A Brooklyn i tassi di positività sono sul 6%, ed è forse il sobborgo più colpito di New York già nella prima ondata.
La curva sta appiattendosi in questi giorni, probabilmente per effetto delle misure restrittive varate il 7/10:
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Non ho trovato di meglio come grafico. La linea verde è l’andamento di Brooklyn. Se fate attenzione, vedete che sta appiattendo di recente.
L’immunità di gregge è utopia ancora ovunque, anche se di certo quella acquisita da New York e New Jersey li sta aiutando come succede a Bergamo per ora.
E comunque si sta sempre più avverando la "profezia" () di @Simotgl: lockdown senza lockdown...
Tante infezioni danno un titolo anticorpale neutralizzante (senza passare per le cellule B e T della memoria, con tutte le falle e le "lungaggini" del caso) che dura per tutta la vita. Mi sconcerta vedere che un'infezione relativamente grave come il Covid produca anticorpi dalla persistenza tendenzialmente medio-breve.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Ennesima giornata di teatro dell'assurdo. Ho visto gli scaffali degli alcolici meno forniti del solito.
Siamo Piemontesi, per Dio, toglici tutto ma non l'alcol!
Cantina discretamente fornita per ora, diciamo che una/due settimane dovrei tirare avanti. Prossimo weekend altro giro altra corsa.
Ad ogni modo, la situazione che si sente in giro è che ovunque ci sono persone con sintomi influenzali, come se fossimo in piena ondata influenzale.
E questo mi fa venire alcune domande.. anzitutto il picco influenzale non è in genere tra il tardo inverno e l'inizio primavera? E, secondo, come hanno fatto ad ammalarsi, visto che siamo sempre mascherati e igienizzati?
Una mia amica ha avuto febbre, mal di gola e ossa rotte da qualche giorno, si sta pian pianino riprendendo ma non è ancora a posto. Lavora con mascherina 8h e igienizza le mani ogni 3x2. Vive da sola, sale in macchina e va a lavorare. Esce da lavoro, risale in macchina e va a casa. Eppure si è ammalata.
Ovviamente nessun tampone, sta a casa e amen.
Lou soulei nais per tuchi
Io ogni anno a inizio autunno ho sintomi simil influenzali, ma che influenza non è.
Credo che in questo periodo sia abbastanza normale.
E come con il covid, basta un componente che lo prende fuori casa, poi infetta la famiglia. Questo è comunque un sintomo che i DPI non sono usati correttamente o è facile distrarsi
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
Covid-19: "Japanese tracking" the strategy that seems to be successful in Asian countries - Mirai
Qui è spiegato il contact tracing giapponese.
Loro non seguono la nostra politica di rintracciare tutti i contatti della persona positiva, o almeno, non fanno solo questo.
Cercano anche retroattivamente di rintracciare il possibile luogo di contagio e la possibile persona all’origine del contagio. Questo perché, se il soggetto positivo si è infettato da poco, potrebbe esserci ancora in giro l’individuo che lo ha infettato e potrebbe essere un super diffusore.
Si parla di “backtracing” o “Japanese tracing”.
A muovere il tutto l’idea che solo il 20% dei positivi infetta più di 1 persona, quindi tanto vale andare alla ricerca di questi superdiffusori, magari andando a guardare tra i luoghi dove è più probabile che simili eventi di superdiffusione si realizzino.
Ora: io trovo sia eccessivamente presto per ipotizzare qualsiasi motivo nel successo giapponese in questa fase, ancor più perché i casi in Giappone sono aumentati in estate. La curva è stata poi appiattita, è vero, ma è andata avanti per un mese e mezzo.
Il Giappone poi è abbastanza isolato, e avrà collegamenti solo con la Corea del Sud che è un altro mostro del tracing.
Non è circondata da una marea di micro stati ognuno dei quali fa come gli pare e influenza però così per via degli stretti contatti lo stato epidemiologico della nazione di fianco, in una sorta di effetto domino che prima o poi finisce per colpire tutti.
Ciononostante, vi lascio l’articolo a titolo informativo
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