Originariamente Scritto da
jack9
non ho dubbi in merito, lo sento dal lucernario
e oramai alla terza ho buon orecchio, come dire
riflettevo, tra me e me:
l'Italia va a rotoli ma si fanno pochi tamponi perché il personale è a casa per la BEFANA.
FERIE per la BEFANA>>>>>salute degli italiani.
poi qualcuno qui dentro se la prende anche se si deride questi comportamenti.
guardate gli UK e tacete, IMPARATE, cosa significa essere in emergenza e LAVORARE. poi, quando fate un colloquio all'estero e il datore di lavoro vi dice:"sì, molto interessante, ma sei italiano e non hai voglia di lavorare, si è visto anche in piena pandemia", non lamentatevi, perché è questa l'immagine che passa con ste boiate.
Non si dice che non si debbano fermare e riposare, anzi DEVONO FARLO, ci mancherebbe, ma come nel privato se vuoi far le ferie "le puoi fare da qui a qui, o da qui a qua, altrimenti ti arrangi", si può fare anche nel pubblico questo discorso. se permetti ai 2/3 del personale di fermarsi contemporaneamente a Natale in piena emergenza significa che lavorare è l'ultima delle tue priorità, e che siamo esattamente il popolo di nullafacenti che descrivono fuori dai confini.
altra provocazione: è come se in trincea durante la prima guerra mondiale a ferragosto i soldati avessero detto, i 2/3 di loro: "oh, è ferragosto, tutti alle Maldive, ci rivediamo al ritorno se siete ancora vivi".
ripeto, è una provocazione, però...
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