Non credo penso si parli di Ti. I dati che ho io sono questi:
Screenshot 2020-10-26 112003.jpg
#coronavirus #bolzano 26 ottobre
Diagnosi 321
Tamponi 2510 12.79% pos.
(Ieri 2753 ~12.31%pos.)
Testati 1172 27.39 % pos
(Ieri 1131 ~ 25.47%pos.)
Ti +1 ricoveri +5
Decessi 3
Guariti 4
http://www.provincia.bz.it/news/it/news.asp?news_action=4&news_article_id=644823
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«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Il problema è a monte. Finché ci si palleggia la questione "devi chiudere tu e non io perché tu sei più pericoloso, io invece...", si porta avanti l'idea che si possa ancora fare tutte le attività come prima, con ridotti margini di rischio, e da qui scaturiscono le critiche "a prescindere" al governo - che sicuramente ogni italiano dal suo personale osservatorio ha capito più dei comitati di esperti - e i comportamenti "autonomi" del tipo "tutti devono mettere la mascherina, ma io l'ho dimenticata, solo oggi, e comunque per solo un'ora, e poi so cosa sto facendo...".
Questo habitus mentale ci sta fregando.
Nella prima ondata forse si era creato troppo allarmismo e panico, però alla fine si faceva più ossessivamente attenzione; almeno, io percepivo, anche nei gesti quotidiani, una maniacale aderenza al dettato delle norme; ora invece mi sembra tutto più diluito, sì l'allarme c'è però in fondo non è così grave, a volte mi rendo conto di avere la guardia più abbassata, devo pensarci prima di pulire le mani perché non è più un automatismo.
Certo, psicologicamente troppa pressione può essere stressante e dannosa. Ma l'assuefazione e una relativa tranquillità nel muoversi "come se non stesse succedendo nulla", alla lunga non è che sarà più dannosa in termini meramente fisici? sani mentalmente ma impossibilitati a essere ricoverati per un'appendicite?...
Guardando i contendenti in campo, l'unico vero grosso problema sono i posti di lavoro, che si perdono in tutte le categorie. Non ci sono lavoratori "di serie A" e lavoratori "di serie B" che possono tranquillamente essere gettati via, all'esterno della barriera "personale delle attività di base, indispensabili".
Per il resto, mi sembra una diatriba vuota. I cinema sono necessari alla cultura, però sino all'altro ieri c'è stata la crisi del cinema perchè in pochi mesi ti porti a casa l'ultimo film uscito e te lo guardi sul divano davanti allo schermo gigante.
Le chiese fronteggiano un bisogno spirituale insito nell'Uomo, e non si può quindi farne a meno... ma veramente pensiamo di poter essere amici contemporaneamente di 2347 persone mai viste di persona ma solo telematicamente con un aggeggio che si guasta dopo due anni, mentre il Creatore non riesce a connettersi e udire le nostre preghiere se non c'è una cupola a concentrarne le vibrazioni e una cuspide di campanile a lanciarle nell'etere?
E lo sport, si può fare sempre solo in batteria, chiusi in scatole di cemento?
Insomma, di cosa stiamo parlando? Tutto sarebbe importante, utile, indispensabile.
Ma meno ci muoviamo e meno persone incontriamo, e meglio è per tutti. Questo dovrebbe essere il centro attorno a cui far ruotare tutti i comportamenti e ragionamenti individuali.
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