Ore 12.11- Effetti Covid sul cervello, 300 studi mettono in allarme
Il cervello può essere bersaglio della malattia Covid-19. A dimostrarlo sono circa 300 studi scientifici che riportano sintomi neurologici collegati all’infezione da Sars Cov-2, che vanno dalla cefalea e la mancanza di olfatto a perdite di memoria fino a ictus, micro ischemie e in rari casi attacchi epilettici. A fare il punto è Giulio Maira, neurochirurgo di fama mondiale e già ordinario di Neurochirurgia all’Università Cattolica, che mette in guardia i colleghi: «È importante non sottovalutare questo aspetto». Il Covid-19 è una patologia primariamente respiratoria ma aggredisce anche altri organi, tra cui il sistema nervoso.
Secondo me c'è un po' di confusione su come funziona l'immunità.
Il sistema immunitario non è una questione binaria per cui passi da 100% immune a 0% immune.
E il virus non è Alien che muta così tanto così in fretta e in più gli basta il cambio di un codone proteico per evadere completamente qualsiasi tentativo di fermarlo.
Più probabilmente spuntano varianti che sono più efficaci nel "forzare" la risposta immunitaria in alcuni soggetti, perlopiù ammalatisi da poco o con una bassa carica anticorpale già da prima.
Nel frattempo avviene anche quella che si chiama maturazione anticorpale, ossia la risposta immunitaria diventa più "intelligente" nel riconoscere nuovi tentativi del virus di attaccare l'organismo.
I vaccini generano una risposta ampia su vari fronti, anche più ampia e duratura di quella data dall'immunità naturale, per cui anche se nuove varianti non rispondono a un set di anticorpi non significa che le cellule memoria dell'organismo umano diventano completamente incapaci di reagire. Anche perché se così fosse ci saremmo già estinti come specie.
Ed è uno dei motivi per cui un po' tutti i vaccini, anche quelli che non fermano la trasmissione, comunque tendono a ridurla più o meno significativamente.
In più, se mai in futuro ci fosse bisogno di aggiornarli, diventerà ragionevolmente sempre più economico e rapido farlo.
E alla fine, come più o meno tutti i virus, è probabile che anche questo si adatti all'ospite in un modo che consente ad entrambi di sopravvivere. Anche a livello biologico un virus del genere per evadere completamente la risposta immunitaria deve cambiare talmente tanto da rendersi praticamente "inefficace" (ossia non letale).
Insomma, chi si è ammalato di SARS nel 2003 (ed è un virus diverso) ha una risposta immunitaria che reagisce in parte anche al covid. Questo per dire che le cose sono più complesse di quanto alcuni sembrano metterle.
Poi certo, studiare le varianti è fondamentale e opportuno anche in ottica di eventuali aggiornamenti del vaccino, perché per esempio permette di studiare la direzione in cui sta mutando il virus e provare a prevedere quale sarà la variante dominante in una certa stagione in un certo luogo.
Ultima modifica di nevearoma; 20/01/2021 alle 18:14
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Dai dati Pfizer le differenze vere iniziano a vedersi due settimane dopo la seconda dose:
Screen-Shot-2020-12-15-at-5.07.45-PM-640x247.png
Israele a questi ritmi impiegherà un po' più di un mese per raggiungere percentuali da immunità di gregge. Poi tra richiami e altro non credo si vedranno effetti concreti prima di marzo.
Peraltro per allora saranno intervenuti anche gli effetti del lockdown in corso ed eventualmente dell'avanzamento stagionale, il che significa che probabilmente non ci sarà nessuna drammatica inversione della curva al grido di abbiamo vinto la pandemia.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Sulla prima ok sulla seconda:
Screenshot 2021-01-20 181041.jpg
E cmq si sta arrestando su numeri assurdi.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Per il quale, guarda caso, abbiamo già un vaccino sterilizzante.
Non è che con il morbillo ci si convive come con il raffreddore o l'influenza eh viste le conseguenze potenziali.
Guarda, se il punto è una contraddizione logica che io possa aver espresso posso anche darti ragione.
