NUMERI IN PILLOLE - Aggiornamento del 30/7/2020 - Paolo Spada
🇮🇹 Molti screening su migranti, ma aumentano anche i casi da tracciamento.
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Buonasera e ben ritrovati.
Come sempre a questo link i GRAFICI aggiornati pochi minuti fa:
COVID-19 Italia | I grafici e le mappe interattive di Pillole di Ottimismo | Flourish
Ecco i dati salienti di oggi:
In ITALIA 183 nuovi casi identificati in corso di tracciamento, e 199 da screening: complessivamente 382 positivi su 61858 tamponi (0,6%) e 33396 persone testate (1,14%). Negli ultimi sette giorni abbiamo avuto in media 126 casi da tracciamento e 134 da screening, su 260 nuovi positivi al giorno. Nei sette giorni precedenti erano rispettivamente 94, 135 e 229 (quindi negli ultimi sette giorni, rispetto ai sette precedenti, la variazione è stata di +31 casi totali al giorno, di cui +32 casi da tracciamento e -1 da screening).
Osservando un periodo ancora più lungo, la media giornaliera dei casi da tracciamento nelle ultime quattro settimane ha avuto questo andamento: 73, 78, 94, 126, quella degli screening 127, 118, 135, 134, e quella dei nuovi positivi totali 200, 196, 229, 260. La media, calcolata su sette giorni, del rapporto tra nuovi casi e persone testate in Italia, nelle ultime quattro settimane è stata: 0,82%, 0,81%, 0,91%, 0,95%.
Il dato di oggi risente grandemente di alcuni screening, eseguiti in particolare a Treviso e in Sicilia, su migranti. Approfitto per invitare a non confondere "migrante" con "caso di importazione". Molti richiedenti asilo si trovano in strutture italiane da mesi, e sono a tutti gli effetti da considerate casi autoctoni.
Aumentano comunque sensibilmente oggi anche i casi da tracciamento, anzi sono proprio questi a pesare sull’aumento dei sette giorni.
[Nelle prime tre slide dei GRAFICI trovate, regione per regione, l'andamento dei nuovi positivi, quello dei tamponi, e l'andamento scorporato tra casi "da tracciamento" (pazienti sintomatici e loro contatti) e "da screening" (prericoveri, operatori, aziende e altri tamponi eseguiti per screening, inclusi quelli provenienti da test sierologici).]
Dunque OGGI tra le REGIONI: 75 nuovi casi da tracciamento in Lombardia (su 88 nuovi positivi totali), 16 in Campania (16 in totale), 12 in Friuli VG (13), 12 in Liguria (13), 11 in Emilia-Romagna (31), 11 in Toscana (11), 11 in Sicilia (39), 8 nelle Marche (8), 6 in Veneto (112), 6 in Piemonte (10), 6 in Trentino AA (9), 6 nel Lazio (18), 2 in Puglia (3), 1 in Abruzzo (4), 0 in Valle d'Aosta (0), 0 in Umbria (0), 0 in Molise (0), 0 in Basilicata (0), 0 in Calabria (7), 0 in Sardegna (0).
Della Lombardia si sa sempre poco, paradossalmente, e oggi ancor meno: ufficialmente al Ministero sono stati registrati tutti gli 88 casi come da tracciamento; ci siamo permessi di considerarlo un errore, visto che sul sito della Regione compaiono almeno 13 casi, quelli da sierologico, che vanno considerati negli screening (probabilmente sono molti di più, come ogni giorno, ma ci limitiamo a quello che possiamo verificare).
Non nuovi focolai in Liguria, ma una dozzina di casi “diffusi” sul territorio.
Per i casi del Veneto, come dicevamo, pesano molto i 133 ospiti dell’ex caserma Serena di Treviso, risultati positivi dopo lo screening scattato per le tre positività registrate martedì all’interno della struttura. Sono 82 i casi registrati oggi; altri 13 a Padova e 15 a Venezia.
A far lievitare i casi, sono stati anche i contagi dei migranti sbarcati in Sicilia: 28 dei nuovi casi risultano nell'Agrigentino, dunque compresi presumibilmente anche quelli di Lampedusa, 6 nel Catanese, uno a Ragusa, due nel Messinese, uno nell'Ennese e uno nel Palermitano.
Dei 7 casi in Calabria, si tratta di 4 riconducibili allo sbarco di Roccella Jonica dell’11 luglio 2020, un altro in provincia di Reggio proveniente dall’estero, uno a Cosenza legato al già noto focolaio tra migranti nella città e infine il nuovo caso a Catanzaro da screening pre-ricovero per infarto, proveniente da altra regione e ricoverato in TI per esigenze di monitoraggio della patologia cardiaca.
