La crescita è lenta in molti di quegli stati, ma prosegue. Il ritmo lento dipende dal fatto che probabilmente in quelli stati, in cui la densità è molto bassa, il virus si muove più lentamente così come fanno le persone.
Io comunque mi sono limitato a evidenziare un lieve aumento anche in quegli stati che ne sono usciti, e la mappa postata da @Musoita mi dava conferma.
Nei giovani di sicuro! Tra di noi, che abbiamo un rischio di complicanze molto basso, il vaccino potrebbe portare più danni che benefici.
Sulle persone adulte e maggiormente a rischio la bilancia potrebbe pendere a favore del vaccino, in ogni caso.
Comunque, da come ho letto, credo sarebbe come il vaccino antinfluenzale, che non impedisce di prenderti l'influenza, ma ti salva dalle complicanze più temibili. Solo che nemmeno questo è sempre vero, e lascia scoperto una certa percentuale di soggetti che vi si sottopongono (credo almeno il 5%).
Su una popolazione molto vasta, un 5% è un sacco, e sarebbe sufficiente a generare un disastro...cioè, insomma, il 5% è la percentuale di persone che si sono infettate in Spagna per dire...e ciò ha causato 40mila morti.
Fauci: vaccino entro un anno e mezzo, coronavirus devastante come Spagnola
Fauci: vaccino entro un anno e mezzo, coronavirus devastante come Spagnola - Rai News
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
Il problema è che un mese fa erano 12 in TI di cui uno positivo.
I numeri sono calati solo di 3.
Comunque sì, è sicuro che i morti vengano da casi pregressi. I dati ISS ci dicono che solo 50 morti sono avvenute tra coloro contagiati dopo il 1° Giugno (aggiornamento in data 5 Luglio).
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
I veri numeri dei contagi in Cina -
Articolo del 18/05
La Cina ha mentito sul coronavirus? Un punto interrogativo sollevato da più parti legato non solo ai ritardi nell'aver resa nota la diffusione del virus, ma anche e soprattutto sul reale impatto numerico che ha avuto il coronavirus in tutto il Paese.
A far dubitare sono i circa 84mila casi confermati dalle autorità sanitarie cinesi, di cui la maggior parte nella città di Wuhan e nella provincia dello Hubei epicentro della pandemia.
Stando a una raccolta dati dell’Università Nazionale di Scienza e Tecnologia dell’Esercito popolare di liberazione -ottenuta e pubblicata da Foreign Policy e 100Reporter – in realtà i contagi sarebbero stati almeno 640mila e sparsi in circa 230 città. Numero ottenuto sulla base degli aggiornamenti fatti al database “segreto” nel quale sono contenute informazioni relative a tutti i casi, specialmente alle località in cui sono avvenuti. Una mappa ben dettaglia del contagio utile per gli epidemiologi e per gli esperti di sanità pubblica in tutto il mondo, ma che non è stata resa nota da Pechino.
Ma ad avvalorare la tesi che vede sottostimato il numero dei casi c’è il fatto che i dati della provincia dello Hubei sono stati rivisti già a metà febbraio, quando è stato aggiornato in eccesso il reale numero di persone entrate a contatto con il coronavirus. A creare queste discrepanze numeriche sono stati due fattori: il primo di carattere medico-sanitario riguardante l’assenza di test precisi a inizio epidemia, il secondo più squisitamente politico. Non sarebbe, infatti, la prima volta che un regime ridimensioni e manipoli i dati per evitare potenziali ripercussioni.
La serie di ritardi nel comunicare il reale impatto della diffusione del Coronavirus e l’aver sottostimato il numero di contagiati ha provocato l’esplosione della pandemia e l’impossibilità ai medici di creare modelli predittivi funzionanti. Ma la possibilità di accedere a questo database “trafugato” potrebbe cambiare tutto. Questo darebbe modo agli epidemiologi di valutare come si è propagato il virus prima in Cina e poi nel resto del mondo, dando così modo di elaborare modelli efficienti sull'epidemia. Una necessità cruciale in ottica futura.
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
Comunque, i numeri tornano a essere severi in Svizzera e Austria: +132 casi nella prima, e +133 nella seconda con pure 1 morto.
Negli altri paesi del mondo, la Russia vede altri +6422 casi (tot. 746.392) a fronte di 156 decessi (tot. 11.770); l'Iran +2388 casi (tot. 264.561) e +199 morti (tot. 13.444); Bangladesh +3533 casi (tot. 193.590) e +33 morti (tot. 2457); il Pakistan +2165 casi (tot. 255.769) e +66 morti (tot. 5386); l'Indonesia +1522 casi (tot. 80mila) e +87 morti (tot. 3797 e record giornaliero!); l'Oman +1679 casi (tot. 61.247) e +8 morti (tot. 281); le Filippine +1392 casi (tot. 58.850) e +11 morti (tot. 1614); la Bolivia +1632 casi (tot. 50.867) e +32 morti (tot. 1898).
Segnalibri