Nuovo Virus Cinese

[Musoita]

credo che il problema sia la carenza di ffp2/3

senza quelle è impossibile visitare in sicurezza

Carenza? Nel senso che non le compra nessuno intendi?

[Gangi]

Aspetta, forse ti sei confuso: essendo le persone in quella fascia di età più o meno il 12.5% della popolazione, e ipotizzando sempre che lasciando correre il virus contagi il 65/70% della popolazione esposta (quindi in questo caso 8.3 milioni) con una mortalità dell'1% sarebbero 83.000 e non 400.000; anche per la fascia di età 0-50 lo 0.1% di letalità credo sia esagerato in base alle stime di cui si parlava qualche mese fa. Ciò non toglie che resti qualcosa di difficilmente applicabile.

Tranquillo non si è confuso, cerca sempre di ingigantire le cose...ormai penso che si è capito.

[burian br]

I tormenti del medico di famiglia: “Non farò mai tamponi per Covid in studio”

29 OTTOBRE 2020
La dottoressa Bianchi tra virus, burocrazia e oltre 1.600 pazienti: “Qui non creo focolai”
MILANO - La dottoressa Bianchi è una poveretta, e lo sa. Come lei, tutti i medici di Milano, e se vogliamo allargare ancora, tutta la categoria dei medici di famiglia. «Ci chiedono di tamponare le persone. Non ci penso nemmeno, siamo già malmessi così», lei ha appena comprato 60 camici monouso per fare i vaccini anti influenzali, «pagati di tasca mia, circa 600 euro» comprese le mascherine Fp2, i guanti, due termometri nuovi, la visiera è ancora quella della prima ondata, «comprata nella cartoleria qui sotto». È sola, nel suo studio di via Procaccini, veramente nella stanza accanto c’è una psicologa, ma fa ben altro lavoro. Marina Bianchi ha 59 anni, 1600 pazienti e fa parte dell’Associazione medici di famiglia Sempione, sette professionisti, «nessuno che voglia tamponare in studio. Vogliamo creare nuovi focolai? Allora facciamo i tamponi qui, guardi come sono messa, e io ho già uno spazio grande rispetto ad altri».
In effetti, dove? Una scrivania con una sedia per lei e una per il paziente, si gira a destra e c’è il lettino, un paravento, un armadio per i medicinali, non c’è da scialare. «Ho scritto sulla nostra chat: posso sempre farli sul balcone, che è grande. All’aperto, più sicurezza. Mi hanno riso dietro: vuoi fare la Terrazza Martini! Ah ah». Ma al balcone ha pensato seriamente, mentre le tende svolazzano perché le finestre sono aperte per cambiare aria e fa un bel fresco, nonostante la giornata di sole.

«E guardi che io sono favorevole a fare più tamponi possibile, ma non qui. Ci vorrebbero locali adatti, disinfettabili, forse dovrei comprare le macchine a vapore che usano negli ospedali? Ma figuriamoci. Trovino dei locali nelle Asl, o facciano un tendone in piazza Duomo», e magari ci arriveremo, «ma rischiamo seriamente di creare nuovi ambienti Covid positivi. Non per niente gli ospedali fanno i drive through… Perciò l’idea mi sembra pericolosa, e anche da matti».
E già per i vaccini, son problemi. Per ora «faccio così: ambulatorio la mattina, pomeriggio solo vaccinazioni. Ho suddiviso i pazienti in turni, quattro ogni quarto d’ora. Poi pausa, spalanco tutto e ricomincio. Trenta al giorno». Ma poi c’è quello che arriva in anticipo e si piazza nell’ingresso, e c’è quello che arriva in ritardo, «così devo pagare gli straordinari alla segretaria, munita di protezioni — è ovvio — così smista lei il traffico. Io mi bardo come si deve, vaccino, e avanti il prossimo».
Intanto, suonano alla porta. Signora molto anziana, con paltò e carrello della spesa. Niente mascherina. «Signora, metta la mascherina, sennò non può entrare». E avanti un altro.

