Credo comunque sia davvero con un R0 ancora stabile.
Se noti, più o meno tutta la fascia che va dalla Spagna all'Italia meridionale alla Grecia e alla Turchia sta crescendo, ma a ritmi molto minori.
Credo sia il fattore climatico delle zone.
Comunque è questione di tempo anche in queste aree credo.
12,169 new cases and 222 new deaths in Spain
Assurdo e ridicolo :
ROMA - Più posti sì, ma non tutti effettivamente disponibili e soprattutto non tutti riservati a malati Covid, ma medici rianimatori non sufficienti e ventilatori finiti non si sa dove. E intanto i medici di base lanciano l'appello: "E' giunto il momento che i cittadini considerino la necessità di un autolockdown per limitare al massimo il rischio di contagio a fronte dei numeri in preoccupante crescita".
Proprio nei giorni in cui la crescita delle ospedalizzazioni preoccupa non poco gli esperti, emerge che l'atteso aumento dei posti di terapia intensiva ( fino a 9.300) è un bel pasticcio. Almeno 3.000 posti, per i quali il governo ha stanziato i fondi, sono ancora da realizzare. Per questo molte regioni sono già vicine al limite della saturazione dei posti in rianimazione, se si considerano quelli strutturali e quelli aggiunti e riservati solo ai pazienti Covid. Da qui il rimpallo di responsabilità tra governo, l'ufficio dell'alto commissario per l'emergenza Arcuri e le Regioni.
Il primo a lanciare il sasso è il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia che chiede spiegazioni sulla destinazione di centinaia di ventilatori messi a disposizione che avrebbero dovuto consentire di trasformare in tempo reale posti di terapia subintensiva in intensiva: "Massima disponibilità e massima trasparenza, chi ha bisogno di aiuto lo dica, ma questo va fatto prima di intervenire su lavoro e scuola. In questi mesi sono stati distribuiti ventilatori polmonari ovunque, così come confermato dal commissario straordinario Domenico Arcuri: il problema è dove sono finiti i ventilatori, attendiamo risposte in tempo reale dalle regioni". Boccia fa l'esempio della Campania: "Prima del Covid aveva 335 posti letto di terapia intensiva. Il governo attraverso Arcuri ha inviato 231 ventilatori per le terapie intensive e 167 per le sub intensive. Oggi risultano attivati 433 posti, devono essere 566".
E il commissario straordinario richiama le Regioni alle loro responsabilità: "In questi mesi alle Regioni abbiamo inviato 3.059 ventilatori polmonari per le terapie intensive, 1.429 per le subintensive. Prima del Covid le terapie intensive erano 5.179 e ora ne risultano attive 6.628 ma, in base ai dispositivi forniti, dovevamo averne altre 1.600 che sono già nelle disponibilità delle singole regioni ma non sono ancora attive. Chiederei alle Regioni di attivarle. Abbiamo altri 1.500 ventilatori disponibili, ma prima di distribuirli vorremmo vedere attivati i 1.600 posti letto di terapia intensiva per cui abbiamo già inviato i ventilatori", ha aggiunto.
C'è poi l'allarme sulla mancanza di medici rianimatori a tal punto che non ci sarebbe chi deve far funzionare i posti aggiuntivi delle terapie intensive. "A fronte dell'aumento dei posti letto di terapia intensiva manca ad oggi un aumento in egual misura del numero degli anestesisti, venendo a minare il rapporto tra personale anestesista e posto letto", la denuncia di Americo Ciocchetti, coordinatore del report settimanale dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica, campus di Roma. Prima dell'emergenza, evidenzia Altems, il rapporto in Italia tra anestesisti-rianimatori e posti letto di Ti era di 2,5. Per ogni posto letto c'erano cioè 2,5 unità di personale. Considerata la risposta strutturale delle regioni, ovvero l'acquisizione di personale tramite bandi per posizioni a tempo indeterminato e determinato, e l'incremento di posti letto previsto dal DL34, il rapporto scende a 1.6 (-0.9)
Diverso il monitoraggio del ministero della Salute e Iss che dà invece il dato delle Regioni con un rischio definito alto per la tenuta delle terapie intensive: si tratta di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta.
dove sono finiti i ventilatori????
C'ho la falla nel cervello
Mamma mia che incremento ogni giorno... assurdo
Qui l'evento di superdiffusione di fine settembre è stato limitato grazie ad un intervento veloce ed a varie centinaia di tamponi in 2-3 giorni, che hanno risolto il tutto in meno di 10 giorni.
Adesso queste zone vedono un caso ogni tanto, come a marzo, i tanti ancora positivi sono appunto quelli trovati a fine settembre con questa campagna di tamponamento.
Avatar: una data che sogno spesso la notte.
PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
PPS: sì, è il 2005.
Appena parlato con un collega di lavoro di Pirano.
Slovenia con collasso delle "ASL" che porgono quarantene agli Covid positivi e contatti stretti.
A causa dei troppi contagi le ASL locali, oramai stremate, non cercheranno piu`i contatti stretti degli positivi con annessa quarantena, bensi saranno gli stessi positivi a "dover fare" una lista dei contatti ed informare essi del possibile contagio.
Ultima modifica di Dagur; 16/10/2020 alle 19:22
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