Originariamente Scritto da
Lou_Vall
L'ho già scritto, ma non ho problemi a rifarlo: l'attività all'aria aperta va incentivata, non demonizzata e nè tantomeno proibita. Bisogna spingere le persone a stare il più possibile all'aperto, e non a chiudersi nei luoghi chiusi, dove se c'è un positivo sicuramente contagia qualcun altro.
E le attività sicure, come l'estetista, il parrucchiere, ecc. ecc., che rispettano rigorosamente i protocolli e che fanno entrare una persona alla volta e poi igienizzano e arieggiano l'ambiente non vanno fatti chiudere, perchè non sono quelle le maggiori occasioni di contagio.
Faccio un esempio idiota, classico?
Non possiamo ospitare più di 4 persone? Bene, io - per x motivi - voglio assolutamente vedere, che ne so, mia sorella e mio padre. Di fatto non c'è un divieto, e quindi mettiamo che viene fatto. Non si può uscire, e dunque cosa si fa? Tutti a pranzo da me, ovvio. E trascorriamo 3-4 ore al chiuso, ovviamente senza mascherine perchè mangiamo. Se c'è un positivo, in un batter d'occhio sono contagiati gli altri due.
Se invece si potesse uscire, anzi, se fosse incentivato l'uscire, si va tutti e 3 fuori a spasso (o un picnic, per esempio), e il rischio di contagio è sicuramente decine di volte inferiore che non stare al chiuso in una stanza.
E' un esempio, nel mio caso specifico per sicurezza non sto vedendo nessuno.
In sintesi: promozione dello stare all'aperto, chiusura delle scuole (sarà dura, ma le scuole diventano l'ambiente ideale per il virus), smartworking obbligatorio nel settore dei servizi, chiusura di bar e ristoranti, nessuna limitazione di orario dei negozi (in modo che la gente si "spalmi" il più possibile e non si precipiti tutti insieme allegramente a far la spesa), rimodulazione degli orari di lavoro per coloro che sono obbligati a lavorare in presenza, potenziamento dei mezzi pubblici in modo da ridurre gli affollamenti.
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