Sono d'accordo, tranne forse stati infiammatori di breve durata come un mal di gola che passa in poche ore.
Però se non sbaglio ci sono diversi batteri che vivono nel nostro organismo e possono diventare aggressivi solo in caso di indebolimento delle difese immunitarie, come il famigerato pneumococco. In quei casi possono insorgere patologie difficilmente contagiose e direttamente collegate al solo colpo di freddo, senza bisogno di un contagio contemporaneo.
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In linea generale sì, ma ci sono contee quali quella di Franklin (qui però non si era mai scesi di molto) o Iberville che hanno visto un tasso di mortalità ogni 100mila abitanti settimanale con due picchi di identica entità (entità massima o quasi, aggiungo), uno dei quali ad Aprile e il secondo ad Agosto.
Per cui non credo ci sia alcun fattore che impedirebbe in futuro una seconda ondata nelle zone già colpite, ma sono sicuro converrai con me su questo
Louisiana Coronavirus Map and Case Count - The New York Times
Tra l'altro il fatto di non tornare a situazione orribili quali quelle della prima ondata non toglie che in numerosissime contee della Georgia o della Louisiana o della Florida le cose siano peggiorate di nuovo.
Ultima modifica di burian br; 30/08/2020 alle 16:35
Un mal di gola da freddo è davvero poca cosa rispetto a un mal di gola infettivo. Già solo per la durata, ma anche per il fastidio.
Esatto, ma l'equilibrio tra i batteri che popolano le nostre vie respiratorie è molto resistente e per essere alterato richiederebbe esposizioni al freddo prolungate e nemmeno in questo caso è detto che qualcosa alteri l'equilibrio. Questo perchè nelle nostre vie respiratorie e digerenti vive una ricca flora costituita da batteri "buoni" che tengono a bada quelli "cattivi" prima ancora che lo faccia il sistema immunitario.Però se non sbaglio ci sono diversi batteri che vivono nel nostro organismo e possono diventare aggressivi solo in caso di indebolimento delle difese immunitarie, come il famigerato pneumococco. In quei casi possono insorgere patologie difficilmente contagiose e direttamente collegate al solo colpo di freddo, senza bisogno di un contagio contemporaneo.
Infatti anche le infezioni streptococciche che classicamente sono causa di mal di gola si trasmettono per lo più per via aerea tramite inalazione di goccioline di saliva o secrezioni di individui infetti:
Streptococco e mal di gola: sintomi, tampone, pericoli - Farmaco e Cura
Mi domando, in proposito: ma anche chi abita al Nord e in Lombardia, dove hanno vissuto un dramma, c'è gente negazionista? Come si può esserlo in quelle aree?
Posso immaginare realtà che hanno vissuto con distanza il Covid, come la Germania o il Sud Italia, ma mi auguro che quanto meno zone molto colpite abbiano una popolazione ormai più consapevole.
La protesta a Londra, in questo senso, mi ha colpito molto perchè Londra dovrebbe essere la città più colpita dell'UK.
L’incremento nazionale dei casi in data 30 agosto è +0,51% (ieri +0,54%) con 268.218 contagiati totali, 208.536 dimissioni/guarigioni (+312) e 35.477 deceduti (+4); 24.205 infezioni in corso (+1.049); solito calo dei test nel weekend: elaborati 81.723 tamponi (ieri 99.108) con 1.365 positivi; rapporto positivi/tamponi 1,67.% (ieri 1,45%). Ricoverati con sintomi 1.251 (+83); terapie intensive: +7 (86).
Nuovi casi soprattutto in: Campania 270; Lombardia 235; Lazio 156; Veneto 109; Emilia Romagna 109; Toscana 98; Puglia 69; Piemonte 60; Liguria 53. In Lombardia curva +0,23% (ieri +0,29%) con 12.863 tamponi (ieri 18.701) e 235 positivi; rapporto positivi /tamponi 1,82% (ieri 1,54%); 99.940 contagiati totali; ricoverati +9 (194); terapie intensive +2 (20); 3 decessi.
L’ultima rilevazione dell’Iss, nel consueto Bollettino di sorveglianza integrata Covid-19, segnala un ulteriore incremento nell’incidenza cumulativa dei nuovi casi: 14,93 per 100.000 abitanti nel periodo10-23 agosto, era 9,65 nel periodo precedente (3-16 agosto). Nello stesso periodo aumenta la circolazione del virus sul territorio nazionale, con un calo delle infezioni importate dall’estero (ora il 20,8% del totale contro il 27,2% del periodo precedente). Di conseguenza si assiste a un forte incremento delle infezioni importate da altre Regioni italiane: il dato è salito dal 2,3% al 15,7%.
Continua infine la riduzione dell’età mediana dei contagiati, scesa nell’ultima settimana di rilevazione a soli 29 anni: la più bassa da inizio epidemia. La situazione, sottolineano gli autori del report, è riferita a infezioni contratte “prevalentemente nella prima metà di agosto”. Il rilievo non è trascurabile, in quanto si riferisce a un periodo nel quale i nuovi casi individuati (dati Iss) sono stati contenuti in un range compreso tra 159 (3 agosto) e 629 (15 agosto), per un totale di 5.909 con una media giornaliera di 393,93. Nel periodo successivo, dal 16 al 29 agosto, i nuovi casi si sono mossi in un range compreso tra 320 e 1.462, per un totale di 13.432 (+127,31%) e una media giornaliera di 959,42 (+143,55%). Da questo confronto nasce la raccomandazione di “mantenere alta l’attenzione alla preparazione di interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento”. Peggioramento che, alla luce dei numeri, almeno nel breve periodo sembra inevitabile.
Chiudiamo con una buona notizia, se tutto andrà in porto: il ministero della Salute ha chiesto al professor Andrea Crisanti un piano per portare la capacità nazionale a 300.000 tamponi al giorno. Come abbiamo più volte visto nei giorni scorsi la strategia è indispensabile, con l’arrivo imminente dell’influenza stagionale, per distinguere le due patologie ed essere un passo davanti al virus.
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