I sierologici italiani vanno certamente presi con le molle sui valori assoluti, ma non vedo alcun motivo per cui non dovrebbero essere attendibili rispetto alla distribuzione per età, a meno che non si pensi che i giovani sviluppino meno anticorpi degli anziani.
Anche in Spagna dove li hanno fatti in maniera molto più tempestiva di noi quindi il problema della durata degli anticorpi era minore i risultati sono stati simili, l'unica categoria con incidenza molto bassa sono i bambini (che sono pochissimi anche ora). La ridotta incidenza nei bambini inoltre rende la stima di burian di 45 anni di età media piuttosto prudente, probabilmente era maggiore.
Quando i numeri salgono molto è inevitabile che la distribuzione per età tenda a convergere a quella complessiva, specie se non ci sono particolari accorgimenti.
Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
La ricerca "madre" e scientificamente più accreditata vedeva il 97,5% dei sintomi svilupparsi entro i 12 giorni dal contagio, e il 99% entro i 14 giorni.
Il 50% entro 6 giorni, e dunque il restante 47% tra settimo e dodicesimo giorno.
Diminuire la quarantena a soli sette giorni è per questo motivo sbagliato.
Feci un modellino per la prima fase dell'epidemia. Poi lo abbandonai perchè le variabili in campo erano troppe.
I risultati che ne derivai è che se il virus è entrato in Italia tra il 20 e il 25 Gennaio, si è diffuso con R0 attorno a 3 e con una mortalità iniziale molto più elevata di quella che sarebbe dovuta, probabilmente proprio perchè colpì fin da subito gli anziani.
Pertanto non è detto che a Febbraio e inizio Marzo l'età media fosse bassa quanto oggi, anzi, le stime ricavabili dai dati direbbero il contrario...
Tempo addietro ipotizzai che il paziente 0, quello che portò il virus in Italia, potesse essere un 60enne. Questo potrebbe spiegare come mai il virus si sia diffuso fin da subito presso gli ultra60enni, perchè tra amici o frequentazioni anziani o ancora più anziani, il target di diffusione, all'inizio, fu prevalentemente anziano o comunque adulto sopra i 40 anni.
Sì ma se anche si fosse diffuso inizialmente tra gli anziani, poi dopo poche trasmissioni non aveva più senso il fatto che fosse partito da UN anziano.
Sarà prevalso per i primi 100/200 contagiati, ma poi tende quasi subito a redistribuirsi secondo le fasce di età che hanno più contatti diretti, ravvicinati e frequenti tra di loro.
Gli anziani prevalentemente non lavorano, non viaggiano, non vanno a mangiare nei ristoranti, non vanno allo stadio, non fanno sport di gruppo, ecc...cioè come contatti diretti abitudinari vedono meno gente diversa al giorno rispetto ai lavoratori e ai ragazzi.
L'unica cosa che avrà prevalso inizialmente è che si sia diffuso nei presidi ospedalieri e le RSA, dove l'età media è più alta, ma non perché si sia diffuso nella società in genere in ambienti pubblici comuni, dove l'età media è più bassa.
Inviato dal mio Redmi Note 4 utilizzando Tapatalk
Oggi la Germania ha visto solo +1331 casi e 4 morti. Numeri costanti rispetto alla settimana scorsa. Il picco di ieri pare dunque solo una fluttuazione, ma comunque non si scende rispetto alla settimana scorsa, e fino a Venerdì potrebbero aumentare come di solito si verifica.
Vediamo ora il nostro report:
https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/...ublicationFile
Distribuzione per fasce d'età:
- il 10,5% (stabile; 26604, +342) ha tra 0 e 19 anni
- il 47% (stabile; 118653, +877) ha tra 20 e 49 anni
- il 27,1% (stabile; 68252, +218) ha tra 50 e 69 anni
- il 12,8% (-0,1%; 32407, +52) ha tra 70 e 89 anni
- il 2,2% (stabile; 5596, +5) ha più di 90 anni
Nelle ultime settimane resta costante l'età media dei contagiati (33 anni nell'ultima, +1 dalla scorsa), così come il numero di ospedalizzazioni e di decessi (pari a circa lo 0,2-0,4% a settimana).
I dati sono provvisori, dato che molti muoiono dopo diversi giorni se non settimane.
15324 i casi tra il personale sanitario, +35 dal report di ieri.
Non muore nessuno, tra questi, fin da Maggio se non Aprile!
Oggi è pubblicato anche il prospetto sul numero di casi importati dall'estero: su 24.949 infezioni totali, nelle settimane 33-36 ben 14.503 casi (il 58,1%!!) deriva da persone contagiatesi presumibilmente all'estero!
Questo vuol dire che i casi locali, avvenuti in Germania, sono soltanto 10.426, il 42% del totale. Una media di 370 al giorno appena!
Dei casi provenienti dall'estero, si sono moltiplicati quelli di origine ungherese e italiana.
Trovati 312 positivi che si sono probabilmente infettati nel nostro paese.
Altissima come sempre la componente dalla Turchia, Kosovo e Croazia, rappresentando ben 7831 dei 14.503 positivi esteri (il 54%).
Notevoli anche i numeri originari di Spagna (732), Bosnia (809) e Romania (663). La Francia conta 465 infettati.
Stupisce il dato croato, perchè la media giornaliera sarebbe di 111 positivi scovati in Germania, e in Croazia ne trovano solo 3 volte tanto di media! Il sommerso in quello stato deve essere notevole.
