Ti ripeto: i numeri sono quelli. L'Italia dall'inizio dell'epidemia effettua dal doppio al triplo dei test giornalieri del Giappone, che pure ha il doppio degli abitanti.
E questo valeva anche a giugno-luglio quando la diffusione del contagio era minima in entrambi i posti. Fino a settembre la % di positività in Italia era più bassa.
Il Giappone sarà tutto quel che vuoi ma il tracciamento giapponese non è migliore di un qualsiasi tracciamento europeo. La differenza è che da loro al momento il contagio è poco diffuso.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Appunti e poco diffuso perchè non l hanno fatto diffondere. Su 500 casi fare 20k tamponi è tantissimo come ho aggiunto sopra è come farne 400k con 10k casi.Poi libero di pensarla come vuoi.
Che poi ribadisco non sia sclabile è un altro discorso,ma se funziona non ci sarà problema...
Il punto è che l'italiano guarda Rete 4, non legge certo questo thread.
E stasera da Rete 4, dove hanno intervistato anche due medici/virologi, esce fuori che non c'è nessun allarme.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Qua proprio no sai
Dpcm, protesta in piazza: <<Non vogliamo la carita, vogliamo lavorare>>
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Il mio timore è che è tardi e tra un paio di settimane ci saranno talmente tanti contagi che le attuali restrizioni risulteranno addirittura leggere. @burian br che ne pensi?
Da Fausto Tomei (fb)
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A che punto è la notte?La notte ha cominciato ad avvolgerci in agosto, ma è diventato buio pesto dalla prima settimana di ottobre. Vediamo a che punto siamo ora.Nel grafico trovate la situazione attuale delle varie regioni: in ascissa la percentuale di positivi sui nuovi casi testati, in ordinata i positivi riscontrati nell'ultima settimana ogni centomila abitanti.Il grafico è log-log, cioè è logaritmico su entrambi gli assi. Questo permette di indiduare meglio la reale differenza tra regioni, cioè quanti raddoppi di differenza ci sono tra una regione e un'altra. Al tasso di crescita attuale, un raddoppio equivale a una settimana.Quel minuscolo quadratino verde, in basso a sx è la soglia di allarme che si utilizza in Germania: 50 casi per centomila abitanti. Due mesi fa le regioni italiane erano TUTTE sotto questa soglia e il quadratino comprendeva tutto il grafico. Ora ho dovuto far partire la scala da 40 casi per renderlo leggibile e NESSUNA regione è sopravvissuta nel quadratino. L'ultima ad abbandonarlo è stata la Calabria.Il quadrato arancio è il primo raddoppio sopra la soglia di allarme: 100 casi ogni centomila, cioè un'abitante su mille è stato contagiato nell'ultima settimana. Tante regioni sono sopra a questo valore ma sotto al successivo, sono quasi tutte del centro-sud. È interessante che si stia riproponendo un pattern simile a quello di marzo, con le regioni del nord che crescono più velocemente. Qui si trova anche ER, è una discreta (ma non certo rassicurante, dovremmo stare sotto al verde) notizia per la regione.Il raddoppio successivo è 200 casi per centomila, il quadrato rosso. Sopra questa soglia in Germania non si può fare più nulla: scatta il LOCKDOWN. Quasi tutte le regioni del nord sono sopra questa soglia, più la Toscana e la Campania.Ma c'è qualcuno che riesce pure a fare peggio: la Valle d'Aosta è un raddoppio sopra le altre e si avvicina pure al passo successivo: 800 casi ogni centomila, quasi l'uno per cento della popolazione contagiata nell'ultima settimana.A questi valori come vedete il tracciamento va completamente in pappa: più del 50% delle nuove persone testate ad Aosta è positivo, praticamente vengono testati solo i casi già ricoverati. Questo vuol dire che la vera percentuale di nuovi contagiati ad Aosta, solo nell'ultima settimana, può essere anche sopra il 2-3% della popolazione.E oltre? Oltre come vedete il grafico non va: oltre il 100% di test positivi non si può andare, oltre i 1000 casi ogni centomila abitanti molto probabilmente il sistema di tracciamento non arriverà mai (sarebbero 600 mila positivi a settimana, se fosse così in tutta Italia).Aosta, se non entra IMMEDIATAMENTE in lockdown, tra 3-4 settimane avrà i numeri di Nembro: metà della popolazione contagiata. Venti giorni dopo avrà i morti di Nembro.Poi la settimana dopo toccherà alla Liguria, a Milano, a Bolzano, Umbria, Piemonte.Poi via via tutti gli altri.A Milano (che è il punto che cresce più velocemente in Lombardia) potrebbe toccare intorno a NATALE.
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