Sinceramente non ti do torto, agosto è stato un mezzo delirio e la gente abbondava come forse mai (ma più che altro italiani, ma io ti parlo della mia parte vicina al Piemonte, forse Victor potrebbe fare maggiore riferimenti all'alta e media Regione).
E ad agosto di gente ce n'è stata veramente tanta, anche ai primi di settembre... è ben possibile che il virus sia circolato latente (se così si può dire) già allora.
Si vis pacem, para bellum.
sono certo che sia così. a livello italico il 2,5% dei focolai è imputabile alla scuola, dato di oggi. quindi non è quello il problema, come non lo è in Germania che è aperta da due mesi.
era in giro, sono aumentati gli scambi causa ripresa del lavoro, scuola, elezioni e vita normale, è arrivato il primo freddo e ci siamo rintanati al chiuso, ecco che scatta il contagio. difatti la stragrande maggioranza dei contagi avviene in ambito familiare...
Si vis pacem, para bellum.
Germania, ultimo dato: +4964 casi e +20 morti (tot. 9687).
https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/...ublicationFile
16777 casi tra il personale sanitario, +112 da ieri!!
In uno dei distretti di Berlino superata l'incidenza "psicologica" di 100 casi ogni 100mila abitanti.
94 distretti su 412 riportano un'incidenza superiore a 25 casi ogni 100mila.
Sono segnalati focolai, adesso, anche in asili e scuole.
R mobile su 4 gg a 1,34 e R mobile su 7 gg a 1,37.
510 pazienti in TI, +23 da ieri.
Presenti
Qui la gestione è sempre stata coi piedi (per non dire altro), e continua bellamente così.
La nostra valle è piena di francesi che fanno avanti indietro, visto che hanno le seconde case, e loro stessi dovrebbero telefonare all'ASL di Cuneo e prenotarsi il tampone perchè è, ovviamente, su base volontariaIndovinate quanti lo fanno? Esatto, avete indovinato.
Il problema rimane questo: troppi pochi casi testati sulla popolazione, e troppi pochi tamponi, non riusciamo ad uscirne.
Esempio dai miei: mia nonna è stata poco bene: un giorno si sentiva la febbre (pur non avendola), diciamo che si sentiva l'influenza. Il giorno dopo (ieri) è stata a letto, e la sera le è salita la febbre fino a 38°. Il mattino dopo (stamattina) stava meglio, e oggi è stata sostanzialmente bene. Sintomi: febbre, indolenzimento, debolezza, inappetenza, mal di schiena (ma quelli potrebbero essere gli acciacchi). Nessun sintomo di tipo respiratorio, per intenderci. Mia madre ha ovviamente contattato il medico di famiglia, chiedendo il da farsi. La riposta è stata... nientesi sarebbero poi sentiti lunedì o martedì, per farle sapere come andava. Tachipirina se la febbre saliva e stop: nessun accenno ad un possibile tampone neanche per sbaglio. Chiaro, intendiamoci: non ha avuto sintomi gravi, fortunatamente, ma comunque la febbre (lei è una che non ce l'ha MAI, saran quindici anni che non ha febbre) è un campanello d'allarme, che dovrebbe comunque far pensare un attimo. E invece niente. Le persone sono scrupolose sulle mascherine (anche all'aperto ormai) e anche con l'igienizzazione delle mani, ma il sistema sanitario locale sembra ignorare completamente il Covid, come se non ci fosse.
O puntano alla strategia disastrosa di questa primavera (ossia il fare tamponi esclusivamente post-mortem o alle persone in fil di vita) o davvero non hanno imparato nulla della prima ondata.
La situazione ad oggi non è drammatica, ma andiamo avanti comunque a botte di +280/+350/+400 tamponi positivi al giorno e +200/+300 attualmente positivi al giorno, e, sebbene le terapie intensive non siano strapiene (345 persone, questa primavera avevamo superato le 3.500), queste fisiologicamente aumenteranno con questi numeri, e non manca neanche tantissimo mi sa. Ed è preoccupante anche la percentuale di positività ai tamponi: è stata sempre tra l'1,9 e il 2,0% per un mese quasi esatto (dal 24 agosto al 27 settembre), la settimana dal 28 settembre al 4 ottobre è salita al 2,9%, mentre questa settimana (dal 5 ottobre ad oggi) è schizzata al 4,1% (e oggi la percentuale di positività è stata del 5,9%, un valore che non si registrava dal 3 maggio...)... e noi continuiamo a fare 6.000 tamponi al giorno, con calma, quando ne servirebbero almeno il doppio... Bah.
Lou soulei nais per tuchi
Nel piccolo stato di Andorra, oggi, +128 casi.
E' positivo il 3,5% della popolazione, considerate che ha solo 77mila abitanti, cioè 13mila in meno di Brindisi.
In TI ben 9 persone!
Insomma la Svezia non ne ha azzeccata una. Dice cosa, poi fa altra o meglio la fa a cazzo
E poi la disoccupazione cosí alta non mi torna.
I ragazzi si emancipano a 18 anni e poi vanno a fare i punkabbestia?
Oppure la disoccupazione è tutta concentrata tra gli immigrati che per inciso sono stati quelli più colpiti dal virus.
Nel caso ottimo esempio di integrazione![]()
Semplicemente hanno testato troppo poco tra marzo e maggio, a differenza della Norvegia.
E' una questione di flexecurity. Il tasso di occupazione svedese è il più alto d'Europa. Ma non è il thread giusto per parlarne.E poi la disoccupazione cosí alta non mi torna.
I ragazzi si emancipano a 18 anni e poi vanno a fare i punkabbestia?
Oppure la disoccupazione è tutta concentrata tra gli immigrati che per inciso sono stati quelli più colpiti dal virus.
Nel caso ottimo esempio di integrazione![]()
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"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
A scuola, almeno qui, c'è un'attenzione quasi maniacale. Mascherine sempre, gel ovunque, nessun intervallo, ingressi separati, aula "Covid" per chi accusa dei sintomi durante la lezione, obbligo di misurazione temperatura da parte dei genitori ogni mattina prima di accompagnare il figlio a scuola.
Se tutto è seguito scrupolosamente dubito possano esserci gravi casi di contagi incontrollati.
Nonostante tutto, però, ci sono in giro già disturbi intestinali e raffreddori da cavallo, anche se, stavolta, in una classe di 20 se ne ammala 1 o 2 e non 17/18 come sempre
Piccola considerazione: i bambini (quelli non troppo piccoli e non troppo grandi) sono piuttosto spaventati e hanno un pò timore dei contatti sociali e della vicinanza con le altre persone. Il distanziamento e i dispositivi sono necessari con questa pandemia, ci mancherebbe, però questo avrà, almeno per una generazione, dei risvolti comportamentali e psico-sociologici non da poco.![]()
Lou soulei nais per tuchi
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