e prolungare la pandemia per anni per non voler stroncare il virus con LD SERI (cinesi, non italiani con la fabbrica aperta su autocertificazioni) è sostenibile? Perchè lo ripeto fino alla morte, il virus non guarda in tasca, guarda alle gambe, se girano le seconde, lui gira. Se blocchi le seconde, o in un mese o in due si ferma. In Norvegia, Israele, Danimarca, Cina, ha funzionato. E non mi si dica che da noi non è possibile. Israele ha un reddito procapite inferiore al nostro, e di LD ne ha fatti due.
In realtà credo tu stia sbagliando. Non è una regola ferrea ma partiamo da alcuni presupposti:
1) Un virus letale al 100% tenderebbe (e sottolineo tenderebbe, perché ci sono alcune considerazioni da fare) ad estinguersi
2) Un virus con trasmissione troppo bassa si estingue
3) Un virus che porta alla morte dell'ospite in meno tempo avrà, a parità di condizione, una capacità di trasmissione inferiore
Partendo da ciò è facile capire come date 2 mutazioni figlie dello stesso virus, con la prima che porta alla morte dell'ospite in poco tempo e la seconda che invece non uccide l'ospite (a parità di R0) se immesse in un sistema si noterà come tenderà a svilupparsi nella popolazione maggiormente la seconda mutazione.
Tu hai preso come esempio il vaiolo, una malattia molto letale con una tasso di riproduzione decisamente elevato (si stima sia tra 3.5 e 6). L'alta letalità però attenzione è la conseguenza di ciò che permette al virus di potersi trasmettere così facilmente. Ovvero il virus del vaiolo porta a delle conseguenze (ad es. lesioni del cavo orale e della faringe) che porteranno si alla morte dell'ospite ma permettono nel frattempo la trasmissione del virus. La letalità è quindi conseguenza di ciò che avviene e che permette questa trasmissibilità.
Tento di spiegarmi meglio. Prendiamo il caso di un virus che si trasmette tramite i cadaveri dei topi (il topo deve essere necessariamente morto affinché si trasmetta). Prendiamo ora una popolazione di topi, immettiamo questo virus. Tendenzialmente vedremo che tra 2 mutazioni quella che riuscirà ad uccidere una % più alta di topi e in minor tempo sarà anche quella maggiormente trasmessa.
Allo stesso modo, prendiamo un virus che si trasmette per via aerea. Tra 2 mutazioni quella che tenderà a essere prevalente sarà quella con un tasso di riproduzione maggiore, che sarà anche (a parità di tasso di riproduzione potenziale, ovvero stesse "performance" se avessero lo stesso tempo disponibile per infettare) quella che ucciderà più lentamente/non ucciderà l'ospite.
Ti faccio l'ennesimo esempio. Prendiamo il caso dell'HIV, virus altamente letale che uccide l'ospite in un tempo relativamente lungo. Ciò è conseguenza di come si trasmette il virus (ad esempio per via sessuale). Uccidesse l'ospite in una settimana sì estinguerebbe o comunque tenderebbe a ridurre notevolmente la propria trasmissibilità.
RIPETO, non è una regola ferrea. Ci sono casi dove con una mutazione il virus diventa sì più letale ma anche più contagioso. Mettiamo caso che dal Sars-Cov 2 si sviluppi una mutazione con una letalità del 90% , ma con la possibilità di trasmettersi (e sopravvivere) tramite l'acqua. Ovviamente questo miglioramento di trasmissibilità di base porta vantaggi enormemente maggiori rispetto a quanto verrebbe perso a causa della letalità.
Ci sono altri casi dove il virus non muta in modo sostanziale.
Oltretutto il virus non si sveglia la mattina pensando "domani divento più letale". Sono mutazioni casuali, dovuti al passaggio da ospite a ospite.
Ultima modifica di IMade...; 29/10/2020 alle 11:03
Questo perché in qualsiasi occasione, in qualsiasi ambito, tutti devono dire la propria, perché non capiscono che non hanno i mezzi per poter giudicare. Il risultato più immediato dell’analfabetismo funzionale.
Come se a me, enotecnico, un fancazzista venisse a dirmi “questo mosto ha finito di fermentare, non senti come non è più dolce?” E alla mia risposta “bisogna vedere prima se ci son residui zuccherini con un’analisi” poi iniziasse indignato a dire in giro “questo sta dicendo una menzogna, il vino ormai è finito, ormai non c’è più zucchero perché se ci fosse si sentirebbe! È un complotto!”
E tutti gli altri dietro come i pecoroni a dargli ragione.
Stavo rivedendo i dati francesi, dal 21 ottobre a ieri 277.711 contagi, con la positività al 18,6% in media settimanale sono quasi 1,5 milioni di persone testate in una settimana!
Noi siamo alla metà, sett scorsa testate circa 730 mila persone, e nonostante da 3 settimane quasi sia cambiato il protocollo continuiamo a buttare il 40% dei tamponi in INUTILI TAMPONI DI CONTROLLO. Ora dovrebbero farne uno solo ma niente
Vediamo se ci piglio (temo di sì).
6 novembre -> nuovo lockdown con impossibilità di spostamenti regionale e scuole aperte tranne le superiori.
3 dicembre -> riapertura graduale con possibilità di spostamenti regionali.
8 gennaio -> terzo lockdown con impossibilità di spostamenti regionali.
Andremo avanti a fisarmonica aprendo e richiudendo il Paese a seconda degli ospedali in sofferenza. Certo, se anche si potesse evitare di uniformare realtà come Trapani o Aosta (ne prendo due agli antipodi geografici), viste le ovvie differenze presenti, proprio male non sarebbe. Ma d'altra parte questo è un discorso che facevo già a marzo/aprile e il Governo non sembra voler sentir alcuna ragione in merito.
situazione di sicuro da tenere sottocontrollo, però immagino che ci siano molte situazioni del genere, dove la gente viene ricoverata nel reparto covid perchè è positiva, magari sintomatica, ma per problemi di tutt'altro tipo.
Sarebbe interessante (ma impossibile penso) sapere, dei ricoverati attuali, quanti sono dentro effettivamente per problematiche legate al covid e quanti per altri motivi.
Se qualcuno ha anche una stima verosimile, sarebbe utilissimo condividerla.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
se sono positivi li trattano come covid per forza, non metti un positivo in oncologia o in ortopedia, significa che succede quello che è successo a marzo.
è che ti trattano come potenziale covid basandosi solo sulla febbre, a prescindere dal resto.
anche con mio papà è stato così, poco importa se DPCO e cardiopatico gravi, aveva 38 di febbre? percorso covid, anche se era palesemente una infezione alle vie urinarie (è stato confermato, ovviamente).
Si vis pacem, para bellum.
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