Faccio notare che, come ben sapete, gli screening non sono eseguiti su sospetto diagnostico, e anche la definizione di focolaio in taluni casi è impropria, o almeno deve essere considerata come focolaio pregresso, non più attivo: è un esempio di come questi possono essere ampi laddove il primum movens non si sia mai dichiarato (ne parleremo oltre).
[Per un colpo d'occhio delle PROVINCE interessate dai focolai vi rimando alla mappa di slide 9, e alle successive (incrementi e prevalenza): tutti i valori sono accessibili toccando le province di interesse. L'andamento complessivo delle regioni è riassunto nelle slide 14-34.]
Per gli appassionati del numero dei guariti, segnalo la buona performance odierna, +765, oltre 600 dalla Lombardia. Non è un dato che riportiamo frequentemente, visto che nulla ci dice dell’epidemia e del virus: è un evento formale, legato alla notifica dei tamponi, nulla più. Comunque, ben venga. Chissà, magari un giorno succederà anche per i pazienti del Lazio, che oggi registra qualche dimissione in più, finalmente.
Un paio di giorni fa abbiamo parlato delle variazioni del numero di contagi registrati dalle Regioni negli scorsi mesi: torniamo su quei numeri.
Il numero di nuovi casi che abbiamo avuto in Italia nel mese di maggio (27556) si era grandemente ridotto rispetto al mese di aprile (99671), con variazione pari a -72,4%. Nel mese di giugno (7559 casi), rispetto a maggio, ulteriore netta riduzione: -72,6%. Nel mese di luglio (oggi sono 30 giorni, e si può fare una perfetta comparazione con giugno), abbiamo avuto 6580 casi, e la variazione segna -13%. Insomma, la frenata c'è stata, e lo sappiamo.
Non tutte le Regioni però hanno seguito lo stesso andamento. In Lombardia, ad esempio, le variazioni sono state a maggio -59,3%, a giugno -62,7%, a luglio -54,6%. Nello stesso periodo l’Emilia-Romagna ha fatto registrare -79% a maggio, -70,2% a giugno, e +62,7% a luglio.
Il Veneto segna -86,5% a maggio, -88,8% a giugno, e ben +435,1% a luglio (era già oltre +350% ieri).
Molte Regioni hanno segno + in questo mese, rispetto al precedente, in particolare al Centro e al Sud. Ecco l'elenco le variazioni dei casi di luglio rispetto a giugno delle altre Regioni: Piemonte -58,3%, Friuli VG +137,1%, Valle d’Aosta +18,2%, Liguria -25,8%, Trentino AA -38,4%, Marche +41,8%, Toscana +50%, Lazio +35,9%, Umbria +140%, Abruzzo +109,3%, Molise +177,8%, Campania +154,2%, Puglia +110,8%, Basilicata +1466,7% (sì, ci sono dentro i migranti), Calabria +252,2%, Sicilia +519,4%, Sardegna +180%.
Come già detto nei giorni scorsi, si tratta spesso di pochi casi di differenza, quindi non facciamone motivo di ansia. Ma ragioniamoci, per quel che può servire. In certe Regioni i casi di importazione stanno facendo la differenza. In altre, il fenomeno non si limita a quei casi, ed è comunque maggiore che in passato. Talvolta, un aumento può perfino essere un segno di maggiore dinamismo nel tracciamento dei focolai, o negli screening (lo scorporo non era disponibile prima del 26 giugno quindi non possiamo ancora fare un'analisi più specifica). Ci arrivano però molte testimonianze di comportamenti diversi, da Regione a Regione, e da posto a posto: l'uso scorretto delle mascherine nei luoghi chiusi, ad esempio, o addirittura il diffuso abbandono, potrebbe contribuire.
C'è infine un fenomeno, di cui nessuno parla, che è la mancata segnalazione dei propri sintomi. Ne abbiamo parlato in un post stamattina, a proposito delle rigide regole di isolamento, che spaventano sempre più persone. La nostra capacità di circoscrivere i focolai è legata all'identificazione dei casi sintomatici, che sono peraltro la minoranza. Se anche questi dovessero nascondersi, per il timore di perdere a lungo la possibilità di lavorare, il sistema ne verrebbe gravemente danneggiato. Questo fenomeno purtroppo è già in corso, alcuni focolai emergono tardivamente e chissà quanti ne perdiamo. Bisogna ridurre il disincentivo all'auto-segnalazione, altrimenti i rischi sono destinati ad aumentare.
