Poco fa ragionevamo con mio padre discutendo dei dati pugliesi. Lui pensa che semplicemente non facciano tamponi agli italiani. Lui oltre che essere medico di base è anche medico di guardia, per cui ha un quadro sul territorio che va oltre il suo ristretto numero di pazienti, ed è rappresentativo di tutto il territorio comunale, circa 90mila abitanti.
Mi parla di "centinaia di febbri" addirittura, quanto meno da quel che deduce nelle ultime settimane. Febbri che durano due giorni e poi passano via.
Il ragionamento che poi abbiamo fatto è stato semplice: se il Covid, a Giugno, è stato ridotto ad una circolazione analoga a quella di altri virus quali l'influenza o il raffreddore, significa che 1 virus ogni 3 di quelli che girano è il Covid. Non ha senso credere di aver estirpato il Covid da un territorio. Pensiamo dunque che una quota di quelle febbri siano da ascrivere al Covid, dato che non ha senso credere che il Covid stia seguendo un andamento privilegiato rispetto agli altri virus.
A riprova di ciò, mi dice che gli altri anni non c'erano tante febbri in giro. E' vero che la memoria umana non è la migliore testimonianza, ma credo sia significativo e attendibile.
L'unica perplessità che ci è sorta è come fosse possibile che di casi gravi non se ne stiano vedendo. Eppure queste febbri interessano anche anziani.
Io gli ho detto che tutto è da contestualizzare al bacino dei contagiati: innanzitutto solo una piccola parte di quei casi è legata al Covid. Dunque poche decine di febbri al massimo in queste settimane.
Inoltre di queste febbri bisogna valutare quante interessano gli under 50 e quanti gli over 50. La frequenza di casi gravi negli under 50 è anche inferiore a 1 ogni 100, mentre negli over 50 è anche sopra 1 ogni 10, ma solo negli ultra80enni.
In sintesi: su poche decine di febbri è plausibile che non si registrino casi gravi per motivi statistici.
Ma quanto andrà avanti così?
Se io e mio padre abbiamo ragione, il Covid sta girando in silenzio tra le nostre case, e quando arriverà la sua ora ne pagheremo gli interessi in tutti gli angoli d'Italia, appunto perchè la sua diffusione è presumibile sia capillare benchè bassa.
Entro fine Gennaio. Vedendo quanto accaduto in un mese ad Aprile, e considerando che da Ottobre in poi si replicheranno le medesime condizioni climatiche e comportamentali (partendo però stavolta non da poche migliaia di casi, ma da centinaia di migliaia) credo sia possibile avere ben oltre 600mila morti totali (dunque altri 430mila rispetto ad oggi) entro Natale a meno che non intervengano prontamente.
Mi auguro vivamente non accada.
Ultima modifica di burian br; 13/08/2020 alle 01:31
Oggi potremmo arrivare a sfiorare i 6900/7000 morti, e questo senza arretrati. La situazione torna a peggiorare dopo un momentaneo stallo la scorsa settimana.
I casi mondiali sono per ora +274mila oggi, ma manca l'aggiornamento del Perù, che presumibilmente farà segnare +6000 almeno (dunque il totale mondiale di oggi salirebbe a +280mila). Senza il calo dei tamponi sudafricano, i casi di oggi sarebbero stati quasi 290mila, in linea con le ultime settimane. Pesa semplicemente meno la componente USA.
USA che ha condotto 550mila tamponi, e scovato 53mila positivi. 10% di positività, e dato pessimo.
Rettifico sugli USA: 610mila tamponi e 54mila positivi.
E' bene segnalare altri stati emergenti: la Libia (+309 casi), il Marocco (+1499 casi e +23 morti), il Kenya (+679 casi e +18 morti), l'Etiopia (+943 casi e +23 morti).
Come potete vedere, sono tutti dell'Africa, e costituiscono il nuovo fronte dell'epidemia in questo continente.
Buone nuove sulla procedura inaugurata da Emiliano. La trovo del tutto plausibile e anzi d'avanguardia:
Pugliesi al rientro dalle vacanze: "In quattro giorni 30 casi positivi"
Chi rientra da Grecia, Malta e Spagna sarà contattato dai Dipartimenti di prevenzione delle Asl per eseguire il tampone: in caso di esito negativo del test, si potrà essere riammessi subito in comunità anche prima del decorso dei 14 giorni. Chi invece è entrato in “contatto stretto” con un caso Covid deve osservare l’isolamento fiduciario per tutti i 14 giorni anche in caso di esito del tampone negativo.
Ma a tenere banco è anche la questione discoteche: “Una questione nazionale – afferma Emiliano - non solo regionale”.
“Sono state autorizzate - afferma il governatore - in tutte le regioni italiane quelle all’aperto perché i dati epidemiologici lo consentivano ed inoltre sono state fissate regole severe. Le fotografie con assembramenti destano allarme ed è il tema che stiamo affrontando con tutti i presidenti in questo momento nella Conferenza delle Regioni insieme al governo. Io per primo voglio introdurre ulteriori misure di prevenzione. Perché è vero che sino ad oggi in Puglia non c’è nemmeno un caso Covid legato alle discoteche, ma adesso il virus sta riprendendo a circolare specialmente tra i giovani rientrati dalle vacanze all’estero e quindi dobbiamo prevedere ogni scenario”.
Comunque, come da titolo, in Puglia in 4 giorni (sottolineo: 4) 13 casi dalla Grecia, 24 da Malta e 4 dalla Spagna.
Giusto per dire: i numeri dei positivi rientrati da Malta è pari a 1/5 dei casi che lo stato registra in 4 giorni.
Intanto la situazione mostra segni di peggioramento persino nella Nuova Zelanda, che per ora era terra dove il Covid non riusciva ad attecchire.
Fatto sta che anche oggi +10 casi e addirittura un paziente in TI.
Il Belgio vede 76 persone in TI con oltre 600 casi e 15 morti.
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