Originariamente Scritto da
snowaholic
Alcune considerazioni sparse (in questo periodo riesco a seguirvi poco e il numero di messaggi sta crescendo al pari dei contagi).
I casi stanno salendo a un ritmo preoccupante, con Rt medio ben superiore a 1 (temo attorno a 1,2-1,3 anche se le stime ISS per ora sono più basse).
Siamo comunque lontanissimi dal ritmo di gennaio-febbraio, quando da un singolo caso importato si arrivò ad una ecatombe in due mesi, segno che le misure in atto almeno in parte stanno funzionando. Anche il fatto che la maggior parte dei contagi avvenga in famiglia è indicativo di questo, ci si contagia soprattutto quando non si prendono precauzioni. Ad esempio il mio collega di cui parlavo la settimana scorsa da un contagio sul lavoro (evitabilissimo) ne sono partiti 5 familiari (con un caso grave), quindi quella quota piccola di contagi extrafamiliari viene poi amplificata nelle famiglie. A proposito, per fortuna il tampone del mio collega è risultato negativo e l'esito è arrivato in due giorni, tempi assolutamente ragionevoli a differenza del tempo necessario per riuscire a farsi fare il tampone.
Il lato positivo di questo è che per stabilizzare l'epidemia non serve azzerare il contagio, basterebbe ridurlo del 20-25% del livello attuale e se si riducesse in quella misura la quota di contagi extrafamiliari si eviterebbe a cascata anche il contagio familiare successivo. Per questo è fondamentale mettere più restrizioni sulle occasioni di contagio extrafamiliare, chi può dovrebbe lavorare da casa e le attività puramente ludiche ad alto rischio andrebbero sacrificate.
Secondo me i margini per riuscirci ci sarebbero, vedo ancora una certa disinvoltura da parte di molte persone, dall'amica di famiglia che non è capace di non sbaciucchiare tutti (con la mascherina però
) al fruttivendolo che serve i clienti senza mascherina o la maxi tavolata da 30 persone al ristorante al chiuso o i datori di lavoro che richiedono lavoro in presenza anche se perfettamente evitabile.
La mia preoccupazione però è che con l'avanzare della stagione il valore di base di R0 cresca ulteriormente, quindi il contesto diventerà progressivamente più difficile. Ormai le evidenze riguardo la stagionalità sono schiaccianti, nelle zone a clima temperato il pattern è sempre quello, mentre dove in estate fa troppo caldo per stare all'aperto si osserva un andamento opposto. Non è un effetto fortissimo, ma probabilmente una variazione del 30-50% sulle probabilità di contagio c'è tra estate e inverno. La differenza tra un R0 di base (senza misure di contenimento) di 3 o di 1,5 è enorme, il secondo lo porti facilmente sotto a 1 riducendo i contagi di un terzo, il primo richiede di eliminarne 5/6. Dopotutto tra l'estate e gli ultimi giorni l'aumento di R è solo del 20%, abbastanza coerente con l'ipotesi di cui sopra. Un altro aspetto che sarebbe molto interessante sono analisi genetiche dei nuovi casi, ormai credo che anche da noi ci sarà un bel miscuglio di ceppi dopo la totale omogeneità del primo periodo.
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