OGGI +9 pazienti in TERAPIA INTENSIVA in Italia (+5 in Campania, +3 in Veneto, +1 in Emilia-Romagna, +1 in Calabria, -1 in Umbria). I pazienti in TI sono complessivamente 47, pari al 1,2% del massimo valore raggiunto (4068, il 3 aprile). Negli ultimi sette giorni la variazione dei pazienti in Terapia Intensiva è stata di -2 pazienti (era -4 nei sette giorni precedenti).
Oggi si registrano inoltre +17 RICOVERI negli altri reparti (+23 in Campania, +4 in Sicilia, +2 in Toscana, +1 in Friuli VG, +1 nelle Marche, -10 in Lazio, -3 in Lombardia, -1 in E-R). Siamo a 748 pazienti ricoverati, pari al 2,6% del valore di picco (29010 il 4 aprile). Negli ultimi 7 giorni la variazione dei pazienti ricoverati è stata pari a +35 pazienti (era -37 nei sette giorni precedenti).
Su questi numeri come vedete pesano molto quelli della Campania, che fa registrare oggi -37 isolamenti domiciliari. Abbiamo visto spesso muovere diversi pazienti in questa Regione da una categoria all’altra, e non sempre ci è sembrato che corrispondesse un peggioramento (o miglioramento) clinico, ma forse una diversa classificazione di ricoveri protetti, a scopo di isolamento precauzionale in strutture sanitarie. Vi sono comunque 5 casi in TI, e immaginiamo che, per quanto precauzionale possa essere anche il ricovero in ambiente intensivo, qualche caso più serio ci sia, come peraltro legittimo attendersi.
[L'andamento dei carichi sanitari è mostrato, regione per regione, nelle slide 6 e 7.]
I DECESSI registrati oggi sono 3 (2 in Emilia-Romagna, 1 in Lazio). In media abbiamo avuto in Italia 6 decessi al giorno negli ultimi sette giorni, e 11 nei sette giorni precedenti. Va considerato sempre che molta parte dei decessi riguarda pazienti la cui infezione risale a vecchia data, quindi viceversa, quando il dato scende, significa che ci avviciniamo al giorno in cui la “coda epidemica” avrà esaurito il suo potenziale: non prendiamolo in ogni caso come un elemento significativo della situazione del contagio real-time. Infatti, restringendo il conto ai casi di infezione riscontrati negli ULTIMI 30 GIORNI si registrano mediamente 1,6 decessi al giorno (48 decessi su 5505 casi in 30 giorni, letalità: 0,87%; fonte ISS, ultimo aggiornamento disponibile: 16 luglio).
L'ETA' MEDIANA dei nuovi positivi registrati nelle ultime due settimane è pari a 41 anni (in costante riduzione), rispetto a 61 anni se considerati tutti i casi da inizio epidemia (fonte ISS, report 21/7). Riguardo lo STATO CLINICO ricaviamo dai dati dell'ISS del 30/7 che i pazienti asintomatici sono al momento complessivamente il 63,2% del totale, quelli paucisintomatici o lievi sono il 27,4%, i casi severi (da ricovero, per intenderci) il 9,1% e i casi critici (da TI) lo 0,3%. Deve essere chiaro che, sia per l'età che per lo stato clinico, si tratta in massima parte di VARIAZIONI APPARENTI, dovute alla capacità di individuare adesso una parte molto maggiore del totale dei contagiati rispetto a quanto fatto in passato: gli asintomatici e i giovani venivano infettati anche a febbraio e marzo, solo non venivano contati, se non in piccola parte. Le percentuali sono ora più affidabili, sebbene siano ancora certamente sottostimate nella parte bassa della piramide, e sovrastimate nella parte alta. Allo stesso modo, quel dato sulla LETALITA' (0,87%) va ulteriormente ridotto per via della quota di asintomatici che ancora sfugge alla diagnosi. Infine, non è più trascurabile, sebbene non calcolabile, la quota di ricoveri e di decessi imputabili a cause del tutto estranee all'infezione, in pazienti classificati COVID per il riscontro occasionale di positività al tampone.
Un caro saluto
Paolo Spada
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Numeri complessivi dell'epidemia ad oggi in Italia:
247158 pazienti COVID-19, di cui 199796 guariti, 12230 attualmente positivi (748 ricoverati in reparto, 47 in Terapia Intensiva, 11435 in isolamento domiciliare), e 35132 pazienti deceduti.
Re: Nuovo Virus Cinese
Originariamente Scritto da Pisky
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Permessi di Scrittura
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