Qua nel nostro comune penso che ieri sia deceduta una delle persone più giovani a causa del Covid... Un ragazzo di vent'anni, purtroppo stava lottando contro un'altra grave patologia ed è deceduto all'ospedale di Bentivoglio:
Gianluca Negrini vittima del Covid a 20 anni
Io rimango sempre senza parole quando leggo queste notizie
In Qatar la mortalità è davvero molto bassa @Perlecano ne parlava spesso
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
Cmq ad oggi 2600 ricoverati in ti...
Ed una nazione nuovamente bloccata da 1 mese, con la prospettiva di altre settimane / mesi così
2600 su 60 milioni..
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Cosa dicono oggi i numeri
In data 9 gennaio l’incremento nazionale dei casi è +0,89% (ieri +0,78%) con 2.257.866 contagiati totali, 1.606.630 dimissioni/guarigioni (+17.040) e 78.394 deceduti (+483); 572.842 infezioni in corso (+2.453). Elaborati 172.119 tamponi totali (ieri 140.267) con 66.417 casi testati (ieri 56.858); 19.978 positivi (target 4.311); rapporto positivi/tamponi totali 11,60% (ieri 12,49% - target 2%); rapporto positivi/casi testati 30,07 (ieri 30,83%, target 3%). Ricoverati con sintomi -53 (23.260); terapie intensive +6 (2.593) con 183 nuovi ingressi del giorno. Nuovi casi soprattutto in: Veneto 3.100; Lombardia 2.506; Sicilia 1.839; Emilia Romagna 1.790; Lazio 1.543; Puglia 1.499. In Lombardia curva +0,50% (ieri +0,39%) con 24.847 tamponi totali (ieri 18.415 ) e 8.061 casi testati (ieri 6.411); 2.506 positivi (target 1.000); rapporto positivi/tamponi totali 10,08% (ieri 10,65% - target 2%); rapporto positivi/casi testati 31,08% (ieri 30,61% - target 3%); 497.491 contagiati totali; ricoverati +141 (3.577); terapie intensive -10 (456) con 15 nuovi ingressi del giorno; 25.728 decessi (+63). Si è chiusa con i dati di ieri la prima settimana epidemiologica completa del nuovo anno (periodo 2 - 8 gennaio 2021) che da inizio epidemia rileviamo dal sabato al venerdì successivo. I nuovi casi a livello nazionale sono stati 108.138, con un incremento di 7.131 unità (+ 7,05%) sui 101.007 della settimana precedente (26 dicembre 2020 - 1° gennaio 2021). Il dato suscita particolare preoccupazione per tre motivi concomitanti: 1) L’incremento dei casi si è manifestato nonostante un’ulteriore flessione dei tamponi eseguiti: 823.385, -3,29% dagli 851.437 della settimana precedente. 2) Il numero dei test totali si è ridotto del 45,36% rispetto ai massimi del periodo 14 - 20 novembre 2020. I casi testati, dai massimi del periodo 7-13 novembre, del 60,15%. A questi livelli è ormai impossibile una qualsiasi valutazione della reale diffusione del contagio sul territorio. 3) I dati dei ricoverati in area medica e in terapia intensiva dell’ultima settimana epidemiologica, rispettivamente +493 e +34, sono riferibili al periodo antecedente al Natale, e testimoniano che la ripresa del contagio risale alla parte centrale dello scorso dicembre: quando il basso numero dei tamponi ha iniziato a causare una chiara sottostima dei positivi. Il recente incremento dei nuovi casi si rifletterà quindi, con un ulteriore aumento della pressione sugli ospedali, nelle prossime 2 - 3 settimane. Alla luce di questi elementi appaiono ormai indifferibili i nuovi criteri, più stringenti, che saranno a breve introdotti per assegnare le singole Regioni alle fasce di rischio indentificate dai diversi colori: verranno così superati i parametri legati al numero dei test tampone, facilmente eludibili su base locale proprio riducendo in modo sensibile (come è accaduto da inizio novembre) l’attività di testing e tracciamento. Nella Regione finora più colpita, la Lombardia, la settimana epidemiologica 2 - 8 gennaio si è chiusa con un incremento dei nuovi casi del 7,86%, valore appena superiore al dato nazionale: i positivi individuati nel periodo sono stati 13.026 contro 12.076 della settimana epidemiologica precedente. Alla sera dell’8 gennaio i valori di Rt istantaneo, calcolati con il metodo Kohlberg-Neyman modificato, erano 1.16 a livello nazionale e 1.05 in Lombardia. Dati che tuttavia scontano la sottostima dei positivi causata dai pochi test eseguiti: valutando la stessa nell’ordine del 30-40%, come abbiamo calcolato nei giorni scorsi sulla base di indicatori “insensibili” al numero dei tamponi, otteniamo valori di Rt nel range 1.20-1.30 a livello nazionale e 1.25-1.35 per la Lombardia . Nel corso della prossima settimana, con l’auspicabile ritorno a un numero di test più adeguato, sarà possibile ottenere un valore istantaneo più stabile. Un’ultima considerazione, sempre basata sui numeri, a proposito delle vaccinazioni anti Covid-19: