Parlo per la mia zona e probabilmente sarà stato così in tutto il sud
Da noi non c'è stato nessun problema. Praticamente nessuno ha avuto casi in famiglia e mia zia che è medico massimalista (1500 pz) all'epoca del lockdown non ha avuto nessuno col covid, solo un caso sospetto non confermato. E parliamo di un paese con più di 25000 abitanti che fa parte dell'area metropolitana di Bari che nel complesso è tra le più popolose del sud.
Strettissimi collegamenti col capoluogo tanto che il treno viene chiamato metro.
Per immaginare quello che potrebbe succedere senza averlo vissuto serve qualcosa che per definizione non può essere prerogativa delle masse.
Ecco che finchè non si avranno lutti e sofferenze diffuse non ci sarà reale consapevolezza.
Per inciso razionalmente (ma la razionalità è la mia e quindi fallace) mi aspetto una situazione peggiore rispetto a quella di marzo, in cui tutta Italia verrà colpita e maggiormente alcune zone in cui lo stato è storicamente assente.
VENETO: 1526 casi su 13688 tamponi (11.1%), 12 decessi, 83 TI (+7)
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Ho sempre ritenuto che i sistemi totalitari siano delle mer*e e continuo a ritenerlo, d'altronde ce lo insegna la storia... ma, utopisticamente parlando, giuro che dopo le scene di ieri (e non solo ieri) a Torino e a Milano, a mo' di goccia che fa traboccare il vaso, mi è venuta voglia di Xi Jinping. Solo per questi frangenti di emergenza, ovviamente.
Non è un riferimento po**tico, sia ben chiaro
visto che siamo co-provinciali, nella prima ondata qui qualche sparuto caso (una ventina) collegato soprattutto al macello di Siciliani Carni di Palo. Ma nulla di grave e nessun ricovero.
Settimana scorsa invece è venuto a mancare il padre di una amica e so di altri casi che hanno comunque avuto bisogno di ricovero.
Per farla breve, già ora, dopo pochi casi, qui la situazione non è quella di marzo/aprile.
PS
Sabato scorso sono stato a cena (4 persone totali) a casa di un altro amico comune, che in settimana si era visto con il marito di questa amica. E' stato lui a chiamarlo successivamente per dirgli che era risultato positivo. Ovviamente quando si sono incontrati ancora non sapeva che il suocero aveva il Covid e sarebbe morto da li a pochi giorni.
Quindi teoricamente sabato "potrei" essere entrato in contatto con un positivo inconsapevole, che sta continuando a lavorare come se nulla fosse e che non è stato contattato ufficialmente da nessuno. Lui, non sapendo, ha fatto un sierologico e via
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
Il problema forse si può riassumere in uno solo: il dibattito scientifico sulla pericolosità di questa malattia si è svolto in diretta sotto gli occhi di tutti, anzichè in aule chiuse in ambito accademico (come dovrebbe SEMPRE avvenire).
E dunque le opinioni e idee contrastanti tra gli esperti del settore - legittime - sono finite sulle prime pagine. Da chi sostiene che sia poco più che un raffreddore a chi sostiene sia una tra le malattie più pericolose di sempre.
Il mondo dell'informazione di questa epoca ha permesso questo. In più aggiungi l'analfabetismo funzionale e l'abitudine a leggere gli slogan e voilà, la frittata è fatta.
Lou soulei nais per tuchi
Altro problema che vedo:
"ho la chirurgica---> sono immune"
Ragionamento che traspare dal comportamento di molti
Non basta serve il distanziamento.
Io ho una mascherina lavabile con vari strati con alloggio per filtro pm 2.5, ne ho messi due sovrapposti (ne ho al momento un 150 di ricambio ne comprerò altri), all'ufficio finestra aperta e vetro sulle scrivanie come divisorio anche per quando vengono persone da fuori.
Ma questo non mi fa stare sicuro
È oggi il giorno del “minimo“ dei casi?
Concordo su tutto.
Ma si dovrebbe proprio esulare da qualsivoglia considerazione sulla letalità secondo me, cioè è chiaro che molti non capirebbero qual è la differenza tra un 0,7% e un 1,5%. E si potrebbe erroneamente pensare, dato che per esempio la spagnola ha avuto una letalità molto superiore (e anche qui, si potrebbe discutere di condizioni al contorno diverse rispetto ad ora), che si tratta di un'influenza. Lo so, un cerebralmente normodotato saprebbe comprendere la differenza ma purtroppo molti non ci arrivano / non ci vogliono arrivare.
Basterebbe concentrarsi sulla questione sanitaria, su quanto possa reggere il sistema.
Quando vedi che certi personaggi hanno voce in capitolo in Parlamento, facciamo un nome e un cognome (Sara Cunial), capisci che c'è più di qualcosa che non va. Purtroppo tanti le vanno dietro.
Per non parlare dei social dove basta essere un sobillatore con capacità oratoria appena sufficiente per farti un seguito non da poco. Che ribrezzo
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