I casi testati dovrebbero indicare appunto le singole persone testate quotidianamente, indipendentemente che lo fossero già state in passato.
Potrebbero quindi epurare il dato totale dai casi che erano già stati testati una volta in precedenza, ma inserirli nel dato giornaliero.
𝐏𝐑𝐎𝐆𝐄𝐓𝐓𝐎 𝐏𝐈𝐋𝐎𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐒𝐂𝐑𝐄𝐄𝐍𝐈𝐍𝐆 𝐍𝐄𝐋𝐋𝐄 𝐒𝐂𝐔𝐎𝐋𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐏𝐑𝐎𝐕𝐈𝐍𝐂𝐈𝐀 𝐃𝐈 𝐒𝐎𝐍𝐃𝐑𝐈𝐎: 𝐏𝐄𝐑 𝐎𝐑𝐀 𝐒𝐔 𝟕𝟔𝟑 𝐓𝐄𝐒𝐓 𝐒𝐎𝐍𝐎 𝟔 𝐈 𝐏𝐎𝐒𝐈𝐓𝐈𝐕𝐈
Sono stati effettuati 763 test rapidi gratuiti su base volontaria a #insegnanti e #alunni che, con il passaggio della Lombardia in zona arancione, potranno tornare domani alla didattica in presenza.
Per il rientro in classe in #sicurezza, la Provincia di Sondrio è stata capofila di questa significativa campagna di tracciamento e dal punto di vista operativo la prova si è dimostrata efficace! Ora si può pensare ad una applicazione del progetto su scala regionale.
I DATI aggiornati alle ore 15.00 di oggi:
Livigno: convocati 210, presentati 11 insegnanti e 109 studenti, pari al 57,14 %, tutti negativi.
Bormio: convocati 315, presentati 21 insegnanti e 202 studenti, pari al 70,79%, 3 studenti positivi.
Morbegno: convocati 359, presentati 25 insegnanti e 181 studenti, pari al 57,38 %, tutti negativi.
Chiavenna: convocati 394, presentati 28 insegnanti e 186 studenti, pari al 54,56%, 3 studenti positivi.
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Toscana 893 su 10383 tamponi
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Marche +252 e tamponi 1913
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Nuovo Dpcm Natale, Boccia: "Coprifuoco a Capodanno"
30 novembre, 2020
Coprifuoco anche a Capodanno e per le festività al tempo del coronavirus nel nuovo Dpcm di Natale. E' quanto ha lasciato intendere il ministro Francesco Boccia, intervistato da Rainews 24: "Se decidiamo che c'è un limite orario per gli spostamenti, che si torna a casa indipendentemente da quello c'è da fare: c'è da festeggiare il Capodanno? Si festeggia a casa", ha spiegato. Alla domanda se è vero che il ministro avrebbe detto 'devono passare sul mio cadavere' se salta il coprifuoco alle 22, Boccia replica: "Si dicono tante cose nelle riunioni e comunque sì la penso così, come Speranza e tutto il governo. Prudenza e attenzione è la nostra linea, una linea che mette la salute davanti a tutto".
Sui ricongiungimenti tra figli e genitori "c'è un confronto che andrà avanti, ma qui si tratta di dare priorità assoluta alla difesa delle reti sanitarie. Nessuno penso voglia la terza ondata", continua il ministro in merito a eventuali deroghe per gli spostamento per consentire i ricongiungimenti familiari a Natale per chi abita in regioni diverse. "Per evitare la terza ondata dobbiamo continuare nel mese di dicembre con il rigore e il distanziamento sociale che devono prevalere su qualsiasi esigenza. Molti di noi hanno parenti in un'altra regione, ma ognuno di noi vuole che i propri cari stiamo bene e che gli operatori sanitari possano lavorare nel miglior modo possibile", spiega ancora Boccia, aggiungendo: "A dicembre con queste misure si può consentire di rimettere in sicurezza l'intero sistema incrociando la campagna vaccinale in primavera, ma per farlo non possiamo consentire rallentamenti. Io sono per regole chiare e non interpretabili".
"Il Dpcm segue un iter ormai conosciuto, in queste ore va avanti il confronto, domani mattina ci sarà una riunione Stato-regioni con Speranza e poi si va in Parlamento, ci sarà un confronto parlamentare e poi il presidente Conte tirerà le somme", ha sottolineato quindi Boccia.
"Se le regole dicono che non ci si può spostare, io a Natale resterò a Roma. Poi - ha detto ancora - il momento dell'abbraccio con i miei genitori e parenti in Puglia arriverà e se arriverà in un giorno diverso da quello solito, credo che lo capiranno tutti".
Sulle folle nelle vie dello shopping nelle Regioni appena diventate zona arancione, per il ministro "è inevitabile che quando si riaprono attività commerciali ci sia la voglia di tornare in giro, è naturale la reazione ma quello che non può essere naturale è non rispettare le regole".
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Coronavirus Marche: situazione ore 9 del 30/11/2020 - tamponi
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1913 tamponi: 955 nel percorso nuove diagnosi e 958 nel percorso guariti.
I positivi sono 252 nel percorso nuove diagnosi (17 in provincia di Macerata, 80 in provincia di Ancona, 131 in provincia di Pesaro-Urbino, 8 in provincia di Fermo, 7 in provincia di Ascoli Piceno e 9 da fuori regione).
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (36 casi rilevati), contatti in setting domestico (56 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (65 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (6 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (13 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati). Per altri 61 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Scarica il pdf
Regione Marche > News ed Eventi
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La Puglia è pronta a cambiare colore. In base al sistema di monitoraggio della Cabina di regia, domenica prossima la nostra regione non sarà più zona arancione ma gialla. Da due monitoraggi infatti la situazione epidemiologica in Puglia è in miglioramento. A fine settimana verrà con ogni probabilità retrocessa dall’arancione al giallo assieme a Emilia, Friuli, Marche e Umbria che raggiungeranno Lazio, Liguria, Molise, Trento, Sardegna, Sicilia e Veneto. Passeranno invece dalla zona rossa alla arancione Campania, Bolzano, Toscana, Val d’Aosta, che si aggiungeranno così a Basilicata, Calabria, Lombardia, Piemonte, pronte a passare a loro volta in zona gialla dal 13 dicembre. L’unica zona rossa in Italia sarà l’Abruzzo.
L’attenzione però resta massima, il nuovo dpcm al vaglio del Governo, che entrerà in vigore il prossimo 3 dicembre, vieterà gli spostamenti tra le Regioni e cercherà di ridurre al massimo anche la circolazione interregionale.
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Miozzo: triste non riaprire, ma cautela
30 novembre, 2020 da Ultimora - Notize dal Televideo/RAI
11.45
Riaprire teatri,cinema,bar o ristoranti oggi chiusi per le misure anti-Covid?
Difficile,spiega a RaiNews24 il coordinatore Cts Miozzo.Una "scelta dolorosa, noi diamo indicazioni tecniche, poi la politica decide".
"Con 5-600 morti al giorno -aggiungedobbiamo fare un'attenta valutazione", l'infezione sembra aver raggiunto il picco e calare, ma "è comunque un plateau con 20mila casi e fino a 700 morti al giorno". Gli studenti, "meglio in aula",anche per il loro equilibrio. Numero chiuso nelle vie dello shopping.
Fonte: RAI Televideo
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