Consueto appuntamento con quella che considero la migliore rubrica del web
NUMERI IN PILLOLE - Aggiornamento del 19/7/2020 - Paolo Spada
Oggi pochi casi da tracciamento, molto screening. Totale stabile.
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Buonasera e ben ritrovati.
Come sempre a questo link i grafici aggiornati pochi minuti fa:
COVID-19 Italia | I grafici e le mappe interattive di Pillole di Ottimismo | Flourish
Ecco i dati salienti di oggi:
In ITALIA 67 nuovi casi identificati in corso di tracciamento, e 152 da screening: complessivamente 219 positivi su 35525 tamponi (0,6%) e 20621 persone testate (1,1%). Negli ultimi sette giorni abbiamo avuto in media 80 casi da tracciamento e 116 da screening, su 196 nuovi positivi al giorno. Nei sette giorni precedenti erano rispettivamente 75, 132 e 207 (quindi negli ultimi sette giorni, rispetto ai sette precedenti, la variazione è stata di -11 casi totali al giorno, di cui +5 casi da tracciamento e -16 da screening: insomma, siamo ancora del tutto stabili).
[Alla slide 4 dei grafici trovate l'andamento regione per regione dei nuovi positivi, scorporati tra casi "da tracciamento" e "da screening"; nella nota al grafico è ricordato il significato di questa distinzione.]
In LOMBARDIA, 4 nuovi casi identificati in corso di tracciamento, e 29 da screening: in tutto oggi 33 positivi su 7039 tamponi (0,5%) e 4124 persone testate (0,8%). La media su sette giorni è passata da 33 a 27 casi da tracciamento, e da 90 a 63 nuovi positivi in totale. Si conferma quindi il trend favorevole della Lombardia, che oggi perde il primato di regione peggiore, e brinda anche per zero decessi.
Crescono, in proporzione, le ALTRE REGIONI: 15 nuovi casi da tracciamento in Toscana (su 16 nuovi positivi totali), 9 in Emilia-Romagna (51 in totale, di cui 42 sono asintomatici e la gran parte di loro fa parte di focolai già noti o sono appena rientrati dall'estero e quindi sottoposti al test. Piccoli focolai a Riccione e a Ferrara), 9 in Campania (9), 8 in Veneto (48, di cui 29 nel Padovano), 7 in Liguria (23), 6 in Lazio (17), 3 in Piemonte (3), 2 in Friuli VG (2), 2 in Trentino AA (2), 2 in Puglia (2), mentre le altre 9 Regioni sono a zero nuovi casi (scendono a 4 se si considerano gli screening).
Negli ultimi sette giorni le Regioni con il maggior numero di casi da tracciamento sono state: Emilia Romagna (12 casi al giorno; variazione +1 rispetto ai sette giorni precedenti), Toscana (7 casi al giorno, variazione: +2), Lazio (7 casi, +1), Campania (7 casi, +3), e Veneto (5 casi, +3).
Considerati tutti i nuovi casi positivi, inclusi quindi gli screening, le Regioni con il maggior numero negli ultimi sette giorni sono state: Emilia Romagna (34 casi al giorno; variazione -9 rispetto ai sette giorni precedenti), Veneto (30 casi al giorno, variazione: +20), Lazio (17 casi, -1), Liguria (9 casi, +4), e Campania (8 casi, 0).
[Per un colpo d'occhio delle province interessate dai focolai vi rimando alla mappa di slide 9, e alle successive (incrementi e prevalenza): tutti i valori sono accessibili toccando le province di interesse. L'andamento complessivo delle regioni è riassunto nelle slide 14-34.]
Oggi -1 pazienti in TERAPIA INTENSIVA in Italia (di cui 0 in Lombardia). I pazienti in TI sono complessivamente 49, pari al 1,2% del massimo valore raggiunto (4068, il 3 aprile). Negli ultimi sette giorni la variazione dei pazienti in Terapia Intensiva è stata di -19 (era -6 nei sette giorni precedenti). Oggi si registrano inoltre -14 RICOVERI negli altri reparti (-1 in Lombardia). Siamo a 743 pazienti ricoverati, pari al 2,6% del valore di picco. Negli ultimi 7 giorni la variazione dei pazienti ricoverati è stata pari a -33 (era -169 nei sette giorni precedenti).
[L'andamento dei carichi sanitari è mostrato, regione per regione, nelle slide 6 e 7.]
