Il punto è anche quello che dici. Al giorno d'oggi il mondo è molto globalizzato, l'Europa non ha confini interni e le relative economie sono molto integrate.
Ci sono molti aspetti positivi in ciò, ma si fatica ad affrontare gli aspetti negativi che inevitabilmente ci sono e la pandemia ne è un esempio (ma già ce n'erano altri ben prima della pandemia). È un dogma che deve cadere, non ci sono solo vantaggi.
Poi quanto intendevo dire era riferito soprattutto al fatto che se io come entità amministrativa decido seguire una linea, poi non me la faccio annullare perché dall'esterno si lascia circolare tutto, devo controllare anche questo aspetto per massimizzare l'efficacia di quanto faccio all'interno, e questo ragionamento (che forse pochi hanno applicato) non vedo come possa portare risultati peggiori di quelli attuali.
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Dipende. Vuoi trovarti cibo nei supermercati e personale negli ospedali? Allora devi tenere i confini aperti.
Questo è, in sostanza.
Poi comunque adesso coi confini aperti viaggia solo chi deve e in ogni caso il virus è diffuso ovunque, quindi le misure interne vengono vanificate fino a un certo punto.
Sarebbe diverso se uno stato perseguisse una politica di zero casi (che infatti nel caso di un paese europeo non avrebbe senso).
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Covid, in Cina ospedale costruito in cinque giorni: e il primo dei sei previsti nei pressi di Pechino
con 100 contagi al giorno?
mi sembra un overreacting enorme
Si vis pacem, para bellum.
Non si chiede una chiusura che non ha senso, e nemmeno una politica di zero casi, ma solo delle limitazioni e comunque ciò non concerne le merci. Un paradosso che esisteva in estate ad esempio era perché dobbiamo chiudere le discoteche per il rischio che esca gente infetta quando però allo stesso tempo concedo a gente (o vacanzieri) stati in discoteche all'estero di poter venire senza nessuna verifica?
Si poteva per esempio imporre qualche settimana/mese fa una quarantena obbligatoria per tutti i paesi, e non solo "quelli più a rischio" che cambiano ogni settimana, non sta a me dirlo, ma mi pare buonsenso.
La variante inglese sicuramente in questo modo non l'avremmo trovata così diffusa.
Ultima modifica di AbeteBianco; 16/01/2021 alle 18:19
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Anche per la quarantena dovresti comunque fare un'eccezione per le merci, e in Europa molti confini (quelli tra Germania e Svizzera o Germania e Paesi Bassi per esempio) sono attraversati da decine di camion al minuto.
Poi comunque avere mille discoteche aperte sul tuo territorio è molto più rischioso che lasciare che vengano turisti da paesi con mille discoteche aperte sul loro territorio, perché il pericolo dato da loro è molto più basso del pericolo che avresti tenendo tutte le discoteche aperte.
Semplicemente in Europa è difficilissimo limitare i movimenti tra stati. In certi casi è persino più facile limitarli tra aree diverse dello stesso stato.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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