Sono molto combattuto sulla prima questione.
Ha più di un fondo di verità, ma onestamente non ho idea di quale possa essere un'alternativa così migliore (della quale peraltro finora non si è accorto nessuno).
Sulla seconda "per fortuna" eravamo ben avviati di nostro già prima del Covid: chissà che non faccia la funzione del meteorite...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
a corredo, riposto un ottimo riassunto che postai ad aprile, con fonti piuttosto come dire, verificate
direi piuttosto "attuale" ancora oggi nonostante (o a maggior ragione...) gli sviluppi più recenti, ci sono i link ma non li inserisce, basta fare copia incolla:
Seconda coincidenza: a Wuhan, epicentro dell’epidemia, è presente da pochi anni il “Wuhan National Biosafety Laboratory” (Chinese Academy of Sciences), che è un laboratorio di massima sicurezza attrezzato per poter lavorare con i microrganismi patogeni più pericolosi (Biosafety Level 4, sigla BSL-4). Di laboratori di questo tipo ne esistono circa una ventina in tutto il mondo, questo è il primo e per ora unico funzionante in Cina. Un breve articolo su Nature del 2017 ne dava la notizia e riportava anche le preoccupazioni di alcuni scienziati occidentali, riguardo il rischio che qualche patogeno oggetto di studio potesse scappare da questo laboratorio (Inside the Chinese lab poised to study world's most dangerous pathogens : Nature News & Comment).
Terza coincidenza: al Wuhan Institute of Virology, al cui interno si trova il Wuhan National Biosafety Laboratory, ci sono dei gruppi di ricerca che lavorano sui coronavirus, come si può vedere dalle 232 pubblicazioni scientifiche nel database Pubmed ((coronavirus) AND wuhan[Affiliation] - Search Results - PubMed). In particolare studiano il coronavirus responsabile della SARS e un nuovo coronavirus scoperto nei pipistrelli. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/art...DONNwuI8HHkvVU
https://msphere.asm.org/content/msph/5/1/e00807-19.full.pdf?fbclid=IwAR1j3xHZhtr0ZtN4skXVm9ZET_iePq1onOLUFK4 88OPPd_DtD-6-e2lc2mg
Da tenere presente che nel mercato del pesce e degli animali selvatici di Wuhan da cui è partita l’epidemia, vendono anche pipistrelli, molto usati in diverse ricette della cucina cinese.
Quarta coincidenza: nel 2015 è stato pubblicato un articolo scientifico su Nature Medicine il cui titolo è “Un gruppo in circolo di coronavirus di pipistrello, simili a quello della SARS, mostra di poter potenzialmente diffondersi tra gli esseri umani”. Questa ricerca è stata effettuata da un gruppo americano in collaborazione con il gruppo cinese del “Key Laboratory of Special Pathogens and Biosafety” che lavora proprio al Wuhan Institute of Virology. Ebbene il particolare curioso è che in questa ricerca hanno prodotto in laboratorio un virus chimerico costituito da una variante del coronavirus della SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) in cui hanno inserito la proteina specifica di un coronavirus che infetta i pipistrelli, proprio la proteina usata dal virus per entrare nelle cellule (A SARS-like cluster of circulating bat coronaviruses shows potential for human emergence).
Si vis pacem, para bellum.
La vedo anch'io così. A parte la possibilità che si tratti di un falso positivo, che mi sembra tutt'altro che trascurabile (vedi sopra), l'alternativa e' quello di un virus inzialmente con R0 più basso. La diffusione incontrollata porta a effetti chiaramente rivelabili nel giro di qualche settimana.
E a novembre la componente climatica è già sfavorevole.
Se fosse così dovremmo aver avuto un primo salto di R0 in Cina, forse a dicembre, poi quello della variante Webasto/Codogno a gennaio e recentemente quello delle varianti inglese e sudafricana.
Sempre a propositi di Cina:
oggi 103 casi, di cui 85 con trasmissione interna.
Non si superavano i 100 da fine lugio/inizio agosto.
Covid in Cina, 103 casi. Giovedi arriva il team Oms che studia l'origine della pandemia | L'HuffPost
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Letto lo studio, sembra fatto bene.
Non conosco però la tecnica, che mi sembra sperimentale in proposito, nè ho gli strumenti stavolta per giudicare lo studio in profondità, e lo lascio alla comunità scientifica internazionale per eventuali valutazioni.
Dal canto mio, io avrei eseguito la ricerca su campioni molto precedenti (2016, 2017) per valutare se il test dava sempre negatività, o una discreta positività (e in che percentuale) anche in questi campioni. Dallo studio mi pare di aver letto invece che hanno condotto il controllo solo su 9 campioni del 2018, tutti negativi. Ma aver confrontato un solo campione con 9 campioni mi sembra poco, ma non ne so molto quindi non mi esprimo.
L'unica cosa che mi viene in mente però da questi studi è il modo in cui si concilierebbero con quanto si sa già sul virus in Cina.
Quanto sarebbe stato diffuso questo presunto virus in Italia? Solo qui? Potrebbe essere originato in Italia?
Boh, io resto scettico sempre e comunque su quest'ipotesi, e aspetto la valutazione della comunità scientifica prendendo atto di questo studio.
@jack9 I due casi a novembre che non contagiano nessuno e senza legami con la Cina? Non sarà che forse è un falso positivo? Che la Cina abbia nascosto finché ha potuto è palese, ma da qui ad ipotizzare che lo abbia fatto per mesi ce ne passa. Le analisi dei genomi mostrano data di origine tra ottobre e novembre, e nessun medico va a pensare ad un virus nuovo quando si presenta un paziente con una polmonite di origine sconosciuta. Tra l'altro non so quanto sarebbe cambiato sull'andamento dell'epidemia, solo l'Italia ha bloccato i voli con la Cina, e questo ben 8 giorni dopo che Wuhan è stata messa in quarantena, e nessun controllo era stato predisposto per chi aveva fatto scalo in altri Paesi.
Insomma, anche se avessimo saputo prima del virus, è tutto da dimostrare che questo avrebbe avuto un impatto sull'andamento dell'epidemia. Sulle ricerche che citi, non sono in grado di valutarne la rilevanza
AGGIORNAMENTO PER GLI AMICI CBRNe
La maggior parte degli osservatori internazionali qualificati ed indipendenti, anche in mancanza di fonti pubbliche sufficienti, cataloga quale ceppo predominante in Italia "la variante inglese" a conferma che da noi circola da un pò, circa da Settembre, quando isolata per la prima volta in Bologna, e proveniente dalla "rotta balcanica" diffusasi lungo l'A4 e di cui è possible tracciare il percorso inverso.
Questo rende plausibile, con i meccanismi già discussi qua, l'alta letalità registrata in ambito di Covid domestico, e la maggior diffusività riscontrata, insomma da noi si sono fuse seconda e terza ondata assieme. Il che apre il dilemma se la quarta predominerà sulla terza, con a base il ceppo sudafricano o quello brasiliano; Nel caso di una eventuale predominanza del ceppo sudafricano avremo sopratutto uno spostamento dei focolai maggiori da Roma in giù per maggiore aderenza virale agli aplotipi genetici umani del sud di italia, nel caso di una predominanza invece del ceppo brasiliano avremo una considerevole aumento della mortalità, in fusione con la precedente da ceppo inglese, sino ad un potenziale quasi doppio di 1500 decessi/die.
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dove posso trovare il dato dei 110 mila morti in più nel 2020?
Quando questo mondo ti sta crollando addosso..
La vita non si ferma con una diagnosi di Sclerosi Multipla..
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