Non ho parlato di vietare gli sci
Però è anche vero che in estate lo stesso moralismo non solo c'era (ma non così pesante), ma semplicemente non ha avuto modo di diffondersi perchè non esistevano (nè oggi esistono) precedenti che ci dicano che andare al mare sia un'attività pericolosa per la diffusione del virus, mentre esistono prove (gli stessi enti nazionali lo affermano) che a diffondere la prima ondata in Austria e Germania sia stato il turismo invernale.
Dati ISTAT mappe e grafici sono interattivi.Interessanti i dati per regione
Quante persone sono morte nei comuni italiani - Il Post
in fondo potete selezionare la mappa zoomando e scremando le zone che più vi interessano, coi dati comunali/provinciali.
Notevole vedere come - il grafico riguarda il periodo fino a Settembre - in Lombardia sia soprattutto la direttrice e ad Est del fiume Adda a prevalere.
un pò come i temporali.
"i'm becoming harder to live with..."
Variazione percentuale nuovi casi negli ultimi 7gg
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Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Perché d'inverno, in una vacanza turistica, dalle attività di contorno "non sfuggi", a meno che non te ne stai dalle 16.30 alle 7 di mattina sempre in camera per evitare di stare al chiuso insieme ad altri. In una vacanza estiva invece stai fuori fino alle 19/20, poi mangi, magari pure all'aperto, e poi passeggi o altro comunque potendo rimanere all'aria aperta anche fino a dopo mezzanotte. Cioè "puoi" distanziarti e non assembrarti vivendo comunque la vacanza, d'inverno no. E te lo dico da amante della vacanza in montagna.
Dato che per adesso nessuno ha seriamente pensato di riorganizzare e stravolgere l'offerta di routine "vacanza sugli sci" l'unica risposta sbrigativa per diminuire l'afflusso di turisti è stato vietare lo sci. La cavolata è stata vietare comunque lo spostamento tra regioni per non far andare anche quei pochi turisti, 1/4? 1/5?, che sarebbero comunque andati su a farsi sci di fondo e ciaspolate, e che essendo pochi non avrebbero creato gli assembramenti usuali negli hotel e nei locali. Sarebbe stato un modo per far comunque un po di cassa e dare la possibilità di svagarsi anche solo per pochi giorni a famiglie intere che magari non son andate in vacanza nemmeno st'estate.
Ultima modifica di Simotgl; 08/12/2020 alle 08:39
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Tranquillo che non era riferito a te. Come vado a dire da mesi, c'è tutto un clima di isteria generale che funziona "a mode". In queste settimane va di moda dare contro gli impianti sciistici quando in realtà non sono nulla di nuovo: gli annessi non sono niente di più che paragonabili alle misure in vigore in negozi e ristoranti, la salita in se è un vero e proprio mezzo pubblico in molti casi nemmeno al chiuso. L'attività è sport, quindi promozione della salute (utile di questi tempi) e si svolge all'aperto.
C'è gente che parla a vanvera senza sapere nemmeno come funzionano le cose e invocano chiusure generalizzate totalmente arroganti e deleterie. In questo caso è lo sci, ma prima erano i ristoranti e quant'altro. Ebbene io sono giunto alla conclusione che finché una situazione regge con i piani di protezione non si deve chiudere. Paragoni con la situazioni di marzo sono difficoltosi perché lì non c'era nessun tipo di prevenzione, e per forza si è dovuto chiudere non sapendo cosa circolasse.
Stazione Davis Vantage Pro 2 -> Osservazioni meteo-climatiche: https://linktr.ee/meteopreonzo
Vietare lo sci significa anche vietare la sciovia del paesino in fondo alla valle Vigezzo che la si mette sullo stesso piano dei centri turistici internazionali, una cosa totalmente sproporzionata, semplicistica e irresponsabile, e non esiste solo lo sci da vacanza. Purtroppo di questi tempi sembra che la pratica dello sci non sia moralmente accettabile, ma se iniziamo a ragionare così allora chiudiamo tutto, ma proprio tutto.
Piuttosto si dica che esistono realtà diverse che meritano soluzioni ad hoc, ma non generale come "lo sci deve chiudere" (in realtà questa espressione non ha alcun senso logico, cos'è lo sci? chi parla sa cosa c'è in ballo e come funziona?).
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Ma il mio era volutamente un discorso in generale, concordo anche io che un conto sono le valli iperfrequentate e modaiole invernali, un conto sono i piccoli centri. Ma cosa fai allora come soluzione? chiudi quelle valli perché sono iperfrequentate e tieni aperte la piccole località "di solito" poco frequentate.
Secondo me avresti avuto un effetto contrario, tutti a cercare di andare laddove era aperto e ci sarebbe stato più casino che altro, dato che a livello ricettivo molti piccole località non sono attrezzate a sostenere grandi flussi contemporanei.
L'ho sempre detto io che si poteva tenere aperto, a patto che riducevi la capacità ricettiva a 1/3, 1/4. Ma poi avresti dovuto controllare e far rispettare, e in Italia è l'ultima cosa che si fa, e oltretutto avresti avuto tantissimi che si sarebbero riversati ammassati in seconde case o appartamenti affittati in nero per eludere il soggiorno contingentato negli alberghi.
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