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Discussione: Nuovo Virus Cinese

  1. #59661
    Brezza tesa L'avatar di Cristian_Marchi
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    I casi di reinfezione sono sempre possibili, anche con virus da immunità permanente, ma di solito sono rari e associati a stati di grave deplezione linfocitaria (= forti immunodepressi).
    E in questi altri virus c'è stato pure qualche caso di reinfenzione in qualche persona SANA? Bisogna vedere pure se la reinfezione è stata molto più leggera della prima.
    Riguardo il Coronavirus invece a quanto pare ci sono state una ventina di casa di reinfezione, tra cui due più gravi della prima (anche se escluderei quello della novantenne olandese che se non sbaglio era proprio immunodepressa
    Il peggiore inverno che abbia mai visto?
    Il 2006/2007!!!

  2. #59662
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    che roba, a me no e solitamente lo fa sempre ma secondo me è a caso, un tot di visualizzazioni gratis un tot richiedono iscrizione/pagamento. incollo subito:
    "Occorre prudenza nei comportamenti, ma senza arrivare a seminare il panico nella gente, come vedo purtroppo fare in alcune trasmissioni. L’appuntamento con il bollettino televisivo dei decessi causaCoronavirus, in questo modo asciutto e martellante, evoca la paura irrazionale del contagio". Giorgio Palù, già presidente della Società europea di virologia, considera controproducente alimentare l’ansia in una società uscita con le ossa rotte da un lockdown prolungato.Professor Palù, lei virologo di chiara fama misura i toni nei confronti del Covid-19, perché?"Perché un certo modo di fare informazione è diventato virulento, non per nulla hanno coniato il termine infodemia. Si è persa la ragionevolezza, la capacità di valutare i dati per quello che sono. La gente ormai pervasa dal pessimismo mi ferma per strada e mi chiede se moriremo tutti di questo morbo".Lei cosa direbbe?"Gli studi più recenti mostrano che la letalità di questa malattia oscilla tra lo 0,3 e lo 0,6%, lontanissima dalla Sars che era al 10%, inferiore persino alle infezioni da batteri resistenti. Per essere esaustiva l’informazione dovrebbe spiegare, ad esempio, che essere positivo al tampone non significa essere malato contagioso. Questa che abbiamo di fronte non è la peste, non sarà un nuovo vaiolo".Eppure negli ultimi giorni le ambulanze non fanno altro che scaricare gente al pronto soccorso per casi sospetti o conclamati, le risulta?"La curva mostra ultimamente un andamento esponenziale, d’accordo. Ma invece di fare proclami evocando futuribili nefasti scenari, facendo credere che prima o poi saremo inesorabilmente tutti infettati, occorre descrivere la situazione oggettiva, e indicare come vogliamo uscirne".Lo faccia lei."In questo momento abbiamo 90mila positivi, con 5mila degenti in ospedale, quindi il 6%. A marzo e aprile i ricoverati erano il 25%. Molti di questi oggi hanno sintomi lievi. Altri in terapia intensiva dopo sei o sette giorni vengono trasferiti perché hanno superato la fase acuta, segno che abbiamo imparato a fare diagnosi tempestive, e le cure sono migliorate grazie a cortisonici, eparine, e un antivirale come Remdesivir, che va somministrato quanto prima. Poi ci sono i ricoveri sociali, anziani accolti in ospedale con Coronavirus anche perché vivono soli, e non hanno nessuno che li accudisce".Per prevenire la seconda ondata lei sconsiglia di chiudere i battenti a Natale. Dove dobbiamo agire?"L’impennata dipende essenzialmente dal fatto che otto milioni di studenti si sono rimessi in circolazione, ma i contagi non avvengono nelle scuole che sono tutte molto controllate. Il punto critico sono i mezzi di trasporto pubblico, ma nell’ultimo Dpcm non mi pare che si sia deciso granché. Qui forse la mascherina non basta o devono averla tutti. Vanno favoriti maggiori distanziamenti e ricambi d’aria".Lei sembra scettico anche sul ricorso massiccio al tampone, un test molecolare che sta ingolfando i laboratori di mezzo mondo, perché?"Inseguire la catena di contagi diventa problematico, con il 95% di asintomatici mi chiedo che senso abbia risalire ai contatti dei contatti. Considerato il tempo di incubazione dell’infezione, e i tempi di intervento, lo vedo difficile da realizzare, una volta arrivati, il virus è già saltato da un’altra parte".
    mi sembra tutto sommato un discorso a grandi linee condivisibile
    sopratutto il tema della gestione dell'informazione, ma non c'era bisogno del virus per quello
    C'ho la falla nel cervello


  3. #59663
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    @Perlecano
    in indonesia hanno raggiunto un relativo plateau su livelli paragonabili ai massimi assoluti
    progressione non esponenziale ma dinamica molto lunga da smaltire

