NUMERI IN PILLOLE - Aggiornamento del 6/8/2020 - Paolo Spada
Si conferma l’aumento di casi delle ultime settimane, ma con situazione ospedaliera stabile.
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Buonasera e ben ritrovati.
Come sempre a questo link i GRAFICI aggiornati pochi minuti fa:
COVID-19 Italia | I grafici e le mappe interattive di Pillole di Ottimismo | Flourish
Ecco i dati salienti di oggi:
In ITALIA 180 nuovi casi identificati in corso di tracciamento, e 221 da screening: complessivamente 401 positivi su 58673 tamponi (0,7%) e 32169 persone testate (1,25%). Negli ultimi sette giorni abbiamo avuto in media 138 casi da tracciamento e 154 da screening, su 292 nuovi positivi al giorno. Nei sette giorni precedenti erano rispettivamente 120, 140 e 260 (quindi negli ultimi sette giorni, rispetto ai sette precedenti, la variazione è stata di +32 casi totali al giorno, di cui +18 casi da tracciamento e +14 da screening).
[Nelle prime tre slide dei GRAFICI trovate, regione per regione, l'andamento dei nuovi positivi, quello dei tamponi, e l'andamento scorporato tra casi "da tracciamento" e “da screening”. Per chi ancora non lo sapesse, il primo gruppo include i pazienti sintomatici e i loro contatti, quindi ad alta probabilità di essere casi attivi e contagiosi, mentre i casi "da screening" sono quelli identificati in prericovero, o nei controlli agli operatori, nelle aziende ecc. e quelli provenienti dai test sierologici. Non essendo tamponi eseguiti per uno specifico sospetto o caso sintomatico, hanno minore probabilità di identificare casi acuti e contagiosi: più spesso sono malattie già superate).]
La media giornaliera dei casi da tracciamento nelle ULTIME QUATTRO SETTIMANE ha avuto questo andamento: 78, 94, 120, 138, quella degli screening 118, 135, 140, 154, e quella dei nuovi positivi totali 196, 229, 260, 292. Un altro indicatore che si guarda spesso è il rapporto tra positivi e numero di tamponi. Ancora meglio, invece del numero dei tamponi totale, che include quelli di controllo, è prendere in considerazione il rapporto tra i positivi e il numero di persone testate. La media di questo rapporto, calcolata su sette giorni in Italia, nelle ultime quattro settimane è stata: 0,81%, 0,91%, 0,95%, 1,11% (naturalmente più è bassa, meglio è).
Rispetto a giovedì scorso, abbiamo oggi 19 casi in più. Se volessimo, potremmo attribuirli ai 22 casi di Mantova (la seconda parte del focolaio che ieri segnava 62 casi), ma dimenticheremmo che giovedì scorso c’erano i primi 82 dei 132 casi di Treviso, ora usciti dal conto sui sette giorni. L’aumento quindi è effettivo, ma “spalmato” su molte regioni, direi quasi tutte, e non concentrato in grossi focolai. Questa è di per sé una buona notizia, e lo sarebbe di più se vedessimo un’ulteriore stabilizzazione nei prossimi giorni. La situazione ospedaliera, comunque, risulta oggi del tutto stabile.
La domanda rispetto agli altri paesi europei viene sempre fuori in questi giorni nei commenti, per cui anticipo la risposta: la nostra situazione resta mediamente migliore. Si fanno meno tamponi da noi, e questo può spiegare in parte il minor numero di casi, specialmente se si considera che anche questi Paesi non mostrano significativo aumento della mortalità, anche a fronte di aumenti consistenti dei casi. Naturalmente conta il miglioramento delle cure, ma non solo. Abbiamo un test – quello dell’analisi PCR al tampone nasofaringeo – molto sensibile quando si tratta di porre diagnosi di infezione in un caso sospetto, ma incapace di discriminare, dopo, tra infezioni attive, contagiose, e quelle che superati i 10 giorni non lo sono più. Fare molti più tamponi “al buio”, al di fuori del perimetro dei focolai, intercetta maggiormente questo genere di positivi, che aumentano il conto, ma non influiscono granché sulla capacità di controllare il contagio attivo. Mantenere invece l’attenzione sul tracciamento dei sospetti e dei loro contatti è un lavoro che stiamo dimostrando di saper fare, ed è la strada giusta.
OGGI tra le REGIONI: 73 nuovi casi da tracciamento in Lombardia (su 118 nuovi positivi totali), 19 in Veneto (58 in totale), 16 in Emilia-Romagna (57), 15 in Piemonte (22), 13 in Sicilia (30), 12 in Trentino AA (16), 6 nelle Marche (9), 5 in Toscana (17), 4 in Friuli VG (7), 4 in Campania (5), 3 in Liguria (13), 3 nel Lazio (18), 3 in Umbria (3), 3 in Abruzzo (15), 1 in Valle d'Aosta (1), 0 in Molise (0), 0 in Puglia (7), 0 in Basilicata (0), 0 in Calabria (2), 0 in Sardegna (3).
