Originariamente Scritto da
Gio83Gavi
In parte ti dò ragione e non ho niente da obiettare, da un altro punto di vista credo che la situazione vada gestita molto meglio... Credo che in una situazione come questa è un rischio troppo alto mantenere al massimo dell'operatività un asilo nido, una scuola o un luogo di lavoro.
E' chiaro che se un asilo nido, una scuola o un'azienda tengono aperti tutti i giorni impiegando le stesse persone tutti i giorni corri un rischio enorme... Basta che uno sia positivo che tutto l'istituto e il personale devono andare in isolamento.
Non è proprio fattibile dividere il personale e gli alunni in uno o più gruppi, facendo in modo che questi gruppi non entrino
mai in contatto?
Non ci credo che la richiesta di lavoro sia così elevata a tal punto da richiedere l'impiego del 90/100% della forza lavoro... Considerato che adesso tante persone sono a casa in cassa integrazione.
Se si dividessero in 2/3 gruppi di lavoro il personale e tali gruppi comprendessero sempre gli stessi bambini non avresti bisogno di mettere in quarantena tutto il personale dell'istituto ma, nel caso in cui una persona dovesse essere positiva, andrebbero in isolamento soltanto le persone di quel particolare gruppo in cui c'è l'infetto (gli altri gruppi sono rimasti infatti isolati).
E' un sistema secondo me fattibile che permetterebbe una certa "continuità" del lavoro... Ma d'altra parte serve organizzazione e conoscenza di sistemi anche un pò all'avanguardia, cosa in cui non siamo proprio delle cime.
Per non parlare di quel mega bando di acquisto dei banchi di scuola con le ruote...
Li vedo già i ragazzi a fare gli autoscontri all'interno delle aule nell'attesa che entri il prof
Comunque mi spiace per la tua situazione, spero si risolva tutto nel più breve tempo possibile (io ci sono passato quando mi hanno fatto il sierologico ed ero in attesa del tampone, sono stato bloccato in casa 5 giorni... Meno di te comunque) e capisco che sia molto pesante
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