anche qui, mi spiace, ma è un tuo limite. Io che sono vaccinato non ho paura di te che non lo sei. ma tu che non lo sei puoi infettare un altro come te non vaccinato, mi sembra evidente.
tu che non lo sei perché non vuoi farlo, chiaramente, se te lo piji e stai male, magari togli il posto in TI a me che ho fatto un incidente o ho un tumore o mi ha steso uno in macchina. che facciamo? mi spiace ma no, non è per niente giusto.
si fa il vaccino, oltreché per tutelare sé stessi, chiaramente per tutelare gli altri, ANCHE sotto questo aspetto.
occhio che se la mettiamo sul diritto, coi vaccini, è parecchio insidiosa la questione
poi, tolte le provocazioni e le baggianate, torno a ripetere che comprendo la paura per il vaccino, se vi ricordate io stesso mesi fa alle prime notizie di sviluppi terminati come in Russia e Cina ho detto: col piffero che se un vaccino cinese arriva subito io lo faccio.
però, lì si storce il naso perché, possibile mai che le aziende che lo fanno coi criteri giusti ci mettano X tempo e Cina e Russia ci mettano X/2? chiaro che si storce il naso, necessariamente la fase di sperimentazione è molto più breve e meno regolamentata. Non è per dire ma è da parecchio tempo che diversi cinesi della comunità di Prato volano in Cina, si vaccinano e tornano qua. Chissà da quanto in Cina stanno somministrando i tantissimi vaccini che sperimentano solo riguardanti il covid. Non solo, ci sono diverse testimonianze di italiani quarantenati lì a cui somministrano farmaci che da noi non esistono.
bene, anche io non mi fiderei di un vaccino russo o cinese che esce prima (parecchio prima, diversi mesi) di tutti gli altri. Ma qui parliamo di altro....
una volta che arrivano quelli opportunamente testati... beh, allora se storci il naso lì lo fai anche per tutti gli altri vaccini che, ripeto, sei obbligato a fare.
manco io ho paura del covid, ho paura però cosa potenzialmente posso "fare" agli altri se lo prendo, figurarsi la paura che ho per i miei cari, anziani quasi tutti. da qui il vaccinarsi anche per tutelare gli altri....
Si vis pacem, para bellum.
anche questo, non è vero le certificazioni che servono o sono già arrivate o arriveranno a breve. siamo praticamente alla fase di distribuzione.
sulla questione dei vizi lascio perdere, mi sembra evidente che sia pura dietrologia.
si parla di una emergenza mondiale e mi tiri in mezzo alcol e sigarette, ok allora, vietiamo il vino e vediamo dove finisce economicamente la tua terra, proprio quella da dove scrivi, ok?
Si vis pacem, para bellum.
Domani mattina appena finito il turno mi aspetta questo.Bene.
Alcuni comunque sono ancora contrari,vediamo Domenica le cifre.
Tre giorni per testare 350 mila persone. - Salute - TGR Bolzano
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Beh ma mi sembra una cosa buona no? C'è stato un rischio di contagio, ti testi subito e hai subito il risultato. Se sei negativo continui la tua vita normale. Se sei positivo permetti di isolare o testare i tuoi contatti.
Temo che questa sarà (dovrebbe essere) la prassi.
7/8 milioni di morti l'anno per fumo non è emergenza,..non mi pare una cosa da poco,cosa fanno i governi per impegnarsi a combattere una delle prime cause di morti al mondo?
scusami la malaria che ha fatto quasi 900 mila morti quest'anno non è un problema mondiale?eppure ci fosse una notizia a riguardo,molti pensano che sia debellata eppure..
1,5 milioni di morti di hiv... e 42 milioni di infetti
L’Italia è il terzo Paese al mondo per mortalità da Covid, documenta uno studio della John Hopkins University di Baltimora. Per Graziano Onder, geriatra del Gemelli e responsabile proprio del rapporto sulla mortalità da coronavirus dell’Iss, molto dipende dal fatto che da noi si vive a lungo ma non in buona salute. «Nel nostro Paese però il 90% dei morti sono per e non con Covid. Persone anziane e con più patologie uccise comunque dal virus. Occorre essere consapevoli della tragedia attuale per responsabilizzarci e osservare le regole».
Perché da noi si muore così tanto di Covid?
«Prima di tutto non è facile comparare questi dati, perché mentre da noi tutti coloro che muoiono e risultano positivi al tampone vengono classificati come decessi per Covid, non è così in altri Paesi. A influire sulla mortalità ci sono poi anche le caratteristiche della nostra popolazione, che per un quarto è composta da ultra sessantacinquenni ed è la più anziana d’Europa».
Qualcuno punta l’indice anche contro il nostro sistema sanitario pubblico.
«Questo, me lo faccia dire, è una sciocchezza. Il nostro servizio sanitario nazionale non è inferiore a quello di altri Paesi, anzi. Noi abbiamo un sistema universalistico che copre tutta la popolazione. Siamo rimasti solo noi e gli inglesi ad offrire tutto a tutti».
Perché in Germania, dove la popolazione è vecchia quanto la nostra, si muore così tanto meno?
«È difficile spiegarlo. Lo stato di salute della loro popolazione e il loro modello sanitario non sono tali da giustificare questa differenza. Devo presupporre che anche loro abbiano un diverso metodo di conteggiare le morti da Covid».
Non sarà che i nostri anziani sono un po’ meno in salute?
«L’età media delle vittime del Covid è superiore a 80 anni ed è vero che in Italia si vive più a lungo ma con meno anni trascorsi in buona salute. Per questo dico che dobbiamo fare tesoro di questa tragica esperienza ricalibrando il nostro sistema di assistenza agli anziani e alle persone fragili».Come?
«Coinvolgendo maggiormente la medicina del territorio perché il modello di assistenza centrato solo sull’ospedale non regge in tempi di emergenza ma nemmeno nei periodi normali. Occorre strutturare un programma di gestione territoriale delle cronicità. Ma se vogliamo invecchiare bene dobbiamo puntare molto sulla prevenzione. Per questo tra i primi progetti da finanziare con il recovery fund c’è il potenziamento dei servizi di prevenzione delle asl».
A proposito di assistenza domiciliare, quella ai positivi in isolamento a casa latita.
« So che il commissario Arcuri si sta facendo in quattro per acquistare e distribuire i saturimetri che sono indispensabili per controllare la condizione respiratoria. Ci sono poi tante soluzioni tecnologiche che vanno rese però fruibili. Le televisite sono l’uovo di Colombo, ma occorre anche rimborsare chi le fa. E poi il servizio deve essere fruibile da un normale smartphone o tablet senza passare per il Cup e l’installazione di programmi».
È poi così da scartare l’idea di creare delle fasce orarie protette per gli anziani che devono andare a far compere?
«L’età media dei contagiati è di 43 anni. Il contagio degli anziani avviene prevalentemente da parte dei più giovani in ambito familiare. È li che bisogna alzare la barriera protettiva, limitando i contatti e sempre con la mascherina».
Quando si prevede il picco dei decessi?
«Quello dei contagi lo stiamo raggiungendo adesso. Nelle prossime due settimane dovremmo finalmente iniziare a veder calare le vittime».
@burian br @GiagiKarlo primo caso nell'arcipelago delle Samoa! È il 218esimo territorio, tra Stati indipendenti e territori semi-indipendenti, a far registrare ufficialmente almeno un caso di Covid dall'inizio della pandemia.
Restano Covid-free, almeno apparentemente, in Oceania: Tonga, Palau, Tuvalu, Kiribati, Nauru, Micronesia e forse qualche altra nazione che ho scordato.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
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