Se pensi la questione di merito si risolva avendo esposto la mia contraddizione logica auguri.
Ok. La mia è certamente una contraddizione logica, ma chi ha bisogno dei covid party ha una vita normale di merda.
Ribadisco che non mi pare di aver scritto "più" da nessuna parte.
A meno che "più" non significhi, che so, pochi anni.
Di sicuro dubito molto fortemente che con i soli vaccini attuali ce la caviamo in 12 mesi solari.
Ma non ho scritto da nessuna parte che non svilupperemo mai qualcosa di più efficace.
Ma infatti io non ho neppure scritto che alla prima mutazione siamo fottuti e mi pare su questo di essere stato molto chiaro: aumentando la circolazione aumenta la probabilità di mutazioni; che sono casuali; e quindi includono anche la possibilità che spunti una mutazione che se da una parte quasi certamente non ci ammazzerà tutti dall'altra ci riporti a necessità di misure marzoline. E per quanto bassa possa essere non è zero.
Oppure, molto peggio, una mutazione che invece che far fuori principalmente gli anziani faccia fuori principalmente i bambini.
Ah beh... Per tutti quelli che moriranno domani anche dopodomani è mai più...
Vediamo come verrà gestita questa efficacia. Sono "fiducioso" che qualcuno sperimenterà la modalità covid-party sulla base di questi dati. A quel punto vediamo come va.
Ah, ma le frontiere sono aperte: ci sono "solo" le 2 settimane di quarantena da fare.Ma ho già detto che noi non possiamo permetterci una roba del genere.
Se endemico vuol dire rassegnarsi a 2 milioni di morti l'anno con restrizioni, anche pesanti, in vari periodi dell'anno allora sì.
Se vuol dire rassegnarsi a X>>2 milioni di morti l'anno facendo finta di nulla e esponendosi al rischio di cui sopra anche.
Ribadisco che in assenza di un vaccino sterilizzante è semplice wishful thinking.
Questi si riveleranno tali? Allora è così.
Ti posso assicurare che in Giappone, specie se a mano, non lo fa più nessuno...
E chi ha parlato di esserne contentissimi esattamente?
Io ti parlo di quello che potremmo essere costretti a fare ancora per un po' (cosa questo c'entri con l'essere fautori della decrescita poi me lo spiegherai bene...).
Tu chiaramente sei libero di far finta di nulla.
Qualcuno indovina...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Per la variante inglese e quella sudafricana sono stati fatti dei testi in vitro e gli anticorpi prodotti attaccano anche le nuove varianti. Non sono garanzia che l'efficacia del vaccino sia inalterata ma un buon indizio lo abbiamo, le campagne di vaccinazione ci daranno informazioni più certe. La variante brasiliana invece non è stata ancora studiata approfonditamente e su quella ancora ci sono dubbi. Mi sembra più problematico il fatto che il maggiore R0 delle nuove varianti alzerà la soglia dell'immunità di gregge, quindi realisticamente dovremo arrivare oltre l'80% di copertura.
Sulla durata degli anticorpi non è vero che spariscano nel giro di 6-8 mesi, si riducono le quantità ma la persistenza cambia molto da persona a persona e non sono l' unico meccanismo immunitario che abbiamo (ad esempio le cellule t mantengono una memoria a lungo termine anche quando gli anticorpi spariscono) Gli anticorpi prodotti naturalmente comunque sono diversi da quelli prodotti con il vaccino, quindi non è detto che la durata sia la stessa, dovremo aspettare la prossima estate per vedere cosa succede. I primi test a 4 mesi suggeriscono una elevata persistenza.
In ogni caso fare una campagna di vaccinazione stagionale come per l'influenza sarebbe più che sufficiente anche per il covid19, anche se una parte della popolazione perdesse l'immunità dopo qualche mese la copertura resterebbe sufficiente per avere una sostanziale immunità di gregge durante il periodo estivo quando la trasmissione è minore.
Bisognerà poi vedere se concretamente sarà realistico pensare ad una eradicazione del virus o se diventerà endemico, ci sono troppe cose da capire ancora.
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