Ispezioni dei Nas sui visoni. In un allevamento imposto il vincolo sanitario
I Carabinieri, accompagnati dal servizio veterinario, hanno visitato tre allevamenti in centro Italia. In un'azienda, un esemplare apparentemente malato ha fatto scattare i test su 2.400 animali e imposto il divieto di ingresso e uscita dei capi
Visoni osservati speciali. Dopo i focolai di coronavirus scoppiati in molti allevamenti d’Europa, i Carabinieri Nas del Gruppo per la tutela della Salute di Roma hanno bussato alle porte degli allevamenti italiani. Tre le aziende ispezionate nell’area del centro Italia, nelle province di Forlì, Ravenna e L’Aquila. Per un allevamento è stato disposto il “vincolo sanitario”. Il tenente colonnello Walter Fava spiega di cosa si tratta: “Con i veterinari che ci hanno accompagnato, abbiamo trovato uno dei 2.400 esemplari che camminava in modo rallentato. Abbiamo disposto i test per tutti i visoni e abbiamo imposto il vincolo sanitario. Non è una sanzione. Vuol dire che nessun capo può entrare o uscire dall’allevamento”. Gli altri due allevamenti visitati ospitavano mille e 10mila capi.
“Per i risultati dei test su così tanti animali, serviranno 10 o 15 giorni” spiega Fava. “Ma nel complesso gli animali erano ben accuditi. Non c’erano anomalie nei dati sulla mortalità. Gli operatori rispettavano tutte le misure anti Covid”. Se le analisi sugli animali mostreranno la presenza del coronavirus, potrebbero essere disposti anche dei test genetici per verificare se sono presenti mutazioni nell’Rna. Proprio la presenza di quattro mutazioni, trasmesse dai visoni all’uomo, aveva fatto scattare l’allarme in Danimarca, con l’obbligo di abbattere tutti i 17 milioni di esemplari allevati nel paese. Nei giorni scorsi, dei visoni positivi al coronavirus erano stati trovati in un allevamento in provincia di Cremona.
Tra i Paesi che hanno avuto una diffusione più importante c'è anche il Nepal, con il 7% della popolazione che in questi mesi è risultata ufficialmente positiva; dato il contesto direi che la diffusione reale potrebbe essere benissimo essere 4/5 volte maggiore e quindi intorno al 30%...
PS: L'Iran non accenna minimamente a fermarsi, anzi con 11.000 casi giornalieri su 40.000 test è ai suoi massimi; anche 452 morti che con una struttura demografica molto diversa dalla nostra sembrano inquadrare una diffusione elevatissima (hanno solo 20 milioni di abitanti in più di noi, gli stessi della Germania). E quando cavolo la dovrebbero raggiungere questa immunità?
Se i dati riportati in questo articolo: Coronavirus: Iran cover-up of deaths revealed by data leak - BBC News e quest'altro: http://mjiri.iums.ac.ir/article-1-7013-en.pdf fossero veri, l'Iran fino all'estate avrebbe avuto una mortalità reale tra le 2 e le 3 volte più alta rispetto a quella ufficiale.
Se il rapporto fosse valido ancora oggi, i morti reali sarebbero tra i 100 e i 110mila.
Volendo ipotizzare per la popolazione iraniana una mortalità dello 0,5% verrebbe fuori un dato totale di 20-22 milioni di contagiati, equivalenti al 25% circa della popolazione.
Se così fosse bisognerebbe quantomeno iniziare a vedere un rallentamento entro dicembre.
Ovviamente sono calcoli a spannissime che significano poco o niente. In ogni caso è interessante la curva iraniana. E' sostanzialmente l'unico paese al mondo che sia stato colpito così duramente sia da una prima ondata in stile "europeo" (picco acuto elevatissimo con tanto di morti per strada e fosse comuni) che da una seconda più lenta ma costante in stile "latinoamericano" o "indiano".
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Penso però ad una mortalità ben superiore allo 0,5%, visto che la piramide demografica non è da Paese occidentale ma non è neanche da Africa subsahariana; inoltre il sistema sanitario ha avuto sicuramente dei sovraccarichi gravissimi e questo deve avere peggiorato in modo drastico il livello medio delle cure riservate ai malati.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
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