No, è diverso. In ingegneria, i principi base sono legati direttamente a leggi fisiche; non li puoi baipassare sperando che la velocità compensi la sicurezza persa.
Nel caso dei principi costituzionali è diverso. E non si tratta nemmeno di emergenza. In generale, la libertà dell'individuo termina ove inizia quella degli altri intorno a lui. E in generale si trova un compromesso. In tutti i campi, in genere.
Nel caso specifico, secondo me la libertà di creare assembramenti cozza con la libertà del singolo di non trovarsi in una situazione a rischio; sì, posso anche cambiare strada, ma allora viene meno la mia libertà di fare proprio quel percorso... insomma, è meglio "non", perché salvaguarda le libertà di tutti, ma se non ci si riesce... il principio resta: salvaguardare le libertà di tutti, nel punto di compromesso.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
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Sì, vabbé, ma ce le cerchiamo... sai quante volte sento le commesse del supermercato richiamare qualcuno, il quale se va bene risponde "mi è solo scesa un attimo", se va male si incazza e parte una lunga discussione con vaff reciproci? Un paio di volte su a Clusone, quindi settimana l'altra, sono persino intervenuta a sostenere la commessa che non sapeva più cosa dire, di fronte a sciurotte in età che pretendevano che "a nessuno dà fastidio"...
Quella del "ora la sistemo" è una scusa sin troppo ovvia e facile. La norma del resto non parla di eventi casuali di questo tipo - è al massimo il vigile che infierisce a sua discrezione - ma parla di sacrosanto obbligo di tenerla su correttamente su naso e bocca.
Altrimenti, leviamo anche questa come norma, e viviamo più liberi e felici. O no?
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