I DECESSI registrati oggi sono 3. Fa clamore, e certamente piacere, che non si registri oggi alcun decesso in Lombardia (prima volta dal 22 febbraio). In media abbiamo avuto in Italia 13 decessi al giorno negli ultimi sette giorni, e 13 nei sette giorni precedenti (in Lombardia 6 e 7, rispettivamente). Va considerato sempre che molta parte di questi decessi riguarda pazienti la cui infezione risale a vecchia data. Se si restringe il conto ai casi di infezione riscontrati negli ULTIMI 30 GIORNI, si registrano mediamente 1,6 decessi al giorno (48 decessi su 5505 casi in 30 giorni), e la letalità ad essi riferita è attualmente pari allo 0,87%.
[L'andamento di tutti i decessi regione per regione, da inizio epidemia, è mostrato in grafico alla slide 5.]
I nuovi positivi registrati negli ultimi 30 giorni hanno età mediana di 45 anni (rispetto a 61 anni se considerati tutti i casi da inizio epidemia). I casi asintomatici sono complessivamente il 60% del totale, mentre i casi severi rappresentano mediamente meno del 10%, salvo per le fasce d'età più avanzate. I casi critici appaiono percentualmente ridottissimi e quasi esclusivamente limitati alle ultime decadi.
Riguardo un ultimo PARAMETRO IMPORTANTE a cui prestare attenzione, ossia, per i casi sintomatici, il tempo mediano intercorso tra la data di inizio sintomi e la data di prelievo/diagnosi, secondo quanto riportato dall'ISS, è stato pari a 1 giorno dal 30/5 al 28/6, e 0 giorni dal 29/6 al 6/7. Per i primi 177 casi dal 7/7 al 14/7 il valore è al momento pari a 2 giorni.
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Vorrei infine commentare con voi la notizia (che mi era sfuggita e un lettore ieri ci ha segnalato) di un nuovo screening della popolazione del Lodigiano, organizzato da Comuni, ATS e Regione Lombardia. L’iniziativa, di cui trovate notizia qui
Caccia al Covid nei residenti di 48 Comuni del Lodigiano - Cronaca - ilgiorno.it , prevede l’esecuzione di altri 100/130 mila prelievi (oltre ai 588 mila già eseguiti in tutta la Regione, di cui abbiamo riferito ieri). Si apprende che “il test sarà duplice, sierologico con prelievo ematico e tampone: entrambi saranno fatti in contemporanea (il tampone faringeo verrà analizzato solo in caso di positività al sierologico).” L’as*****re Gallera provvede a spiegarci il razionale: “non è finita l’emergenza. Per questo abbiamo deciso di coinvolgere anche il Lodigiano in questa mappatura per capire dove si nasconde il virus.”
Ora, chiedo cortesemente che qualcuno di voi mi spieghi, perché davvero non capisco. Se fai il test sierologico, e analizzi il tampone solo ai test positivi, stai scrupolosamente evitando gli infetti acuti, quelli nelle prime giornate di malattia, cioè il momento di contagiosità, in cui ancora non sono presenti gli anticorpi. Questo è solo uno studio di sieroprevalenza, non serve affatto per capire dove si nasconde il virus. Ne sono invece intimamente convinti? Chissà. Si volesse scovare il virus si dovrebbero tamponare i test negativi, mica i positivi. Troveremo invece altre migliaia di infezioni già superate, e neanche una persona contagiosa. Che poi è lo schema previsto per il personale scolastico al rientro di settembre. Due milioni di test inutili, anzi dannosi, oltre che per il costo, per l’idea fasulla di negatività che consegnano come un lasciapassare, e per la quarantena che si abbatterà sui pochi immuni veri (quali sono i pazienti che hanno superato da poco l’infezione), fino alla negatività del tampone.
Denaro pubblico, risorse (medici, infermieri, laboratori) impegnate in attività di cui sfugge la logica, solo sostenute, come in un castello di carte in cui un’idea sbagliata regge l’altra, dalla obsoleta teoria che un paziente con PCR positiva sia sempre contagioso, nonostante il tempo trascorso e la presenza di anticorpi. A dispetto delle evidenze scientifiche, a dispetto della pratica consolidata nel resto d’Europa, a dispetto delle linee guida dell’OMS. Un’ostinazione che prosegue nel nome della declamata “massima precauzione”, solo abile a sfinire i cittadini, rimpolpare il conto apparente dei malati, e lasciare andare gli infetti.
Davvero non capisco.
Un abbraccio a tutti.
Paolo Spada
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Numeri complessivi dell'epidemia ad oggi in Italia:
244434 pazienti COVID-19, di cui 196949 guariti, 12440 attualmente positivi (743 ricoverati in reparto, 49 in Terapia Intensiva, 11648 in isolamento domiciliare), e 35045 pazienti deceduti.
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