    Schermata 2020-10-21 alle 11.53.23.png

    oggi di nuovo abbondantemente oltre i 4k
    C'ho la falla nel cervello


  4. #59664
    Burrasca L'avatar di Simotgl
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    che roba, a me no e solitamente lo fa sempre ma secondo me è a caso, un tot di visualizzazioni gratis un tot richiedono iscrizione/pagamento. incollo subito:
    "Occorre prudenza nei comportamenti, ma senza arrivare a seminare il panico nella gente, come vedo purtroppo fare in alcune trasmissioni. L’appuntamento con il bollettino televisivo dei decessi causaCoronavirus, in questo modo asciutto e martellante, evoca la paura irrazionale del contagio". Giorgio Palù, già presidente della Società europea di virologia, considera controproducente alimentare l’ansia in una società uscita con le ossa rotte da un lockdown prolungato.Professor Palù, lei virologo di chiara fama misura i toni nei confronti del Covid-19, perché?"Perché un certo modo di fare informazione è diventato virulento, non per nulla hanno coniato il termine infodemia. Si è persa la ragionevolezza, la capacità di valutare i dati per quello che sono. La gente ormai pervasa dal pessimismo mi ferma per strada e mi chiede se moriremo tutti di questo morbo".Lei cosa direbbe?"Gli studi più recenti mostrano che la letalità di questa malattia oscilla tra lo 0,3 e lo 0,6%, lontanissima dalla Sars che era al 10%, inferiore persino alle infezioni da batteri resistenti. Per essere esaustiva l’informazione dovrebbe spiegare, ad esempio, che essere positivo al tampone non significa essere malato contagioso. Questa che abbiamo di fronte non è la peste, non sarà un nuovo vaiolo".Eppure negli ultimi giorni le ambulanze non fanno altro che scaricare gente al pronto soccorso per casi sospetti o conclamati, le risulta?"La curva mostra ultimamente un andamento esponenziale, d’accordo. Ma invece di fare proclami evocando futuribili nefasti scenari, facendo credere che prima o poi saremo inesorabilmente tutti infettati, occorre descrivere la situazione oggettiva, e indicare come vogliamo uscirne".Lo faccia lei."In questo momento abbiamo 90mila positivi, con 5mila degenti in ospedale, quindi il 6%. A marzo e aprile i ricoverati erano il 25%. Molti di questi oggi hanno sintomi lievi. Altri in terapia intensiva dopo sei o sette giorni vengono trasferiti perché hanno superato la fase acuta, segno che abbiamo imparato a fare diagnosi tempestive, e le cure sono migliorate grazie a cortisonici, eparine, e un antivirale come Remdesivir, che va somministrato quanto prima. Poi ci sono i ricoveri sociali, anziani accolti in ospedale con Coronavirus anche perché vivono soli, e non hanno nessuno che li accudisce".Per prevenire la seconda ondata lei sconsiglia di chiudere i battenti a Natale. Dove dobbiamo agire?"L’impennata dipende essenzialmente dal fatto che otto milioni di studenti si sono rimessi in circolazione, ma i contagi non avvengono nelle scuole che sono tutte molto controllate. Il punto critico sono i mezzi di trasporto pubblico, ma nell’ultimo Dpcm non mi pare che si sia deciso granché. Qui forse la mascherina non basta o devono averla tutti. Vanno favoriti maggiori distanziamenti e ricambi d’aria".Lei sembra scettico anche sul ricorso massiccio al tampone, un test molecolare che sta ingolfando i laboratori di mezzo mondo, perché?"Inseguire la catena di contagi diventa problematico, con il 95% di asintomatici mi chiedo che senso abbia risalire ai contatti dei contatti. Considerato il tempo di incubazione dell’infezione, e i tempi di intervento, lo vedo difficile da realizzare, una volta arrivati, il virus è già saltato da un’altra parte".
    Ah beh, è meno letale della SARS, ok.
    Non spargiamo infodemia, ok.

    Ma poi fa il paragone che di 90.000 positivi è ricoverato solo il 5/6% e a marzo lo era il 25%, ok, ma orco cane, lo saprai che a Marzo eran oalmeno 5 volte tanto i positivi reali e quindi il tasso era lo stesso?!?!?
    Poi oltretutto tutti i positivi solo 2/3gg dopo l'intervista sono già 120.000, e i reali sono almeno 200.000, e quindi il 5% fa il doppio in valore assoluto....

    Poi dice che li stiamo curando meglio, che li stiamo curando prima, ok, ma il problema è che andando avanti così, non li cureremo molto prima di quanto lo facevamo ad Aprile e nemmeno forse riusciremo a curarli se manca il personale e i posti letto se il SSN va in emergenza....

    Poi dice che il problema sono i mezzi pubblici e che nel DPCM non c'e scritto molto a riguardo, ok, beh APPUNTO...


