Se non si parte dal fatto che noi la sanità tedesca non l'abbiamo, il paragone perde di senso. Il 99% della decisione di fare il LD è dipeso dal fatto che la sanità lombarda era collassata (e con la stessa diffusione del virus altrove le altre regioni sarebbero collassate in metà del tempo). QUando la sanità collassa l'unica misura per stroncare nuovi contagi è chiudere tutti in casa, punto. Quando non collassa, hai ancora margine di manovra, la Germania l'ha sempre avuto, l'Olanda ha rischiato di più e hanno anche fatto qualche trucco coi numeri, perchè come eccesso di mortalità nei mesi della prima ondata più o meno hanno avuto gli stessi numeri del Belgio, ma "stranamente" i morti Covid sono meno della metà in proporzione alla popolazione (circa 4 ogn 10.000 abitanti vs 9), quindi ci sono stati tantissimi morti mai tamponati o spacciati per morti di altra malattia.
ehm... ieri sera era sabato sera, e ho passato dalle 23:30 alle 3:30 la serata fuori dal parcheggio.
sono arrivate due ambulanze in tutto e qualcuno in macchina, più di qualcuno, con la febbre tendenzialmente, niente infortuni, niente incidenti stradali, niente 15enne in coma etilico.
a QUESTO serve, a ridurre la pressione sul SSN, non ad evitare che un gruppo di ragazzini si trovi per sbronzarsi.
serve a non intasare gli ospedali per cose "inutili" al momento, come l'incidente stradale da ubriaco o cose simili, risse.
sei mai andato al PS al sabato sera? io sì, spessissimo dopo partite di basket in cui accompagnavo un giocatore o un compagno. capitava almeno una volta al mese e per anni abbiamo giocato al sabato orario di cena, prima delle partite della serie C. le ORE (non 2/3, ma 6/7) di coda anche per chi ha il braccio penzolante, letteralmente.
ieri in un'ora e mezza l'avevano già visitato, fatto esami e tutto. come ripicca per quanto accaduto prima non ci hanno chiamati e ci siamo addormentati in macchina io e mia madre, con su le FFP2 (da tanto che sono scomode.....), motivo per cui alle 3:30 siamo andati via, non appena abbiamo chiesto ci hanno detto che era già tutto a posto e che potevamo andare da ore.
tra l'altro, era la prima volta che ne indossavo una per lungo tempo, l'ho tenuta 4h di fila ed è non una ma CENTO volte più comoda della chirurgica, sta al suo posto e non fa appannare gli occhiali.
Si vis pacem, para bellum.
Aggiungo, @Perlecano, che ciò potrebbe spiegare anche i pochi morti in giro per l'Europa ancora per il momento. Magari i contagiati che sono entrati in ospedale nell'ultimo mese riescono comunque a tirare per almeno 30 giorni (diciamo una media tra la mediana estiva e la mediana in fase acutissima).
Il punto non è dove vai, ma quanto ti sposti. Di per sé per riportare l'epidemia su numeri ragionevoli potrebbe essere anche sufficiente impedire alla gente di spostarsi fuori dal comune di residenza (o dai municipi, quartieri, ecc. nelle grandi città o al limite di 5 Km da casa tua) per 3 cicli consecutivi di replicazione virale (quindi diciamo 3 o 4 settimane). Ma ci sono due pre-condizioni:
1) la popolazione deve essere collaborativa;
2) non devi approfittare della possibilità di uscire per fare cose che non sono autorizzate.
Non sono condizioni facili da ottenere.
L'influenza, senza nessuna misura di contrasto sanitario e sociale (a parte il vaccino) la prendono ogni anno 8 milioni di italiani, non sessanta. Dire che il covid lo prenderemo tutti è una sparata senza senso che non considera le conseguenze di una diffusione nell'intera popolazione.
Ecco...soprattutto poi se si parla di uscire a farsi una passeggiata da soli, anche se sono quasi sicuro che quando saremo messi molto male tornerà anche la caccia al runner/passeggiatore.
In base alle mie opinioni aggiungerei che, a meno di zone in cui la diffusione del virus è particolarmente alta rispetto al territorio circostante, anche le limitazioni di spostamento all'interno di regioni e province avrebbe poco senso e porterebbe più danni che benefici, dato che ormai è chiaro che la diffusione è distribuita abbastanza uniformemente sul territorio; eventuali eccezioni devono essere gestite come casi a sè con opportune zone rosse e altre restrizioni di spostamento (la chiusura interregionale in base alla situazione potrebbe invece avere più senso).
La stessa cosa per me vale per i negozi: ieri mi ha lasciato non poco perplesso sentir di nuovo leggere di "attività non essenziali sacrificabili", cosa che mi ha ricordato i tempi di marzo quando la maggiore preoccupazione di buona parte della popolazione era che "i negozi di ferramenta non sono essenziali, bisogna chiuderli, lasciamo aperti solo i supermercati e le farmacie"). Va detto che nel contesto odierno si parlava di parrucchieri e centri estetici, ma non essendo questi dei luoghi di assembramento (e in cui i possibili potenziali contagi sono sicuramente bassi con opportune precauzioni, dato che mi pare che i parrucchieri usino pure la visiera) non ritengo prioritaria la loro chiusura: i contagi non vengono certo da questi negozi, ma da altri luoghi che conosciamo bene e soprattutto sarebbe assurdo chiudere delle attività che hanno bassa incidenza sul totale dei contagi e continuare a lasciare le scuole superiori aperte come vorrebbe fare qualcuno (ho sentito addirittura parlare di "attuare restrizioni più pesanti per permettere alle scuole di restare aperte", raccapricciante ; poi come dico e temo da mesi se finiremo male solo per la prepotenza nel volerla tenere aperta a tutti i costi voglio proprio vedere se per queste persone ne sarà valsa la pena)
Secondo me le misure da attuare sono altre, bisogna agire in modo mirato non solo spazialmente ma anche in base al rischio insito in ogni attività: occorre porre limitazioni a quelle più rischiose in qualche modo, ma metterle indiscriminatamente anche in modo populistico come a marzo trovo che non abbia alcun senso al momento.
Ultima modifica di ale97; 18/10/2020 alle 15:20
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