Aridaie, sempre con sta mortalita/letalità, non è l'unico termine di riferimento per giudicare la pericolosità di un virus e la gravità di una diffusione pandemica....come se a fronte del crollo di un palazzo con 1000 persone ci fossero 1 morto, 500 tra gravi/mutilati, 400 gravemente segnati psicologicamente x la vita e 99 illesi...
E si dicesse "Cavolo, non è stato poi un gran crollo, il palazzo ha retto bene, c'è stato solo 1 morto!!!"
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Ultima modifica di Simotgl; 28/09/2020 alle 10:21
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Nel 90% dei casi (circa? 80%? 95%?) il covid non da problemi, nè nell'immediato nè nel lungo termine.
Penso sia molto più utile ora concentrarsi sulla mortalità.
E finchè ci sono questi valori, grazie anche all'esperienza dei mesi passati, sono relativamente tranquillo.
Probabilmente ho più probabilità di morire investito che di Covid.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
in un modo o nell'altro si fa di tutto per screditare l'Italia. "e ma lì ci sono meno restrizioni eppure è andata meglio", "e ma là nonostante siano più ligi sulle restrizioni la situazione precipita", peccato che poi si va a guardare e non è così in entrambi i casi.
non si capisce bene il perché di questo meccanismo
PS: e meno male che in Austria andava bene, hanno più contagi per popolazione di praticamente tutti
Si vis pacem, para bellum.
il problema è che non so perché ma la gente non capisce che ci sono questi numeri grazie alle restrizioni. laddove non ci sono o non ci sono state nel momento precedente al riscoppio dell'epidemia i numeri sono totalmente diversi dai nostri, si vedano Francia, Spagna, la stessa Svizzera così decantata, la stessa Austria. l'unico esempio veramente contrario è la Germania, dove sono sempre stati meno restrittivi che da noi, grazie ad una politica di contact tracing efficace possono permetterselo.
Si vis pacem, para bellum.
Sì ma se muori investito, l'incidente si ferma lì e sei tu il morto e l'investitore e i tuoi familiari in quel caso magari avranno ripercussioni psicologiche, ma la salute fisica in genere di essi non sarà compromessa.
Nel caso del COVID, se muori tu è altamente probabile che nel frattempo qualcuno dei tuoi 100 tra familiari e conoscenti l'abbia preso da te e abbia dei danni come se fosse stato sulle strisce pedonali insieme a te, e probabilmente se è anziano nel 25% dei casi muore come te per "proprietà transitiva di investimento"....non so se rendo l'idea.
A fronte della stessa probabilità che un evento capiti, non sono le stesse le conseguenze sulla comunità in genere e sugli individui.
Ultima modifica di Simotgl; 28/09/2020 alle 10:43
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Secondo me questo lo sapremo appunto nel lungo termine.
MOlti asintomatici considerati tali in realtà poi si scopre che l'unico sintomo è la perdita di gusto e olfatto (cosa che può comparire anche a distanza di parecchi giorni dalla positività, conosco un caso in particolare di Mola), che sembra una fesseria, ma significa che si è andato a piazzare in zone delicate, e le reali conseguenze si sapranno poi.
Chiaro che si tende a pensare che non succederà nulla a prescindere dalla permanenza stile herpes virus, ed è quello che mi auguro.
Personalmente farò di tutto per non prendermelo. Anche perchè se poi si scopre una predisposizione alla demenza o al parkinsonismo...
Del cervello e di come reagisce sappiamo poco e niente
Il confronto della mortalità, sorry, ma lascia il tempo che trova visto che in Svizzera si son ritrovati a gestire il bubbone dopo di noi (il che non è una garanzia se sei un pirla; ma se non lo sei...).
Poi il rapporto tra la popolazione svizzera e quella italiana è circa 1:7. Se moltiplico i casi svizzeri per 7 diventano più di quelli italiani. Non solo: al momento i test per abitante fatti dall'Italia son più di quelli Svizzeri.
Idem dicasi per i casi giornalieri, che oggi son più in Svizzera (sempre in proporzione) che in Italia.
Io capisco la guerra di religione contro le maschere, ma la realtà numerica dice altro.
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