Screenshot_2020-09-09 COVID-19 Situation Report 08 09 2020 - 2020-09-08-en pdf.png
Il numero di positivi dall'estero sta diminuendo a seguito della fine delle vacanze in molti distretti.
R mobile su 4 gg a 1,10 e R mobile su 7 gg a 0,98.
230 persone in TI.
Appunto: anziani che frequentano amici anziani, o al più su posti di lavoro coetanei o poco meno (sopra i 40 anni).
Progressivamente si è esteso a figli e nipoti. Man mano che si diffondeva ai figli (sui 40 anni), questi lo diffondevano a loro volta ai loro genitori spesso ultraottantenni o novantenni.
Tra 60 e 65 anni lavorano, e molti (le donne soprattutto) hanno mariti anche diversi anni più grandi.Gli anziani prevalentemente non lavorano, non viaggiano, non vanno a mangiare nei ristoranti, non vanno allo stadio, non fanno sport di gruppo, ecc...cioè come contatti diretti abitudinari vedono meno gente diversa al giorno rispetto ai lavoratori e ai ragazzi.
Per quello ho detto sessantenne. Ok, nell'accezione comune non è l'anziano cui pensiamo, ma dal punto di vista biologico ci rientrano...
Non solo, perchè molti dei primi morti (ricordi gli anziani della bocciofila?) non abitavano in RSA o erano ricoverati.L'unica cosa che avrà prevalso inizialmente è che si sia diffuso nei presidi ospedalieri e le RSA, dove l'età media è più alta, ma non perché si sia diffuso nella società in genere in ambienti pubblici comuni, dove l'età media è più bassa.
Inviato dal mio Redmi Note 4 utilizzando Tapatalk
Ma é possibile "romanzare" l'arrivo del virus, ricostruire lo scenario più plausibile di come il patogeno sia giunto in Italia?
E' una questione che mi incuriosisce molto...Si é estinta la pista della multinazionale tedesca?
L’incremento nazionale dei casi in data 8 settembre è +0,49% (ieri +0,39%) con 280.153 contagiati totali, 210.801 dimissioni/guarigioni (+563) e 35.553 deceduti (+10); 33.789 infezioni in corso (+796). Elaborati 92.403 tamponi (ieri 52.553) con 1.370 positivi; rapporto positivi/tamponi 1,48% (ieri 2,10%). Attualmente ricoverati con sintomi 1.760 (+41); terapie intensive +1 (143). Nuovi casi soprattutto in: Lombardia 271; Campania 249; Puglia 143; Lazio 129; Veneto 105; Emilia Romagna 94; Sicilia 84; Liguria 64; Toscana 59; Sardegna 51; Piemonte 42. In Lombardia curva +0,26% (ieri +0,10%) con 20.781 tamponi (ieri 9.335) e 271 positivi; rapporto positivi/tamponi 1,30% (ieri 1,16%); 102.085 contagiati totali; ricoverati +6 (248); terapie intensive +1 (27); 2 decessi (16.888). Nelle ultime due settimane di rilevazione dell’Istituto superiore di Sanità (periodo 17-30 agosto) le infezioni si sono concentrate in particolare nella fascia di età tra i 19 e i 50 anni (64,6%). Come abbiamo sottolineato in passato una fascia così ampia impedisce di avere indicazioni precise sulla reale diffusione dell’infezione nelle diverse categorie di età della popolazione, che sappiamo tuttavia essere concentrata in questa fase sui più giovani: l’età mediana dell’ultima settimana di agosto è di 32 anni, in risalita dai 29 della precedente. Sempre nel periodo 17-30 agosto la distribuzione per età dei nuovi casi di Covid-19 vede il 16,6% nella fascia 51-70 anni, il 12,8% in quella 0-18 e il 6% in quella sopra i 70 anni. Proprio questa bassa diffusione tra gli over 70 spiega come il numero di ricoveri e di terapie intensive, pur in continuo rialzo, resti per ora contenuto senza esprimere una particolare pressione sul sistema sanitario. Tutti i valori per fascia di età si sono modificati rispetto alla rilevazione precedente (periodo 10-23 agosto): in rialzo la percentuale della fascia di età 19-50 (da 64% all’attuale 64,6%) e quella 51-70 (da 15,7% a 16,6%), mentre calano quelle sotto i 19 anni (da 13,8% a 12,8%) e sopra i 70 (da 6,4% a 6%). Da inizio epidemia l’età mediana resta comunque ancora elevata (59 anni) per effetto dei molti casi rilevati nel primo periodo dell’anno: la leggera discesa di questo valore nelle ultime settimane (era sopra i 60 anni) dipende dalla ripresa delle infezioni con numeri più sostenuti tra le fasce più giovani (sotto i 50) della popolazione generale. Per quanto riguarda la suddivisione per ***** resta, da inizio epidemia, una leggera prevalenza (53%) di pazienti di ***** femminile: tuttavia nella prima fase dell’infezione, esattamente come in quella attuale, si nota una leggera prevalenza (poco oltre il 50%) di casi relativi a pazienti di ***** maschile.
AstraZeneca,stop temporaneo test vaccino - Mondo - ANSA cosa ne pensate?
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
Ecco qua un altro esempio di sconvolgimento della vita...
Il grido d'allarme in Veneto: <<Le agenzie di viaggio sono senza clienti>>
Inviato dal mio LYA-L09 utilizzando Tapatalk
Segnalibri