al C-S non ce n'era, è verissimo, ma stare qui a recriminare ADESSO quello che è stato a marzo, in pieno panico generale per noi e per chi prende decisioni, mi sembra francamente assurdo.
vai, permettilo adesso il cenone a Bari e vediamo cosa succede. parliamo di ADESSO, non di marzo.
non è questione di essere suscettibile, è questione che son stufo di polemiche inutili e sterili concentrate su una cacchio di cena o pranzo che sia che può benissimo saltare per un anno. son stufo di pagare le conseguenze sulla mia pelle degli errori altrui, se vi riunite tutti a cena per natale, a gennaio siamo al punto di partenza, ancora. e basta, evitiamo l'evitabile.
ma soprattutto, sì alla cena di natale, alla messa di natale e all'assalto ai negozi e no al turismo montano.
basta con ste cose ambigue, o si prende una direzione o se ne prende un'altra, non sempre le vie di mezzo che creano solo confusione. ha ragione da vendere Simo col post di prima
Si vis pacem, para bellum.
Appena mandato dal titolare su segnalazione della federfarma. Consiglio la lettura.
Covid-19 vaccine trials cannot tell us if they will save lives | BMJ
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Assurdo.
Ma perché solo qua succede così?
Riporto un messaggio di una mia amica che sta a Zurigo e che reputo interessante ed equilibrato.
Mi ritengo una persona abbastanza forte ed equilibrata, resiliente, come è di moda dire oggi. Ho ricominciato tante volte nella mia vita, da zero e da sola, in posti nuovi e “stranieri” e ogni volta sono riuscita a costruirmi la vita che volevo. Non temo la solitudine “fisica” e quella “psicologica” l’ho provata poche volte.
Pero’ sento ora, in questa situazione, che sto raggiungendo il mio limite. E non è per il mio “hic et nunc” a Zurigo, dove riesco ad avere una vita “normale”, dove non sono bombardata di notizie drammatiche vere e presunte dalla mattina alla sera, dove non sono costretta a sentire il Conte o Speranza di turno decidere chi posso incontrare, in che raggio mi posso muovere e quando. E anche nei momenti di maggiori restrizioni (mai paragonabili all’Italia) il messaggio e l'intervento governativo e’ sempre stato univoco, non ha mai messo in discussione la libertà (o responsabilità)del singolo, è stato chiaro per contenuti e definito per orizzonti temporali: una strategia e non improvvisazione.
Ma a 250km da qui, da febbraio (con la pausa estiva perché “che bravi che siamo stati”) regna il caos. Incertezza, contraddizioni, irrazionalità, mancanza di un piano d’azione, di capacità di implementazione, di buon senso, informazione distorta e a senso unico o meglio drammatizzazione perpetua e quotidiana, tutto nella piu’ totale rassegnazione (e terrore) delle persone.
Leggo oggi che BoJo pensa a un “time limited waiving of restrictions over Xmas” (sollevare temporaneamente le restrizioni per il periodo natalizio) mentre ovviamente in Italia si va nella direzione opposta, perché “la terza ondata”.
Quanto li dobbiamo reggere ancora?
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BoJo semplicemente segue quanto ha detto nella conferenza stampa di inizio novembre: facciamo il lockdown adesso per salvare il Natale.
così sta facendo. semplicemente. senza distinzioni inutili o cos'altro, tutti in casa per un mese e mezzo buono, il minimo indispensabile aperto e a Natale si torna alla normalità. Non sto seguendo e non vedo se sta funzionando, però almeno ha tracciato una linea definita.
Si vis pacem, para bellum.
Appunto, serietà e una direzione ben precisa. Ti risulta che ci sia?
a me sembra molto poco razionale quanto sta succedendo, anche considerando che molte persone non rispetteranno una norma che di fatto lascia soli per Natale nonni, genitori, fratelli e via discorrendo. Ed è giusto così, mia modesta opinione. Qui non si tratta di festoni, veglioni ecc ecc, si parla che neppure due fidanzati non conviventi possono vedersi e stare insieme. Se permetti non è normale. Poi se per te lo è, evidentemente abbiamo visioni diverse, che ti devo dire.
Dicembre 1996: la perfezione
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No, non sta succedendo, sto dicendo la stessa cosa
Ma sposti l'attenzione. non ha senso per fidanzati non conviventi non potersi vedere, ha senso che non si possa fare il cenone della vigilia o il pranzo di natale. in questa situazione numerica (che non so quanto scenderà per Natale) non si può fare. se al 23 di dicembre avremo poche migliaia di contagi, ci si può pensare.
io, come sempre, sostengo che per arrivare ad una situazione accettabile avremmo dovuto fare un lockdown severo ben prima, corto il giusto (2/3 settimane), per azzerare e ripartire con l'indagine, migliorandola e obbligando l'utilizzo dell'app Immuni.
ad esempio, questo è il mio pensiero, aggiungo che arrivati ad oggi come siamo arrivati, non possiamo far altro che rincorrere più di chi ha preso decisioni più sensate.
Si vis pacem, para bellum.
riunire genitori e figli sotto lo stesso tetto per te è un cenone?
E impedire di vedersi durante le feste ai fidanzati è sensato?
Chiedo eh.
Per me buon senso sarebbe dire: feste no, amici no, famiglie insieme si, fidanzati insieme si. Se poi c'erano zone a forte contagio si poteva, localmente, imporre il divieto anche di questi ricongiungimenti da affetti stretti.
Poi non decido io, quindi resto in attesa di capire. Fermo restando che l'immagine che stiamo dando dall'estero è terribile, e il messaggio della ragazza di Zurigo sopra lo conferma. Fare bene le cose, la giusta informazione e attenzione non è spargere terrore h24 da mesi. C'è differenza tra attenzione, responsabilità e allarmismo e credo che l'abbiamo ampiamente superato.
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Il discorso sul fumo è stato tirato fuori da qualche ricercatore o medico tempo fa,sembra che i fumatori siano meno suscettibili all'infezione,salvo beccarla in forma più grave se la stessa riesce ad insediarsi.Forse il fatto di avere trachea bronchi e polmoni incatramati funziona da barriera?Dal canto mio da marzo al minimo accenno di fastidio alla gola mi sparo della propoli in soluzione alcolica a 90 gradi,oltre al consumo regolare di grappa barricata
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
Una cosa che andrebbe specificata più spesso è che avere scritto covid19 nel certificato di morte non comporta l'inserimento automatico nelle statistiche ufficiali, che hanno criteri molto più restrittivi.
Quasi tutti gli aneddoti sui decessi attribuiti erroneamente al covid riguardano certificati di morte ma non rientrano nelle statistiche ufficiali.
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