato alla Trump, alla Johnson, o alla Bolsonaro, ho preferito e preferisco mille volte Conte a questo punto
Ultima modifica di Mik34; 05/07/2020 alle 12:35
Parlavo appunto degli stati del Nord est, che hanno terminato il lockdown una settimana fa, e l'arresto del calo è precedente (metà Giugno) e tra l'altro la risalita attuale è troppo vicina alla fine del lockdown per essere stata causata da quest'evento. Almeno è quel che credo io, e ovviamente dobbiamo vedere se ora vi sarà un'impennata.
Le varie proteste hanno inciso meno in quegli stati, all'inizio, perchè il numero di positivi era effettivamente basso, quindi nei primi giorni di protesta può darsi che ci fossero nemmeno 10 infetti tra i manifestanti, e molti di questi incapaci a diffondere il virus (come successo in tanti casi domestici).
Inoltre molti protestanti indossavano la mascherina, e soprattutto erano giovani che spesso sono asintomatici e quindi tendenzialmente poco contagiosi in condizioni normali.
Oltre al fatto che come dici erano all'aperto, cosa che diluisce la carica virale senza alcun dubbio.
Ma se è andata bene finora, non è detto continuerà ad andare bene. Il concetto è sintetizzato in quest'articolo del NYT di 4 giorni fa, quando ancora la curva era stabile:
Did George Floyd Protests Lead to a Virus Surge? Here’s What We Know - The New York Times
Il tema è decisamente complesso. Come dissi qualche giorno fa non ci sono evidenze che le proteste abbiano portato a una maggiore quota di casi. Uno studio (non peer-reviewed), di cui parla un articolo su Forbes (Research Determines Protests Did Not Cause Spike In Coronavirus Cases), cita anzi che la percentuale di positivi tra le comunità affette da proteste a Minneapolis sono inferiori alla media della nazione (1,7% vs 3,6% del Minnesota), e sempre a Minneapolis meno dell'1% di chi ha partecipato alle proteste e ha richiesto il tampone era positivo.
Pare quindi che in generale che le proteste siano già di base portate avanti da persone soprattutto sane, con solo sparuti casi di positivi. Quanto meno a Minneapolis, ma sarebbe interessante se ci fossero dati da altri posti, e non mi stupirei se negli stati del Sud le cose fossero diverse.
Poi naturalmente la gestione scellerata è causa primaria, non ci piove.
70 casi in Svizzera, 115 in Austria, 87 in Australia.
Ancora pesanti aggiornamenti da Russia (+6736 casi, tot. 681.251; +134 morti, tot. 10.161), Iran (+2560, tot. 240.438; +163 morti, record giornaliero di deceduti, tot. 11.571), Messico (+6914 casi, tot. 252.165; +523 morti, tot. 30.366).
Pesante anche l'aggiornamento dal Pakistan (+3191 casi, tot. 228.474; +93 morti, tot. 4712) e Bangladesh (+2738 casi, tot. 162.417; +55 morti, tot. 2052).
Record di casi in 24 h, così come anche record di decessi, in Indonesia: +1607 casi (tot. 63.479) e +82 morti (tot. 3171).
Record nelle Filippine: +2424 casi (tot. 44.254) ma solo 7 morti (tot. 1297).
Segnalo 391 casi in Romania, 706 in Armenia, 697 in Ghana.
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