Sul neretto ho i miei dubbi...comunque non c'è altra soluzione purtroppo se non si vuole far dilagare il virus e avere centinaia di migliaia di morti.
Tra l'altro mi immagino un futuro del genere: "mi dispiace, gli ospedali non basteranno, solo i primi 100mila avranno cure, gli altri 10 milioni che Dio abbia pietà dei vostri corpi e delle vostre anime. Scatenate le danze"
Beh ma che pensi, anche nel medio-breve termine sai quanti effetti collaterali si vedranno (nessuno però viene a strillarli al telegiornale o a raccoglierli calcolando numeri su scala nazionale, come invece mediaticamente si fa per il Covid)... per il resto non so più cosa dire, c'è gente che sostiene cose diametralmente opposte alle tue e negli ultimi mesi si è viepiù vantata di quanto ci abbia - a suo dire - preso (parlo di persone note nel mondo della divulgazione e senza spirito da "fuck the system" per darsi un tono; e non sono dei ciarlatani tuttologi con il QI di un orango, tutt'altro), modello svedese di qua, potenziamento del SSN di là, "fuckdown" di su, crisi economica di giù. Tu avresti un approccio completamente diverso per controargomentare, in un ipotetico dibattito, e te ne usciresti usando tanti numeri e tanta matematica per rivendicare la correttezza (esclusiva) delle tue idee. Inutile dire che tu ti arrabbieresti per il suo parere, visto che ho la certezza che lui si arrabbierebbe per il tuo modus cogitandi e per le tue personali conclusioni sul tema.
Già questo è indicativo di quanto le polarizzazioni delle opinioni siano fautrici di argomentazioni tanto apparentemente solide che non si distingue più cosa ci sia di, appunto, apparentemente solido da cosa è realmente, epistemologicamente valido. Io sono un po' stanco, non lo dico con rancore o con altro, ma questo batti e ribatti - e per fortuna io non sono uno che osteggia più di tanto le tue ferme prese di posizione - è diventato estenuante anche per me. Senza alcun biasimo, ma credo che per un po' mi fermo qua, non ho più voglia di discutere, nemmeno in modo diplomatico come abbiamo (credo) sempre fatto.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Guarda, al momento due sono le alternative, la faccio molto semplice:
1) lasciamo dilagare il virus
2) facciamo il possibile per limitare i morti e i malati gravi, e garantire il diritto di ogni persona a ricevere delle cure
Ora, premesso che un vaccino potrebbe arrivare entro l'estate 2021, quale delle due è più ragionevole?
Io la vedo molto semplice come questione, per ora. Diverso è se il vaccino arrivasse nel 2030 o anche solo nel 2022, e a quel punto boh, alzo le mani anche io.
PS: Non dimentichiamo la sindrome post-Covid: mia madre mi ha parlato di una collega la cui figlia (45enne) è guarita e ora ha stanchezza cronica, non lavora più, e non riesce nemmeno a badare al figlio di 8 anni. Dolori alle ossa e ai muscoli costanti ogni giorno, e difficilmente riesce ad avere forze sufficienti da alzarsi dal letto.
Non so quale sia la prevalenza di questa sindrome tra i guariti, né quanto potranno durare questi sintomi, si dovrebbero fare più studi al riguardo, perchè se la cosa è socialmente impattante andrà considerata nel tavolo delle soluzioni in esame.
Sarebbe bellissimo avere un thread dedicato a statistiche come queste - unite alle verità scientifiche, non opinabili, in merito ai genomi virali, ai progressi di cure e vaccini, a tutta la patogenetica con post illuminanti come i tuoi o quelli di @Gio83Gavi, ad esempio - e un altro thread dedicato ai pareri, ai dibattiti e alle considerazioni su eventuali strategie da adottare (lockdown, crisi economica, profilo epidemiologico, ecc.).
Io consulterei molto volentieri il primo e cercherei di intervenire in merito ad alcune disamine statistiche, mentre sarei ben felice (e la mia psiche ringrazierebbe) di evitare chirurgicamente il secondo. Perchè mi si può dire "se si parla di cose in cui ritieni si debba finire in un vicolo cieco, allora astieniti dal commentarle", eppure se entro nel thread generale e me le trovo davanti agli occhi ogni volta, alla fine non riesco a saltare di palo in frasca rispetto allo svolgersi della conversazione, come se niente fosse.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
In realtà non esiste nessuna strategia basata sull'immunità di gregge che non sia a sua volta una "Scommessa di Pascal"... possiamo anche pensare di affrontare la pandemia riorganizzando la società come se fossimo in guerra, adottando un concetto di strettissima sussistenza fino al vaccino o fino alla conclusione della pandemia, ma sarebbe comunque una scommessa in cui la posta è troppo alta rispetto a un montepremi che non solo non riusciamo a quantificare ma non sappiamo nemmeno se esiste... io credo che l'unica strategia razionale, fino alla vaccinazione (se arriverà in tempo utile) sia la rassegnazione... senza la pretesa che sia lo Stato a tutelare la mia vita e quella dei miei cari...
Per la prima volta superati i 10mila morti nel mondo: +10.361 decessi quest'oggi!!
Giornata peggiore da inizio pandemia per n° di morti.
E' da dire che molto ha inciso il dato spagnolo, stonato forse anche di 1400 unità, ma nonostante questo sarebbe stato comunque record con +9000 morti in 24 h contro il precedente poco sopra gli 8700.
Segnalo intanto che esistono alcune province in cui l'incidenza di questi ultimi 7 giorni pare essere identica o inferiore a quella dei 7 giorni precedenti:
- Rieti, che straordinariamente scende a 89 casi ogni 100mila ab.; due settimane fa era oltre 120!
- Benevento (nonostante sia circondata da province con oltre 450/500 casi/100mila ab.): 65 casi ogni 100mila, contro valori sopra gli 85 in precedenza!
- Viterbo, scesa a 355 casi/100mila ab., solo 10 giorni fa era a 400 casi/100mila ab.
- Latina, 163 casi/100mila ab contro i 165 casi/100mila ab. di 10 giorni fa
- Sud Sardegna, aumentata ma praticamente stabile: 106 casi ogni 100mila contro 109 ogni 100mila 10 giorni fa
- Trapani: 100 casi ogni 100mila ab. contro i 103 casi ogni 100mila ab. dei 7 giorni precedenti
- Palermo pare stabile: 157 ogni 100mila ab. contro 163 ogni 100mila ab.
- Reggio Calabria: 111 casi ogni 100mila ab., stabile.
- Belluno: 346 casi ogni 100mila ab. contro 340 ogni 100mila ab.
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