Condidivo.
No ma infatti, continuiamo pure a parlare del problema solo dal punto di vista sanitario, chi se ne fotte delle conseguenze psicologiche...
Proprio in questi giorni notavo la ritrosia delle persone a darsi anche solo una stretta di mano per salutarsi, io direi che stiamo anche scherzando...cioè saranno stupidate di poco conto, ma non sottovalutiamo ogni piccolo gesto e in quale direzione si sta andando.
96h per avere il responso del mio tampone: negativo
Il ministero della salute e quello del lavoro hanno emanato una circolare in cui si dice che non basta avere una età avanzata per rientrare nelle categorie a rischio ma devono esserci comorbilità
non capisco di cosa ti sorprendi.
se sei malato e stai a casa, anche se asintomatico, stai comunque in malattia. Se lavori lo fai praticamente in maniera non regolarizzata, senza la possibilità di registrare i tuoi orari di inizio e fine.
E’ come se ti fratturi un piede e resti in malattia a casa, ma dato che sei programmatore, puoi tranquillamente lavorare da casa usando le mani. Anche in questo caso, se ti metti in malattia non puoi lavorare, se vuoi lavorare da casa devi rinunciare alla malattia (ti parlo di esperienza personale)
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
Dunque, riprendo brevemente a scrivere qui.
Da un po' i raggi solari stanno calando, ciò sfavorisce l'inattivazione dei patogeni nell'aria, già che l'irraggiamento UV non è più ai livelli di giugno - luglio ovviamente.
E così i patogeni respiratori riprendono gradualmente a circolare sempre più, a conferma che è molto incisivo il ruolo del sole sui patogeni respiratori e quindi 'stagionali' appunto.
Dopodomani le scuole dell'A.Adige riaprono, tutte. 99mila ragazzi riprenderanno.
Siccome ci piace fare i diversi e distinguerci, riapriremo il 7 per poi richiudere il 21.
Ho una classe da 30, col distanziamento garantito e due classi da 24 ragazzi.
Ho contattato già il sindacato ed un giudice di pace, qualora le madri isteriche dovessero chiedermi spiegazioni sul perché ho imposto ai loro marmocchi la mascherina a lezione nelle mie ore.
Ho già dovuto sorbirmi discorsi tipo "i danni psicologici nell'indossar la mascherina", a cui ho risposto: "i danni psicologici della didattica a distanza, del lockdown, di tu madre isterica che non sai insegnare a tuo figlio.."
Qui c'è un'ignoranza apocalittica. E mi auguro che dopo la pandemia davvero inizino a collassare gli ecosistemi.
La scienza al potere, unica e vera dittatura!!
Fra colleghi, giovani e più in carriera, ci si guarda negli occhi sconfortati dal NON IMPOSTO OBBLIGO DI MASCHERINA SEI ORE AL GIORNO A TUTTI ANCHE A LEZIONE.
E ci si chiede quanto dureremo.
Qui si stan cercando di garantire due diritti fondamentali: istruzione e salute. Ma lo spazio d'azione è pochissimo perciò dovremmo attuare sacrifici. 1m. di distanziamento non è un sacrificio.
Trasformar le scuole in ambulatori-caserme lo è.
Le aule pure. Dalle medie in su dovrebbe esser così.
Moriremo tutti..
Ultima modifica di Heinrich; 05/09/2020 alle 12:31
Stai equiparando cose diverse però.
Un positivo al covid ma asintomatico non ha, appunto, alcun sintomo.
Chissà quanti ce ne sono in questa situazione regolarmente al lavoro perché non hanno fatto il tampone.
Un piede fratturato è un sintomo invece.
Mettiamo in malattia anche gli asintomatici positivi al raffreddore?
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Per gli asintomatici non c'è modo di esserne certi, ma visto quanto avvenuto all'estero, credo che già dopo una decina di giorni non lo siano più. Per precauzione li farei aspettare due settimane dalla diagnosi.
Circa gli altri, sì, è così. Non ricordo esattamente quanti giorni l'OMS prescrive di attendere dalla fine dei sintomi prima di decretare la guarigione clinica, ma ormai abbiamo abbastanza esperienza per dire che una volta smessi i sintomi non si è più contagiosi, come d'altronde accade per molte altre patologie infettive.
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