Ma io mi chiedo perché, perché farlo (non contesto che non abbiano le loro ragioni)...ma è come cercare di fermare insieme a 1000 persone una locomotiva che sta accelerando con le mani, di sicuro ti travolgerà e ti hanno anche detto che è meglio spostarsi da lì.
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Le conseguenze dell’epidemia ci saranno lo stesso a mio parere, questo tipo di misure le vedo poco efficaci.
Forse sarebbe molto più sensato imporre DAD per intero alle superiori e smart working per tutti quelli che hanno i mezzi per farlo. Così eviti un sacco di occasioni di contagio a scuola e negli uffici, nonché soprattutto sui mezzi che a quanto pare hanno rappresentato il problema maggiore specie nelle città.
Questo unito ovviamente a una campagna ben più aggressiva e puntuale del tracciamento del contagio.
Percentuali di positività sui casi testati in data odierna.
Valle d'Aosta 51,82%
P.A. Trento 51,20%
Liguria 34,09%
Campania 32,33%
Veneto 27,63%
Lombardia 27,47%
Marche 24,87%
P.A. Bolzano 24,10%
Piemonte 22,77%
Toscana 21,60%
Abruzzo 20,44%
Sicilia 19,59%
Emilia-Romagna 19,18%
Umbria 18,06%
Friuli-Venezia Giulia 15,99%
Puglia 12,93%
Molise 9,84%
Lazio 9,82%
Calabria 9,19%
Sardegna 7,95%
Basilicata 6,65%
Due Regioni (meglio, una Regione e una Provincia Autonoma) sopra al 50%...
@Perlecano
S10 Mappa 7-14 | Flourish
Ecco le top 15 per le province italiane negli ultimi 7 giorni.
Iniziamo con le 15 migliori province:
- Vibo Valentia (13,74 casi/100mila ab)
- Lecce (20 casi/100mila ab)
- Catanzaro (32,7 casi/100mila ab)
- Crotone (34,9 casi/100mila ab.)
- Brindisi, Agrigento (43,25 casi/100mila ab.)
- Siracusa (51,9 casi/100mila ab.)
- Matera (55,1 casi/100mila ab.)
- Caltanisetta (57,5 casi/100mila ab.)
- Pesaro (57,7 casi/100mila ab.)
- Cosenza (58,2 casi/100mila ab.)
- Enna (60,1 casi/100mila ab.)
- Messina (62,4 casi/100mila ab.)
- Benevento (64,6 casi/100mila ab.)
- Taranto (65,2 casi/100mila ab.)
- Bergamo (68,2 casi/100mila ab.)
Le 15 province peggiori:
- Valle d'Aosta (566 casi/100mila ab. ; praticamente hanno trovato lo 0,6% della popolazione positivo!!)
- Milano (438,7 casi/100mila ab.)
- Genova (411,6 casi/100mila ab.)
- Monza e Brianza (400 casi/100mila ab.)
- Viterbo (368 casi/100mila ab.)
- Bolzano (348,5 casi/100mila ab.)
- Cuneo (334 casi/100mila ab.)
- Prato (323 casi/100mila ab.)
- Pisa (310 casi/100mila ab.)
- Varese (308,7 casi/100mila ab.)
- Torino (307,6 casi/100mila ab.)
- Perugia (302,6 casi/100mila ab.)
- Firenze (296 casi/100mila ab.)
- Trieste (284 casi/100mila ab.)
- Belluno (282 casi/100mila ab.)
Confronto con Martedì scorso:
Dal confronto, emergono alcuni dati:
- le 15 province migliori erano tutte sotto i 44 casi ogni 100mila ab lo scorso Martedì. Ora invece lo sono SOLO le prime 5 (stesso pattern della settimana scorsa: le prime 5 erano sotto i 24 contro tutte le prime 15 della settimana precedente)
- la prima provincia italiana (Vibo Valentia) è sempre la stessa, ma ora la sua incidenza è pari a quella che c'era a Catanzaro (poco meno), che era la quarta la settimana scorsa
- Bergamo è l'unica provincia del Nord, così come Pesaro l'unica provincia del Centro
- le province migliori sono ancora, per la terza settimana consecutiva, quelle della Calabria e del Salento; nella top 15 entrano Caltanissetta, Enna, Benevento e Taranto mentre escono Rovigo, Potenza e Campobasso
Altri dati sulle province peggiori:
- la Valle d'Aosta è da matti per progressione, con 600 casi/100mila ab.
- le prime 4 province peggiori hanno ADESSO un'incidenza superiore alla Valle d'Aosta lo scorso Martedì
- le aree peggiori si confermano il NW (Valle d'Aosta, Genova, Cuneo, Torino, Milano, Monza), la Toscana (Prato, Pisa, Firenze), l'Umbria (Perugia) e Viterbo nel Lazio
- tranne Belluno e Trieste, che comunque sono sui livelli dell'ultima provincia della top 15 dello scorso Martedì, le prime 13 province sono TUTTE sopra l'incidenza di Milano che era seconda la settimana scorsa
- si conferma la "scia di casi" appenninica, che in realtà segue anche l'arco alpino occidentale: da Aosta si discende lungo il profilo delle Alpi (Cuneo e Torino) fino a Genova, si passa alla Toscana, poi Umbria (Perugia) fino al viterbese.
- nella top 15 entrano Varese, Belluno, Trieste, Prato. Escono Isernia, L'Aquila, Napoli, Arezzo.
Ultima modifica di burian br; 27/10/2020 alle 20:20
Mio cugino, 22 anni, sempre più vicino a rientrare nella categoria di quelli che restano positivi per tantissimo tempo (ormai un mese) pur stando benissimo. Anche se va detto che l'esito del secondo tampone di controllo è arrivato dopo una settimana (lui sta a Imola).
Dalle notizie che ho io, che corroborano l'articolo della specializzanda di Bari, avevano lasciato pochi posti liberi in previsione di seconda ondata e ora si sono esauriti e quindi stanno sottraendo quelli disponibili per altre prestazioni anche relativamente urgenti dedicati a pz cronici per i quali anche un leggero ritardo nelle tp provoca l'aggravamento del quadro clinico con tutte le conseguenze.
Inoltre anche aumentando i posti letto in t.i. mancano i medici specializzati e soprattutto gli infermieri, che come scrissi, un infermiere di ortopedia non lo puoi mettere in rianimazione e magicamente saprà che fare.
Mia cognata la spostarono da ortopedia del rizzoli (reparto oncologico) al centro covid a bologna, ma perchè ha un master in area critica, le sue colleghe, molte più anziane di lei, le misero in naftalina, in particolare quelle dei reparti di riabilitazione.
IO credo che tutti questi ragionamenti facciano parte della fiera dell'ovvio:
che il virus avrebbe avuto andamento stagionale (considerando le polmoniti virali preesistenti)
che non ci sarebbe stato personale sufficiente (per formarlo ci vogliono anni).
che il peggio debba ancora venire
A questo punto vedo
O lockdown a singhiozzo come diceva @burian br (che al momento non impediranno il picco dei morti stile marzo prima di rivedere una luce)
O il coraggio di dire alla popolazione che il sistema sanitario non potrà garantire i livelli essenziali di assistenza
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