alla sera dell’8 gennaio l’Italia (fonte Our World in Data, che aggrega i dati dei singoli ministeri della Salute nazionali) era al primo posto in Europa per numero di dosi inoculate. Consultando il sito del nostro ministero della Salute si apprende che alle ore 00.37 del 9 gennaio erano state somministrate 504.587 dosi. Nei primi 8 giorni dell’anno la media giornaliera dei vaccinati è stata di 63.073, in linea con l’obiettivo di 65-67.000 indicato dal Commissario Arcuri per questa prima fase. Appare tuttavia indispensabile un fortissimo incremento della nostra capacità di somministrazione: perché al ritmo attuale l’immunità di gregge (42 milioni di vaccinati) verrebbe raggiunta, considerando la necessità di procedere con la seconda somministrazione di richiamo, solo dopo 1.330 giorni: ovvero a fine agosto 2023. Per centrare l’obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione italiana entro fine settembre 2020 (mancano 266 giorni, oggi incluso) serviranno 315.789 vaccinazioni al giorno, festivi inclusi, la metà delle quali destinate alle dosi di richiamo. (M.T.I.)
Ad oggi i casi ogni 100.000 abitanti su 7 giorni sono così (dati aggiornati al 9 gennaio 2021). E tenendo conto se veramente si deciderà di applicare le zone rosse con 250 casi/100.000 abitanti, come sembra trapelare dagli organi di stampa.
Veneto 448
Friuli-Venezia Giulia 369
Emilia-Romagna 281
Bolzano 265
Marche 231
Sicilia 216
Trento 212
Lazio 199
Puglia 192
Umbria 160
Piemonte 157
Valle d'Aosta 150
Liguria 149
Lombardia 140
Basilicata 133
Abruzzo 129
Campania 116
Sardegna 111
Calabria 107
Molise 106
Toscana 82
The US Food and Drug Administration has alerted health care providers and labs that genetic variants of the novel coronavirus — including an emerging variant first detected in the United Kingdom called B.1.1.7 — could lead to false negative Covid-19 test results.
The FDA noted in a news release on Friday afternoon that false negative results can occur with any molecular test for the detection of the virus if a mutation has occurred in the part of the virus's genome that the test examines. According to the FDA, the risk that these mutations will impact overall testing accuracy is low. If Covid-19 is suspected after a negative test, the agency recommends repeat testing with a different test.
The agency notes three Covid-19 tests authorized in the United States may be impacted by genetic variants — MesaBiotech Accula, TaqPath Covid-19 Combo Kit and Linea Covid-19 Assay Kit — "but the impact does not appear to be significant.”
Since the TaqPath and Linea Covid-19 tests detect multiple genetic targets, the overall test sensitivity should not be impacted, the FDA noted. However, if certain patterns emerge in individual results from those tests, labs might consider further genetic sequencing of specimens. That “may help with early identification of new variants in patients to reduce further spread of infection,” the FDA said in its letter to labs and health care providers, noting that the B.1.1.7 variant has been associated with an increased risk of transmission
"The FDA will continue to monitor SARS-CoV-2 genetic viral variants to ensure authorized tests continue to provide accurate results for patients," FDA Commissioner Dr. Stephen Hahn said in the release. SARS-CoV-2 is the name of the novel coronavirus that causes Covid-19.
"While these efforts continue, we are working with authorized test developers and reviewing incoming data to ensure that health care providers and clinical staff can quickly and accurately diagnose patients infected with SARS-CoV-2, including those with emerging genetic variants," Hahn said.
"At this time, we believe the data suggests that the currently authorized COVID-19 vaccines may still be effective against this strain. The FDA will continue to keep health care providers and the public informed of any new information as it becomes available."
Ultimamente proliferano i video di medici ed infermieri che improvvisano balletti e flash mob nelle corsie...oppure ora girano fiction negli ospedali come in questo caso a Bari, togliendo spazi a strutture che in teoria dovrebbero essere in grave emergenza. Non si può entrare ad accompagnare un familiare ad una visita, ma si può girare una serie tv?
Acquaviva, l'ospedale Miulli diventa set di una fiction: scoppia la polemica - La Gazzetta del Mezzogiorno
Ma possibile che in questo momento dove si impedisce di fare anche cose banalissime, come una passeggiata in centro, si debba poi assistere a queste scene?!?
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
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