No ma poi voglio dire...ci sono aree metropolitane in Europa che sono letteralmente divise fra più stati, tipo che so, Salisburgo, Basilea, Strasburgo, Anversa, Trieste, Vienna...e in ogni caso auguri a tenere i confini chiusi ad oltranza senza sconvolgere completamente le catene logistiche e quindi distruggere l'industria tedesca e di riflesso quella italiana
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Grazie ragazzi siete fantastici ,io invece sono un asino
il rientro presso la propria residenza è SEMPRE possibile quindi si, potresti farlo, ma visto che vivete assieme già dal lunedì al venerdì e anche gli spostamenti non comprovati da esigenze di lavoro/necessità/salute sono vietati, eviterei di fare inutili andirivieni il weekend. Anche se puoi rientrare alla residenza devi comunque dimostrare ci sia un valido motivo se ti fermano.
Dire ''siamo venuti a passarci il weekend così per abitudine'' non è un valido motivo
@Chuck N.
Ottimo,rimaniamo fermi lì e fine,già troppi problemi in più ho un vantaggio,di cui sono molto informato,i tesserati agonisti Fit tennis,possono spostarsi da un comune all altro per allenarsi se non hanno circoli in quello di residenza,io non ne ho e sono tesserato nel comune da lei,quindi già quello mi permette di spostarmi,in più anche diventasse tutto zona rossa c è scritto che posso muovermi in tutta Italia per i tornei individuali,cioè una cag.ata pazzesca però è permesso
Momento, domicilio legale e residenza sono due cose diverse... io ad esempio potrei essere domicilato legalmente (indirizzo riportato su patente, c.i., passaporto, ecc.) a Cervinia, ma essere residente a Perugia e vivere la mia vita lavorativa e affettiva a Perugia. Va da sé che, se lo autocertifico, io possa muovermi liberamente entro i confini municipali di Perugia, ma è molto discutibile che lo possa fare a Cervinia o a Valtournenche (di cui Cervinia è frazione), anzi lo esludo perché che lo spirito del decreto è quello di confinare gli spostamenti delle persone nei luoghi in cui esse risiedono per la maggior parte dell'anno...
Altrimenti si creano delle situazioni assurde, ad esempio conosco tantissime persone che abitano a Genova o a Savona (ancora per oggi in "zona gialla") ma sono domiciliate (legalmente) in comuni della Provincia di Alessandria ("zona rossa" dalla scorsa settimana), avendo magari ereditato la casa di famiglia dai nonni... Per tutte queste persone è sufficiente dichiarare la propria residenza a Genova o a Savona, ma poi non è che se sono domiciliati a Cavatore o a Mornese, sono autorizzati a far la spola tra i due comuni (domicilio legale/residenza)... nel momento in cui ti dichiari effettivamente residente in un dato luogo, il luogo di domiciliazione legale è di fatto una seconda casa...
Infatti, finiamo l'OT (ma neanche tanto perché interessa tutti), io eviterei più che altro perché per lei sarebbe discutibile lo spostamento al tuo comune di residenza in quanto non è sua residenza né domicilio.
Equivarrebbe a sostenere che potete fare qualsiasi spostamento perché tu hai domicilio da lei e lei da te....
A Marzo fermarono la mia compagna che vive con me e nostro figlio a casa mia, ma non ci risiedono, lei dichiarò che tornava al suo domicilio, presso di me. Non ci fu seguito a tale dichiarazione, peraltro vera, ma se anche fosse sarebbe bastato un sopralluogo in casa fatta per e vissuta da 3 persone.
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Stai invertendo residenza e domicilio. In Italia c'è questa cosa strana per cui il domicilio descrive un fatto "legale" (sostanzialmente è il luogo dove ti arriva la posta) ma non lo dichiari, mentre la residenza descrive un fatto "reale" (dove vivi) ma la dichiari ufficialmente.
Per cui uno che per esempio è residente ufficialmente a Roma può benissimo dichiarare di avere il domicilio nella seconda casa in Abruzzo e andarci in pieno lockdown e tecnicamente nessuno può dirgli nulla, anche se conviene sempre portarsi dietro dei documenti per provare la veridicità delle proprie affermazioni (es. utenze o acquisti fatti in loco).
Il domicilio in Italia di fatto non esiste, o meglio puoi dichiarare qualsiasi domicilio alla bisogna. Non esiste un "database dei domicilii" e sostanzialmente non lo dichiara mai nessuno che non sia un'azienda, anche perché nella maggior parte dei casi coincide con la residenza in ogni caso.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
scusami a credo tu stia facendo una gran confusione.
Il domicilio legale non c'entra nulla con il domicilio di una persona fisica.
Il domicilio legale è il sito in cui è ubicata la sede legale di un’attività, di un’azienda. Es. io sono avvocato e stabilisco come domicilio legale il mio studio.
Su patente e CI o passaporto non inserisci il domicilio legale ma la residenza.
Il domicilio ''normale'' è invece il luogo in cui una persona stabilisce «la sede principale dei suoi affari e interessi» Il domicilio può dunque coincidere con la residenza o meno. In quest’ultimo caso, occorrerà eleggere domicilio in un luogo diverso rispetto a quello di residenza. L’elezione di domicilio non è una pratica amministrativa (non va registrato da nessuna parte), ma una dichiarazione che di solito si fa per specifici affari o specifiche situazioni.
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