Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
No, ma immagino che sia una situazione simile a quella di San Marino. Stato piccolo in cui volendo in una settimana potrebbero fare tamponi all'intera popolazione. In più ci vanno pendolari da tre-quattro stati diversi ed essendo la sede di una marea di istituzioni internazionali è una specie di piccola Londra come movimenti da e per l'estero.
Ora lo so che dirai "allora vedi quanti casi girano di nascosto?", ma resta il fatto che girano di nascosto da due mesi e siamo ancora vivi quindi evidentemente è una cosa che possiamo gestire finché rimane a questi livelli.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Incredibile come però non abbiano morti da maggio e solo 1 persona attualmente ricoverata in terapia intensiva. Comunque sembrerebb che da metà giugno abbiano iniziato a fare più test, da cui i numeri.
Screenshot_2020-07-09 COVID-19 in figures.png
Sono il quarto stato al mondo per numero di test pro-capite. Diamine, ne hanno condotti 408mila su milione di abitanti! Ovvero come se avessero analizzato il 41% della loro popolazione!
I primi posti sono occupati da Gibilterra (460mila test su milione di abitanti), Faroer (448mila test su milione di abitanti) e Montecarlo (412mila test su milione di abitanti).
Intanto in USA condotti 412k test finora, ma 44mila positivi scovati.
Positività già così superiore al 10%, e togliendo NY e NJ farebbero 43.400 positivi su 324mila tamponi!
Ma... ci sono paesi che hanno numeri che fanno ridere...
Scorrendo un po' su Worldometer la tabella europea ho notato differenze allucinanti fra diversi stati seppur abbiano lo stesso numero di infetti ma i decessi possono variare di migliaia di unità.
Praticamente in Europa orientale la letalità è 6-7 volte più bassa che negli Stati dell'Atlantico.
Facciamo un paragone (dati arrotondati):
Casi totali Ucraina: 51.000
Morti: 1300
Casi totali Paesi Bassi: 50.000
Morti: 6000
Casi totali Bielorussia: 64.000
Morti: 450
Casi totali Belgio: 62.000
Morti: 9700
La Russia per raggiungere 10.000 morti ha dapprima raggiunto la soglia dei 700.000 casi, quando invece la Francia ha toccato tale cifra a 80.000 casi!
Poi ci sono stati come UK, Messico, anche l'Italia non scherza, che se avessero mantenuto i ritmi di aprile -maggio avrebbero innalzato l'asticella globale del 40% almeno.
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
È stato pubblicato su Lancet lo studio completo sui sierologici spagnoli, sostanzialmente conferma i risultati del report preliminare ma non ho ancora avuto modo di leggerlo tutto.
https://www.thelancet.com/journals/l...483-5/fulltext
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Data un'occhiata veloce. Mi pare davvero ben fatto.
Mi è piaciuto che abbiano usato due metodiche per stimare la sieroprevalenza, non una sola:
- test rapido point-of-care
- immunoassay con chemioluminescenza
Il primo era un semplice test per anticorpi eseguito sul posto e che dava un risultato in 10 minuti. Il secondo un'indagine di laboratorio approfondita che riconosceva le macromolecole di IgG e IgM con altri anticorpi diretti contro gli anticorpi anti-Covid.
Mi ha fatto sorridere gli studi indipendenti che hanno fatto per valutare l'affidabilità delle due metodiche
Il test rapido, secondo la ditta cinese che lo ha venduto, offriva una sensibilità del 97,2% per le IgG e dell'87,9% per le IgM. Specificità 100% per entrambe.
Invece studi condotti sulla metodica hanno restituito valori di sensibilità alle IgG dell'82,1%, e per le IgM del 69,6% (specificità però 100% e 99% rispettivamente, quindi sostanzialmente confermate).
Molto meno affidabile, e infatti nelle conclusioni lo scrivono che è più affidabile l'immunoassay, benchè per praticità e un buon valore di sensibilità e specificità siano l'ideale su cui puntare, dicono, per eseguire studi di sieroprevalenza sulla popolazione generale.
L'immunoassay, stando ai dati della ditta, aveva una sensibiltià dell'86,4% dopo 7 giorni e 100% dopo 14 giorni; specificità del 99,6%.
Studi indipendenti hanno trovato una sensibilità dell'89,7% dopo 14 giorni e specificità 100%.
Pur nelle differenze presenti, è una metodica più affidabile.
La sieroprevalenza stimata varia dal 4,6% secondo l'immunoassay al 5% secondo i test point-of-care.
Questa la sieroprevalenza per provincia:
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