Assolutamente no. È una bufala per come viene trasmessa, ma c’è un fondo di realtà dei protocolli ospedalieri come in qualsiasi altra nazione. Il protocollo in se non deve stupire, è la notizia che è stata ripresa per fomentare inutili psicosi.
Ripeto: No, la Svizzera non nega la rianimazione agli anziani
Invece oggi molto positive le manifestazioni dei ristoratori, cuochi, camerieri eccetera in varie città d'Italia con una forma molto originale
VIDEO Chiusura anticipata, Confcommercio apparecchia in piazza la protesta contro le misure del Governo
Come vedete, tutti distanziati e con mascherina.
Questi sono i veri manifestanti, non quei criminali che tirano bombe carta.
Inviato dal mio SM-A515F utilizzando Tapatalk
@snowaholic @Perlecano @Musoita @morriz @Gianni78ba
More SARS-CoV-2 Reinfections Reported, But Still a Rare Event | The Scientist Magazine(R)
258 persone in Messico sarebbero state reinfettate.
Questo lo studio (devo ancora dargli una lettura):
Predictors of severe symptomatic laboratory-confirmed SARS-COV-2 reinfection | medRxiv
Su 100.432 individui infettati tra Marzo e Luglio 2020, 258 avrebbero avuto una reinfezione (0,26%).
Il criterio per definire la reinfezione è il seguente:
"an initial PCR-confirmed infection with SARS-CoV-2, then clinical recovery and a negative SARS-CoV-2 PCR test, and then a confirmed SARS-CoV-2 PCR-positive test at least 28 days after the initial positive test. The suspected second infections need to be at least 28 days after the initial ones"
In realtà, solo 14 dei 258 avevano avuto un tampone negativo nel mezzo. In ogni caso, tutti erano guariti clinicamente (non mostravano più sintomi) e poi sono ripeggiorati richiedendo nuovamente cure ospedaliere.
The average was 66 days, with no complications, no problems, and then they went to the hospital again with [respiratory] problems.
Credo voglia dire che in media dopo 66 giorni dal primo tampone il secondo era di nuovo positivo.
Ora, la vicinanza temporale indicherebbe che potrebbe trattarsi della stessa infezione iniziale, ma la ricomparsa di sintomi anche severi (il 14,7% di questi; il 4% è morto) mi lascia in effetti col dubbio che si sia trattato di reinfezione.
Nell'articolo un sunto sullo stato attuale delle conoscenze sulle reinfezioni.
Eh beh io invece penserei anche a questo. Quelli che hai elencato possono essere bisogni secondari (possono), ma non si vive di solo pane...la mente non viaggia a compartimenti stagni.
Non facciamo passare tutte le occasioni sociali come "la movida", non è questo il punto...il fronte emotivo come lo chiami tu, lo si rinforza con certi piccoli svaghi, non derubrichiamo tutto a "fattore secondario". Che visione triste ragazzi, scusate.
Ok oh, io c'avrò il pallino di sta cosa, ma ho paura che usciti da questa pandemia tutto ciò che di cattivo ci ha trasmesso a livello culturale, come il distanziamento, rimarrà. A me questo non me lo leva di dosso nessuno. E questi continui mantra al distanziamento a me fanno paura, perchè poi diventa un condizionamento tipo cani di Pavlov.
Avendo vissuto una vita in un mondo "normale", so che è una questione temporanea, però davvero senza alcuno spirito polemico, riflettiamoci e non facciamo sempre passare queste cose dicendo che non è il momento.
No attenzione. La Svizzera sarà anche piccola, ma i 26 Cantoni si comportano come nazioni a se stanti, e l’intervento dello stato federale è secondario.
Quindi il livello nazionale ha stabilito delle misure oggi (in realtà è più un tecnicisma per stabilire una base comune) che in realtà erano già state applicate da settimane o mesi nella maggioranza dei cantoni.
Forse un qualcuno non aveva chiuso le discoteche, ma altri si.
Queste restrizioni nella maggior parte dei casi, c’erano già indipendentemente dalla misura odierna nazionale, se poi a deciderla è lo stato federale o il cantone non cambia nulla sul mio territorio perché l’applicazione è sempre cantonale (nel primo caso forzata).
Segnalibri