NB: alcune regioni rendono lo scorporo difficile, perché effettuano ricalcoli su più giorni, e non sempre comunicano informazioni specifiche sui casi del giorno (es. Puglia, ora anche Abruzzo).
[Per un colpo d'occhio delle PROVINCE interessate dai focolai vi rimando alla mappa di slide 9, e alle successive (incrementi e prevalenza): tutti i valori sono accessibili toccando le province di interesse. L'andamento complessivo delle regioni è riassunto nelle slide 14-34.]
OGGI +1 pazienti in TERAPIA INTENSIVA in Italia (+1 in Lazio). I pazienti in TI sono complessivamente 42, pari al 1% del massimo valore raggiunto (4068, il 3 aprile). Negli ultimi sette giorni la variazione dei pazienti in Terapia Intensiva è stata di -5 pazienti (era -2 nei sette giorni precedenti).
Oggi si registrano inoltre -2 RICOVERI negli altri reparti (+5 in Emilia-Romagna, +4 in Lombardia, +3 in Veneto, +3 in Friuli VG, +3 in Sicilia, +2 in Liguria, +2 in Toscana, +2 in Umbria, +2 in Sardegna, +1 nelle Marche, +1 in Abruzzo, +1 in Calabria, -24 in Campania, -4 in Piemonte, -3 in Lazio). Siamo a 762 pazienti ricoverati, pari al 2,6% del valore di picco (29010 il 4 aprile). Negli ultimi 7 giorni la variazione dei pazienti ricoverati è stata pari a +14 pazienti (era +35 nei sette giorni precedenti). Come già ricordato nei giorni scorsi, in questi numeri sono sempre più spesso presenti pazienti ricoverati per altra causa – evidentemente ricoveri non procrastinabili – che hanno tuttora tampone positivo. È un fenomeno che vediamo ora più spesso vista la ripresa di attività ospedaliere non-covid e la persistenza di code di positività, in genere del tutto asintomatiche e di occasionale riscontro, che speriamo si attenuino col passare delle settimane.
[L'andamento dei carichi sanitari è mostrato, regione per regione, nelle slide 6 e 7.]
I DECESSI registrati oggi sono 6 (5 in Lombardia, 1 in Piemonte). In media abbiamo avuto in Italia 8 decessi al giorno negli ultimi sette giorni, e 6 nei sette giorni precedenti. Va considerato sempre che molta parte dei decessi riguarda pazienti la cui infezione risale a vecchia data. Non è quindi un dato che può essere considerato come attuale, immediato. Mediamente, meno di 2 decessi al giorno sono attribuibili a pazienti con infezione diagnosticata negli ultimi 30 giorni.
L'ETA' MEDIANA dei nuovi positivi registrati è attualmente pari a 41 anni (in costante riduzione), rispetto a 61 anni se considerati tutti i casi da inizio epidemia (fonte ISS, 5/8). Riguardo lo STATO CLINICO ricaviamo dai dati dell'ISS del 5/8, riferiti alle diagnosi negli ultimi 30 giorni, che i pazienti asintomatici sono al momento complessivamente il 63,2% del totale, quelli paucisintomatici sono l'8,6%, quelli lievi il 19,3%, i casi severi (da ricovero, per intenderci) l'8,4% e i casi critici (da TI) lo 0,4%. Questi ultimi, divisi per età, sono pressoché esclusivi delle ultime decadi: rimangono non superiori all'1% dai 50 ai 79 anni, e solo dagli 80 agli 89 anni incidono per circa il 3% del totale. [Nelle slide 35 e 36 è illustrata l'andamento di questi dati negli scorsi mesi].
Deve essere chiaro che, sia per l'età che per lo stato clinico, si tratta in massima parte di VARIAZIONI APPARENTI, dovute alla capacità di individuare adesso una parte molto maggiore del totale dei contagiati rispetto a quanto fatto in passato: gli asintomatici e i giovani venivano infettati anche a febbraio e marzo, solo non venivano contati, se non in piccola parte. Le percentuali sono ora più affidabili, sebbene siano ancora certamente sottostimate nella parte bassa della piramide, e sovrastimate nella parte alta.
Un caro saluto
Paolo Spada
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Numeri complessivi dell'epidemia ad oggi in Italia:
249204 pazienti COVID-19, di cui 201323 guariti, 12694 attualmente positivi (762 ricoverati in reparto, 42 in Terapia Intensiva, 11890 in isolamento domiciliare), e 35187 pazienti deceduti.
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