"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Un cugino di mia madre, 45 anni, anestesista a Roma, è guarito dal Covid. Non ha avuto sintomi particolari e il contagio è presumibilmente avvenuto dalla figlia, una bambina che va alle elementari.
IMHO con le scuole aperte il virus passa in Italia, i genitori continuano a mandare i figli dai nonni dopo la scuola.
Tutti i miei conoscenti con figli i virus se li beccano regolarmente da quest’ultimi.
In famiglia ci siamo fatti una passata di mani bocca piedi partita da mio figlio e arrivata fino a mia zia (tutti sintomi pesanti).
La Azzolina per me puo dire quello che vuole, gli effetti delle scuole li vedrò in inverno.
Ultima modifica di Gianni78ba; 13/11/2020 alle 10:22
Ah ecco. Finalmente hanno cambiato la scala dei grafici. Comunque nella zona della Svizzera la situazione è coerente alle regioni limitrofe. Sopra il 960 abbiamo tutta la fascia francese, il Ticino e qualche altro cantone... in totale sarà circa un 35/40% del territorio, gli altri partono da 500. Ovviamente ci sono zone a 2000.
Dico questo perché in questi giorni visto che la stampa internazionale ora parla (monta piuttosto) di una “strategia fallimentare nella efficiente Svizzera” e addirittura di “una seconda Svezia” guardando l’incidenza attuale che ora ha superato Repubblica Ceca e Belgio.
A parte che molte cose le hanno descritte in modo molto approssimativo (i lockdown regionali esistono eccome), e se ancora qualcuno crede e banalizza che la seconda ondata è arrivata perché i ristoranti chiudono alle 23 invece che alle 20 o perché i postriboli restano aperti (altra bella tematica di fuoco tra le tante emerse) allora siamo al qualunquismo dei capri espiatori e della ricerca delle soluzioni semplici dove non esistono. Sui dati nazionali che espongono, come già detto se mischi pere con banane senza dire cosa ci sta dietro non sta in piedi. Il Belgio è in lockdown (tral’altro a differenza di Paesi Bassi usava più mascherine i mesi scorsi eppure i risultati non sono migliori ad esempio o sbaglio?...) ci mancherebbe pure che i dati delle nuove infezioni siano in aumento.
È tutta l’estate, quando si poteva fiatare un attimo finalmente, che si rompevano le scatole su una presunta seconda ondata tra chi diceva che sarebbe arrivata e altri che garantivano che non sarebbe mai arrivata perché “ora ne sappiamo di più “ e in ogni caso che “un secondo lockdown sarebbe una catastrofe e mai ci si dovrebbe arrivare”, poi però di fatti ci sono arrivati tutti lo stesso. Questo atteggiamento sarebbe da ritenere un successo?
Al proposito del mantra che “ora è più facile perché la scorsa primavera ABBIAMO IMPARATO”, il settore sanitario in conferenza stampa in Svizzera è stato chiarissimo: non è vero che stavolta sarà più facile, la scorsa primavera abbiamo imparato delle cose che possibilmente non andrebbero mai più ripetute.
Ultima modifica di AbeteBianco; 13/11/2020 alle 07:20
Tornando all' autodisciplina svedese ed alla caxxoneria italiana ((quella del "faccio come pare a me, perché io sono libero") non c'è da stupirsi del fatto che siamo uno dei paesi di punta sia nella prima che nella seconda ondata.
Ho diversi amici fra medici di famiglia e personale sanitario degli ospedali, oltre che aver scambiato pareri con il mio MdF ed il Pediatra di mia figlia.
Ebbene, in tutti, e dico TUTTI, c' è il sospetto che diversa gente vada in giro con anche sintomi lievi, ma sostanzialmente se ne sbatta di verificare se sia Covid o meno, e tantomeno di variare di un' "h" i loro "comportamenti ".
Questo atteggiamento, oltre che un giocare con la roulette russa, è un comportamento egoistico che ha un retrogusto di stampo criminale, e che ben spiega la situazione Italia, sia pre-covid, durante covid, ed ahimè!, temo pure post- Covid, se mai ci sarà un post covid.
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fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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