    Dunque ottimismo un corno, si fa presto a parlare così su una situazione ufficiale attuale senza fare considerazioni di prevenzione che lui stesso dovrebbe sapere e oltretutto sottointende.

    bah, carta straccia.
    Ultima modifica di Simotgl; 21/10/2020 alle 12:10
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  5. #59665
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  6. #59666
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    Che la letalità sia dello 0,3-0,6% lo deduce lui perchè non considera il lag tra diagnosi ed eventuale decesso: nessuno muore il giorno stesso in cui viene diagnosticato, quindi i quasi 100 morti al giorno di adesso corrispondono ai 4-5mila casi scarsi di una decina di giorni fa (che considerando il sommerso erano magari 7-8mila, ok, ma la letalità sta comunque sopra all'1%).

    Il fatto dei batteri resistenti è giustissimo, e ha sollevato un problema che ci darà molte rogne progressivamente negli anni, con l'incremento della resistenza agli antibiotici. Un'alta percentuale di abuso antibiotico deriva dall'impiego negli allevamenti intensivi, però si tende a focalizzare l'irresponsabilità sui singoli pazienti che assumono antibiotici erroneamente per infezioni virali senza sovrinfezioni batteriche: sbagliano di grosso queste persone, contribuiscono alla pressione selettiva sui batteri, ma il problema è anche e soprattutto negli allevamenti. Vabbè, non voglio andare OT.

    Gli ospedalizzati sono solo il 6% perchè vengono fatti molti più tamponi, senza dare la precedenza quasi esclusiva ai casi più manifesti, quando non direttamente già gravi: per questo la gravità media dei diagnosticati è scesa, prima scovavamo solo la punta dell'iceberg e ora scoviamo quasi metà dell'iceberg. Oltretutto la diagnosi è spesso precoce ora, il che significa da un lato che puoi monitorare tempestivamente chi si ammala, dall'altro lato che ci sono molti diagnosticati negli ultimi giorni (dico "molti" per via della curva esponenziale) che per ora stanno abbastanza bene ed entro qualche giorno svilupperanno sintomi tali da richiedere ricovero ospedaliero.

    La mascherina aiuta tantissimo - Palù mi pare che non lo dica e ciò è abbastanza grave - ma sono pienamente d'accordo: non basta. Ad esempio, pigiati come sardine nei mezzi pubblici, tutti che toccano le maniglie per non cadere (se stanno in piedi: e già che debbano stare in piedi dimostra che il convoglio su cui viaggiano è gremito)... benissimo la mascherina, ma poi magari ci si abbassa la mascherina o ci si tocca inavvertitamente nella zona degli occhi, e succede il patatrac. Senza contare l'aria viziata, "plurirespirata" e ricircolante, vera manna per il virus.

    Sui tamponi gli do abbastanza ragione, mi spiacerebbe se smettessero di fare tamponi a manetta perchè verrebbe meno la già ridotta "correttezza" dei dati statistici che ci forniscono, quantificare la gravità media della malattia potrebbe diventare più problematico, ma in sè concordo con lui. Unica cosa: pazienti particolarmente gravi devono essere ricoverati e si deve essere certi che sia o che non sia Covid, non si possono fare reparti di degenti "misti" in cui alcuni hanno il Covid e altri no, per cui tutti i pazienti medio-gravi e dalla sintomatologia sospetta devono essere sottoposti a tampone. Magari risparmiare le risorse laboratoristiche per questi pazienti, allora sì, posso essere abbastanza d'accordo, come ho scritto.

    Remdesivir: non saprei, sono usciti alcuni studi in cui si riscontra una non significativa differenza del decorso del Covid, a parità di situazione clinica all'inizio dell'eventuale terapia, tra casi trattati con Remdesivir e casi senza il suo impiego. Però tecnicamente gli studi statistici sono molto prudenziali e "conservativi", nel senso che la soglia di significatività statistica è tale per cui, per ritenere valida una correlazione, la probabilità che il risultato "divergente" del campione in cui è presente quella variabile sia dovuta a una reale correlazione e non alla casualità deve essere superiore al 95%, e in certi studi particolarmente "severi" sotto questo aspetto, la percentuale sale al 99% addirittura (è il cosiddetto "rifiuto dell'ipotesi nulla").

    Io direi che queste misure cautelative di solito siano volte a ponderare il rapporto rischi/benefici, ossia si vuole avere quasi la certezza di una correlazione perchè si suppone che il nuovo metodo terapeutico sortisca effetti collaterali che vanno poi sondati, quindi un 50%-50% tra ipotesi di aleatorietà e ipotesi di correlazione non è sufficiente, perchè i contro possono essere superiori in senso probabilistico ai pro. Ma sinceramente, in una situazione emergenziale come quella del Covid, forse sarebbe utile mettere da parte la ricerca di una probabilità quasi certa, a vantaggio di una modifica dei protocolli terapeutici magari dall'efficacia moderata, magari non esente da effetti collaterali (si spera e si suppone non gravi), ma comunque fautrice di un miglioramento della prognosi sui "grandi numeri".
    Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.

  7. #59667
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

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  8. #59668
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Effetto cagarella già finito?
    Oggi a Como mi sembra che sia riaumentato il traffico...
    ​Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...

  9. #59669
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    Bellissimo!
    Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.

  10. #59670
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    ok, come pensavo, le solite boiate di Palù
    Si vis pacem, para bellum.

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