Lo spero che non ci si arrivi, ma il trend attuale ci porta in quella direzione e non so fino a che punto i provvedimenti presi lo possano rallentare.
Il fatto che la diffusione sia già ora molto più lenta che in primavera non impedisce di arrivare a numeri di contagi anche peggiori di quelli di marzo se non si interviene in maniera decisa, allora ci siamo arrivati in due mesi partendo da un unico caso, adesso ci si arriverebbe più lentamente e con conseguenze sanitarie meno gravi.
Non mi stupirebbe vedere 300 decessi giornalieri anziché 800 per una combinazione di migliori cure, minore età media e minore esposizione delle categorie più a rischio, specie in ospedali e RSA, ma il livello di diffusione del virus sarà quasi certamente maggiore di allora.
Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
Boh, se comunque l'Emilia Romagna o la Lombardia considerassero asintomatico chiunque non venga ricoverato, oggi sarebbero già al collasso (percentuali altissime di sintomatici in Lombardia). Ciò mi fa credere che la Campania e il Veneto considerano asintomatici i non ospedalizzati. Pazzesco.
Mortalità maschile e mortalità femminile tra gli under 60: supponendo un'equa ripartizione tra maschi e femmine del numero di contagi, si nota che in Italia sono morti di Covid 16 maschi under 30 e 6 femmine under 30. Questo rapporto, vicino al 2:1 (vabbè, è 2,7:1, ma altre nazioni hanno avuto uno sbilanciamento meno netto, dopotutto si tratta di rapporto tra numeri piccoli e dunque soggetto a un forte condizionamento aleatorio), si riscontra anche nei deceduti tra i 30 e i 39 anni: 46 maschi e 24 femmine (1,9:1). Il rapporto tra generi nella mortalità aumenta improvvisamente tra i 40 e i 49 anni, con 231 decessi tra i maschi e 89 tra le femmine, sempre in Italia (rapporto 2,6:1). Sproporzionatissimi, poi, i decessi tra i 50 e i 59 anni: 968 tra i maschi e 302 tra le femmine, con rapporto di ben 3,2:1! E il rapporto di 3,2:1, perfettamente inalterato, si mantiene nella fascia 60-69 anni, con 2758 morti tra gli uomini e 871 tra le donne.
Impressionante una differenza simile... non entro nel merito dei deceduti over 70, perchè lì il numero di casi tra uomini e donne può non essere più lo stesso, per via della superiorità numerica femminile rispetto ai maschi (discorso dell'aspettativa di vita, a prescindere dal Covid ovviamente), ma che ci sia una forte sproporzione, tenendo i denominatori (i casi totali) opportunamente distinti tra uomini e donne, è innegabile anche per le fasce d'età più anziane... magari diventa un 2:1 nei 70-79 anni (e anche meno di 2:1 dagli 80 anni in avanti), quindi squilibrio meno esasperato che tra gli under 70, ma è rimarchevole ugualmente.
Ultima modifica di Perlecano; 19/10/2020 alle 20:17
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Condivido il tuo timore, le due settimane erano solo un esempio per evidenziare la gravità della tendenza attuale.
Il vero problema è che partendo da questo livello non basta più piegare la curva per mantenere i contagi ad un livello accettabile per tutta la stagione fredda, bisogna per forza invertirla e ridurre il numero di nuovi casi, sinceramente non credo che questo sia possibile senza chiusure ben più drastiche di quelle attualmente in discussione.
Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
Interessanti le fonti anonime della BBC.
Qualcuno riesce a spiegarmi per quale motivo un paese che deliberatamente nasconderebbe i dati dichiara per tutta l'estate una media di 2500 contagiati e 150 morti giornalieri mentre in occidente qualcuno ipotizzava che il virus era indebolito/scomparso/etc tc?
Posso confermarti Jack... Venerdì scorso al lavoro abbiamo avuto una riunione con il nostro CEO che ci ha illustrato i risultati aziendali sino al terzo trimestre del 2020 (glisso su questi dati).
Noi facciamo progettazione e realizzazione dello score per il gioco del bowling (tutta la parte elettronica per il calcolo e visualizzazione del punteggio) e in Europa lo stato dove i risultati sono stati migliori in termini economici è appunto la Francia (seguita dal Regno Unito)... Proprio perché sinora hanno avuto una gestione molto "libertina" senza particolari restrizioni anche per le sale da gioco che sono sempre rimaste aperte senza ingressi contingentati/limitati.
Purtroppo (in questo caso per noi) adesso arriverà una ulteriore gran mazzata nei denti con le restrizioni in corso previste ma d'altra parte come sottolineato da molti di noi/voi quando il sistema sanitario è vicino al k.o non ci sono molte alternative e va accettata la loro scelta.
Inviato dal mio Nokia 3.2 utilizzando Tapatalk
Quindi direi questo, integrando con il mio precedente post sulla mortalità non filtrata per genere biologico:
- Mortalità tra i 30 e i 39 anni: 0,04-0,05% per i maschi e 0,02% per le femmine, cioè un paziente uomo su 2000-2500 e una paziente donna su 5000.
- Mortalità tra i 40 e i 49 anni: 0,16% per i maschi e 0,06% per le femmine, cioè un paziente uomo su 600-650 e una paziente donna su 1500-1800.
- Mortalità tra i 50 e i 59 anni: 0,6% abbondante per i maschi e 0,2% scarso per le femmine, cioè un paziente uomo su 160 e una paziente donna su 500-550.
Tra i 60 e i 69 anni devo ancora calcolare la mortalità complessiva - e di conseguenza la mortalità in base al genere di appartenenza, poichè i dati italiani diventano insufficienti per via del sommerso anche nel numero dei deceduti, e anche per altri fattori (non c'è solo in gioco la natalità negli anni di nascita delle persone in questa fascia, ma anche la differente aspettativa di vita tra le diverse "nazioni di confronto", al punto che ad esempio in Giappone non ci sarà molta differenza tra i "sessanta alti" e i "sessanta bassi" come numero di individui nella popolazione generale, idem in Italia; ma magari in Australia, in Corea del Sud e in Islanda la differenza tra i due diversi quinquenni per data di nascita è più abbondante).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Segnalibri