Nuovo Virus Cinese

[burian br]

Però non è nemmeno vero che la sua strategia fosse stata così diversa da quella di Norvegia e Finlandia. Tra l'altro attualmente l'andamento del PIL è più o meno uguale. In generale confrontare il PIL in questo modo è come dire che l'Italia ha avuto un calo peggiore rispetto alla Germania quindi il lockdown non serviva.
Fine OT, che poi arriva il moderatore.

Ma non è vero NEMMENO che la strategia svedese è stata identica.

[Franzoso]

Ma scusate, ieri con 223k circa abbiamo fatto 32mila contagi, oggi con quasi 15mila tamponi in più ne facciamo quasi 38mila? Ma che dati sono? Bah

[galinsog@]

La prima potrebbe andare bene nei piccoli comuni, ma non servirebbe a nulla nei grandi, dove ci vogliono misure restrittive differenti.
Quanto all'ultima... Secondo te?
Io ho sempre presente quello dei lanciafiamme e che bisognava dire subito che era zona rossa... Si vede che nessuno gli ha spiegato che ha facoltà di emettere ordinanze più restrittive di suo. Esattamente come hanno fatto in provincia di Bolzano.
Ma come si dice da queste parti è sempre facilissimo fare i fr..i col culo altrui...

A me queste ordinanze sembrano solo dei gran pasticci, che oltretutto costringono le forze dell'ordine ad interpretazioni arbitrarie... se i sindaci non sono in grado di decidere per i loro territori tanto vale tornare alle ordinanze regionali col limite dei 200 m... E lo dico con frustrata rassegnazione...

[Musoita]

Per capirlo analizziamo il caso Francia: il lockdown “leggero” dalla mezzanotte del 28 ottobre ha avuto effetti importanti sui principali indicatori (dati ufficiali del governo francese). Dopo 12 giorni l’indice Rt è sceso sotto quota 1.0: l’ultimo valore disponibile, calcolato alla data del 7 novembre, è 0.93 contro 1.37 del 28 ottobre. Il tasso di incidenza (nuovi casi per 100.000 abitanti nella settimana mobile) è passato da un picco di 499 del 2 novembre ai 428 dell’8 novembre (ultimo dato disponibile mentre scriviamo). In lento declino anche il rapporto positivi/tamponi: da 20,9% del 28 ottobre a 19,5% dell’8 novembre (ultimo dato disponibile).
Prosegue invece al rialzo, e qui veniamo alla vera questione perché ogni numero rappresenta una persona, il tasso di occupazione delle terapie intensive: dal 60% del 28 ottobre al 94,7% dell’11 novembre (con trend tutt’ora crescente). Per vedere questo indicatore ripiegare occorrono infatti almeno 2-3 settimane con Rt inferiore a 1.0: perché in questo intervallo di tempo la situazione dei ricoveri riflette il valore di Rt, per l’appunto, di 2-3 settimane prima.
In Italia, con una media giornaliera di 112 posti occupati in più nelle unità intensive, in tre settimane aggiungeremmo 2.352 posti intensivi agli oltre 3.000 già impegnati. Una condizione che comporterebbe il blocco di quasi tutte le attività non Covid-correlate. Il grande rischio che stiamo correndo, ballando sull’orlo del baratro, è la saturazione degli ospedali: gli indicatori in calo sono una buona notizia, ma il nodo centrale rimane questo.
Chiudiamo con i valori di Rt (metodo Kohlberg-Neyman) alla sera dell’11 novembre: Italia 1.36 ; Lombardia 1.28; Milano città 1.09. (M.T.I.)

[Simotgl]

Comunque mi puzzano i ricoveri, un po' bassi

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Non possono calare di così tanto in un solo giorno, o è una anomalia dovuta a mancati dati comunicati oppure è proprio segno che siamo al limite dei posti disponibili in tante zone e si ricomincia a cercare di tenere a casa chiunque non sia così indispensabile da ricoverare.

[galinsog@]

si hanno degli sbalzi regionali assolutamente inspiegabili con una curva coerente in ogni caso oggi pochi ingressi in intensive e ricoverati

Li recupereremo tra domani e sabato o forse non li vedremo perché saranno spalmati su ancora più giorni...

[burian br]

Per capirlo analizziamo il caso Francia: il lockdown “leggero” dalla mezzanotte del 28 ottobre ha avuto effetti importanti sui principali indicatori (dati ufficiali del governo francese). Dopo 12 giorni l’indice Rt è sceso sotto quota 1.0: l’ultimo valore disponibile, calcolato alla data del 7 novembre, è 0.93 contro 1.37 del 28 ottobre. Il tasso di incidenza (nuovi casi per 100.000 abitanti nella settimana mobile) è passato da un picco di 499 del 2 novembre ai 428 dell’8 novembre (ultimo dato disponibile mentre scriviamo). In lento declino anche il rapporto positivi/tamponi: da 20,9% del 28 ottobre a 19,5% dell’8 novembre (ultimo dato disponibile).
Prosegue invece al rialzo, e qui veniamo alla vera questione perché ogni numero rappresenta una persona, il tasso di occupazione delle terapie intensive: dal 60% del 28 ottobre al 94,7% dell’11 novembre (con trend tutt’ora crescente). Per vedere questo indicatore ripiegare occorrono infatti almeno 2-3 settimane con Rt inferiore a 1.0: perché in questo intervallo di tempo la situazione dei ricoveri riflette il valore di Rt, per l’appunto, di 2-3 settimane prima.
In Italia, con una media giornaliera di 112 posti occupati in più nelle unità intensive, in tre settimane aggiungeremmo 2.352 posti intensivi agli oltre 3.000 già impegnati. Una condizione che comporterebbe il blocco di quasi tutte le attività non Covid-correlate. Il grande rischio che stiamo correndo, ballando sull’orlo del baratro, è la saturazione degli ospedali: gli indicatori in calo sono una buona notizia, ma il nodo centrale rimane questo.
Chiudiamo con i valori di Rt (metodo Kohlberg-Neyman) alla sera dell’11 novembre: Italia 1.36 ; Lombardia 1.28; Milano città 1.09. (M.T.I.)

Tra l'altro Rt calcolato su politiche di tamponamento assurde.

[Simotgl]

Pensi che salirà ancora?

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Difficile da dire, scenderà solo quando cominceranno a non esserci più così tanti sintomatici o paucisintomatici e/o si riuscirà a tornare a tamponare anche i contatti.
Ma questo non avverrà prima di una settimana se non caleranno prima in media i nuovi contagi quotidiani, sennò il bacino da cui proverranno quelli che si tamponeranno continuerà ad ampliarsi.

L'unico modo perché non continui ad ampliarsi il bacino è che gli asintomatici e quelli in isolamento non tamponati abbiano frequentazione con terzi ridotte al minimo.

[Edonati]

Sarebbe una figata se il virus mutato nei visoni facesse peggiorare la situazione...una pandemia nella pandemia, top.

Ma si sa qualcosa di più preciso? Sono già stati evidenziati casi umani con questa variante del covid mutata? È solo più contagiosa o anche pericolosa?

Sono state contagiate circa 200 persone tra allevatori e loro famiglie, per il momento l'epidemia è circoscritta allo Jutland

[burian br]

Secondo le mie stime, nella seconda parte di questa settimana avremmo dovuto vedere 800 morti di media. Oggi sono 636, e probabilmente nei prossimi giorni potrebbero essere anche 700, ma comunque non 800.
La crescita dei morti è rallentata (a meno che non ci sia un sommerso di 100 morti al giorno in giro per l'Italia che spiegherebbe il trend apparentemente in calo).