La realtà è che tutte le strategie che possono consentire un superamento efficace della pandemia, in assenza di vaccino, sono di fatto socialmente e politicamente insostenibili e tocca inevitabilmente scommettere sulla disponibilità del vaccino in tempi ragionevoli e su strategie che, per tale ragione, diventino sostenibili per un periodo limitato di tempo... anche un vaccino che dia copertura temporanea e non totale, ma sia ragionevolmente sicuro e scongiuri il manifestarsi diffuso di forme gravi, potrebbe essere una soluzione, ma non abbiamo una garanzia nemmeno di quello. Io comunque, lo dico onestamente, una società che possa vivere per diversi anni consecutivi alternando misure di confinamento a temporanee "ripartenze" non riesco nemmeno a immaginarla...
Ultima modifica di galinsog@; 17/10/2020 alle 12:16
Mi pare siano al settimo mese consecutivo di lockdown, però credo che siano ben pochi gli argentini intenzionati a rispettare rigorose misure di confinamento, dal momento che hanno recentemente rischiato un nuovo default sul debito sovrano e hanno percentuali di povertà estrema del 30% (58% tra i bambini). Quindi c'è almeno un argentino su 3 che vive alla giornata.
Crisanti non ha spento solo Vo', ha imposto i tamponamenti di massa in Veneto (per mesi hanno fatto più o meno gli stessi tamponi della Lombardia, pur avendo una frazione dei casi gravi lombardi, al picco 2000 ricoveri+64 morti vs 12000+546) che hanno impedito di avere lo stesso sfascio lombardo. Esattamente come gli incendi, i focolai si spengono SUBITO, e si spengono subito col tracciamento sistematico.
e molto più sparsa. Di stati con la densità di popolazione italiana ce ne sono un pugno: Connecticut, Massachusetts, New Jersey, Rhode Island. E guarda caso occupano 4 dei primi sei posti degli stati con più morti per abitante (il NJ addirittura 1839 x milione, noi siamo a meno di un terzo...)
Quello che in Veneto ha impedito lo sfascio lombardo è stato che, molto semplicemente, il virus all'epoca era meno diffuso che in Lombardia.
Quando in Veneto hanno scoperto Vò - un mini-focolaio in un paesotto dei Colli Euganei - in Lombardia arrivavano già pazienti gravi negli ospedali di diverse province. L'eccesso di mortalità in provincia di Lodi è iniziato attorno al 20-25 febbraio, segno che il virus circolava indisturbato in massa già prima di metà febbraio.
Fatto curioso, nonostante i settordicimila tamponi, il Veneto si è perso per strada lo stesso numero di casi di altre regioni che hanno fatto molti meno tamponi (se prendiamo per buoni i risultati delle indagini sierologiche dell'ISTAT). In più tra il 21 febbraio e l'8 marzo il numero di casi in Veneto è cresciuto più che proporzionalmente rispetto all'Emilia o alla Lombardia se lo confronti con la crescita dei tamponi. L'eccesso di mortalità è stato simile a quello di certe province emiliane tipo Bologna, o alla Toscana, mentre paesi come Germania o Austria l'hanno mantenuto poco sopra lo zero (e considera che la Germania è stato il primo paese europeo ad avere focolai accertati). In sostanza il "modello Crisanti" è servito più che altro come simpatica indagine epidemiologica su un paese dei Colli Euganei, anche se comunque si sapeva già dall'esperienza di Wuhan che gli asintomatici diffondessero il contagio.
Ha fatto molto più il lockdown che il suddetto modello.
In generale poi diciamo che aver fatto meglio della Lombardia, ossia la regione peggio colpita del mondo, non è esattamente un'asticella alta...
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Se gli italiani sono un popolo di AUTOCENSURA che pensa che di essere furba perchè abusa della legge anzichè capirne lo spiito, non è colpa del governo. Nessuno vuole chiudere alle 21 perchè non sa come rompere le scatole, lo fanno per contenere il contagio, se tu ti ammassi alle 20.45 sei un idiota, punto. E costringi il governo a chiudere definitivamente.
Ha spento con le stesse modalità anche Limena e Venezia, però in una fase in cui la diffusione del virus in Veneto non era ancora paragonabile a quella che si aveva in Lombardia negli stessi giorni. Nessuno intende sminuire il ruolo di Crisanti ma la strategia che lui ha applicato a Vo' probabilmente era già insostenibile nella zona rossa del Basso Lodigiano, richiedendo almeno 45.000 tamponi e non 3000, tra l'altro se ben ricordo Crisanti usò a Vo' anche risorse dell'UniPD e dell'Imperial College per far giungere i tamponi necessari... certo se fai tanti tamponi e riesci a bloccare grandissima parte dei positivi prima che il virus si replichi (5 gg), estingui il focolaio, ma un conto è farlo in un contesto geografico circoscritto (erano ancora tali Limena e Venezia) e con poche migliaia di abitanti un conto è farlo nel centro di Milano... dove in cinque giorni (tempo di replicazione virale) devi fare magari 300 o 400.000 tamponi e processarli tutti e poi magari farne tre volte tanti, sempre nello stesso tempo e a cerchi concentrici, in tutto il resto dell'hinterland.
Una domanda che nessuno si fa è: per quanto tempo il Sars-CoV2 può girare nella popolazione senza che ne venga identificato neppure un caso? Non ho la risposta ma mi stupirei sinceramente se tale intervallo fosse inferiore ai 15 gg (3 cicli di replicazione più o meno completi? Durante questi 3 clicli quante migliaia di contagiati ci saranno in un'area con 10.000 ab./Km2 e moltissimi luoghi che tendono ad affollarsi?). Non non a caso in alcune aree (Berlino) stanno avendo problemi anche i tedeschi...
Io questa facilità nel fare i tracciamenti non la vedo, anzi vedo un'impossibilità sostanziale anche con una sorveglianza sanitaria molto più efficace della nostra e su questo punto specifico siamo disastrosi e c'è poco da fare nel brevissimo periodo, magari molto da fare nel medio e nel lungo...
Ultima modifica di galinsog@; 17/10/2020 alle 13:11
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