La Bianchi finora ha fatto un solo test sierologico, «mesi fa. Non ho mai avuto l’esito. Ho chiesto alla Asl, nessuna risposta. Non ho mai fatto un tampone io, come potrei farli ai pazienti?». È una buona domanda. Intanto, è molto preoccupata per due malati: «Uno ha 75 anni, indice di saturazione 91, se scende ancora devo chiamare il 118 e farlo ricoverare. Un altro sente un gran peso sul petto, ho prescritto cortisone, temo di doverlo ricoverare». I saturimetri sono suoi, tre li ha comprati, due glieli ha regalati un’azienda farmaceutica. Li presta a chi ha bisogno, poi vengono restituiti e disinfettati e finiscono ad altri pazienti.
E «vogliamo parlare della burocrazia?». Digitale, ma burocrazia, forse erano meglio le scartoffie visto che il sistema è lento, il portale non funziona, ed è anche respingente: «Esempio: studente in classe con un caso positivo. Devo registrarlo come contatto, ma ho bisogno del codice fiscale del caso. La scuola non me lo può dare per via della privacy. Che si fa? Poi, i “contatti” non vengono più tamponati. Io li segnalo, ma non vengono contattati. Forse non ci sono abbastanza tamponi». Così, la gente «è smarrita. Non capisce, quindi tende ad autoisolarsi, il che è pericoloso soprattutto per chi ha una patologia cronica». Quindi, «tutti noi siamo arrabbiati, con la Regione, con il Cts, con chi doveva preparare questo momento. Hanno avuto tutta l’estate, e siamo in questa condizione da poveretti». E se mai si mettesse a fare i tamponi in studio, «il condominio mi caccerebbe subito. Ho già avuto problemi per l’ascensore, alcuni non vogliono che i miei pazienti lo usino perché potrebbero infettarlo», e allora tutti a piedi.

Sembra che abbiano intervistato mio padre.
La pensa esattamente come questa dottoressa.

[Boba Fett]

Carenza? Nel senso che non le compra nessuno intendi?

sì probabilmente per risparmiare, ma penso che se le usassero tutti quelli che ne hanno realmente bisogno (cioè tutti i sanitari) ci sarebbe carenza

[Musoita]

href="https://www.youtube.com/watch?v=UxbWWR2XYkc">

Brusaferro: "Indice RT a 1,7. Situazione grave si passa da scenario 3 a 4""

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità: "In alcune aree servono interventi urgenti e mirati"

[burian br]

US scientists test animals including cats, dogs and dolphins for Covid-19

From JoNel Aleccia
As Covid-19 cases surge in the US, one Texas veterinarian has been quietly tracking the spread of the disease — not in people, but in their pets.
Since June, Sarah Hamer and her team at Texas A&M University have tested hundreds of animals from area households where humans contracted Covid-19. They've swabbed dogs and cats, but also pet hamsters and guinea pigs, looking for signs of infection.
"We're open to all of it," said Hamer, a professor of epidemiology, who has found at least 19 cases of infection.
One pet that tested positive was Phoenix, a 7-year-old part-Siamese cat owned by Kaitlyn Romoser, who works in a university lab. Romoser, 23, was confirmed to have Covid-19 twice, once in March and again in September. The second time she was much sicker, she said, and Phoenix was her constant companion.


If I would have known animals were just getting it everywhere, I would have tried to distance myself, but he will not distance himself from me," Romoser said.
"He sleeps in my bed with me. There was absolutely no social distancing."

Altro caso di reinfezione. A 23 anni. La seconda volta peggiore.

[Davide1987]

Coronavirus, 31.084 nuovi contagi in Italia nelle ultime 24 ore in Italia
Iss: Rt nazionale sale a 1,7. Italia verso scenario 4.

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[Manuel98]

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[Davide1987]

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199 morti

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[burian br]

poi se qualcuno lo vuole fare comunque non gli sputiamo in faccia
effettivamente sarebbe molto interessante avere questi dati per i sottotipi che circolano nelle nazioni europee maggiormente coinvolte

Credo che eventuali considerazioni si possano fare solo retrospettivamente, ed è presto...magari tra due mesi vedremo un pattern chiaro, esattamente come successo ad Aprile/Maggio quando rivedendo l'evoluzione dei genomi si è capito che la variante comparsa in Italia e che poi ha conquistato il mondo doveva avere una "marcia in più".