Tratto da un giornale:
Se si tratta di immunità, se Bergamo e la Val Seriana possono considerarsi in una bolla rispetto al resto della Lombardia di nuovo assediata dal Covid saranno il tempo e la scienza a dirlo e per ora, di fronte a numeri di contagi e morti ogni giorno più alti, è bene andarci cauti. Di certo, però, nella città simbolo dell’efferatezza del virus e nella provincia circostante al momento la seconda ondata è meno potente della prima. E oggi all’Ospedale “Papa Giovanni XXIII”, il più grande della zona, arrivano pazienti Covid dalle altre province della regione.
Ed è un fatto che, come accade in quelle di Lodi e Mantova, la provincia di Bergamo faccia registrare un incremento dei casi dei nuovi positivi (ieri +135) decisamente più basso di quello rilevato nel milanese (ieri +3211) e nell’area di Monza e Brianza (ieri +930).
Numeri alla mano, da un’inchiesta pubblicata ieri sul settimanale The Economist emerge una correlazione tra eccesso di mortalità nella prima ondata e contagi nella seconda.
Il giornalista James Tozer che l’ha scritta, supportato nella raccolta dei dati dal giornalista dell’Eco di Bergamo, Isaia Invernizzi, ha spiegato su Twitter: “Quando abbiamo confrontato i casi della seconda ondata con i decessi della prima, abbiamo trovato un modello chiaro: i comuni che hanno subito il maggior numero di morti in primavera stanno registrando il minor numero di nuove infezioni in autunno”. Come se la parte della Lombardia più colpita dal virus nei mesi critici dell’epidemia avesse acquisito una sorta di immunità.
“Piccolo gregge”. Un fenomeno che, analizzando i paragonando i numeri del contagio registrati nella prima e nella seconda ondata in alcuni comuni della Lombardia, il fisico Luca Foresti, amministratore delegato della rete di poliambulatori specialistici “Centro Medico Santagostino”, ha chiamato “piccolo gregge”. E consiste nel fatto che in presenza di un Rt (l’indice di trasmissione del virus, ndr) vicino a 1 “una certa quantità di persone che hanno già fatto il Covid (ad esempio il 20%)” consente di abbassarlo, portandolo dunque al di sotto della soglia dell’1.
“Se quindi hai comuni nei quali durante la prima ondata hai avuto molti casi (ad esempio a Nembro nei nostri dati sui sierologici siamo tra il 30 e il 40%) - puntualizza Foresti - quei comuni oggi possono scendere sotto a Rt=1, mentre altri non molti distanti” hanno un Rt maggiore di 1 “ed esplodono”.
Che nella bergamasca un gran numero di persone sia entrato in contatto col virus è emerso sia dall’indagine di sieroprevalenza di Istat e Ministero della salute - sin dai primi dati diffusi Bergamo è risultata prima in Italia con il 24% dei positivi - sia dalla ricerca dell’Istituto Mario Negri che ha rivelando che il 96% delle infezioni non è stato intercettato, rilevando la positività del 38,5% dei 423 volontari testati.
Niente bolla, ma meno focolai. “Sono gli asintomatici dell’epoca, della prima fase”, spiega il virologo dell’Universita di Milano, Fabrizio Pregliasco, sottolineando che “la loro presenza a Bergamo e in alcuni comuni della Val Seriana riduce la possibilità di focolai e di diffusione trasversale del virus”.
Immunità di gregge? “No, non si può parlare di immunità di gregge ma sicuramente in queste zone c’è un rischio inferiore, una minore probabilità che possano accendersi dei focolai”. Né Pregliasco concorda sul fatto che Bergamo viva oggi in una sorta di bolla. Per il virologo, i numeri dei contagi che si registrano oggi dipendono anche dai comportamenti corretti, da una maggiore attenzione alle regole che scaturisce dal ricordo del dolore causato dal virus. “In luoghi in cui la prima fase ha scatenato una tragedia come quella di Bergamo, che ha toccato la vita di tutti, si sta più attenti”, conclude Pregliasco.
È gia proporzionale alla popolazione,essendo quasi uguale a questache è però su media a 7 giorni.)
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Sono in Altopiano di Asiago.
1000 m, 16 gradi.
Io devo mettermi la mascherina in posti così.
E probabilmente il prossimo weekend non potrò neanche salirci.
Ma vi pare normale tutto ciò? IMG_20201031_121220.jpgIMG_20201031_120224.jpgIMG_20201031_120217.jpg
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117 in Basilicata, 169 se si considerano i test effettuati a residenti in altre regioni.
Tra questi non sono compresi 52 nuovi casi a Irsina (MT), un comune di meno di 5000 abitanti dichiarato zona rossa. Comunque c'è qualcosa che non va, il comune in questione si trova letteralmente in mezzo al nulla
Per la prima volta da inizio pandemia la Lituania supera i mille casi in un giorno (+1001). I decessi invece sono +8. 35 pazienti sono in terapia intensiva.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Corea del Sud che oggi vede 126 nuovi casi (e un nuovo decesso): i contagi sono leggermente aumentati negli ultimi giorni, chissà se è solo un plateau su livelli leggermente diversi da quelli del plateau precedente oppure se è un prodromo ad una nuova ondata epidemica, magari moderata ma comunque da contenere con misure più restrittive...
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
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