Giuro che non c'era alcun intento di secondo fine nella frase che ho scritto.
Che ingenuo
Intanto pare che a febbraio riprenderanno le lezioni universitarie italiane in presenza e solo in presenza (al 50% ma non si dovrebbe poter seguire online) a priori, senza dare più facoltà alle singole università di decidere se farlo o meno. Che dire... Non si possono fare tantissime cose, ci sono forti limitazioni ovunque, moltissime attività economiche sono chiuse senza nemmeno ristori adeguati e rischiano di fallire mandando alla fame centinaia di migliaia di lavoratori autonomi e dipendenti, ma si è deciso che la priorità è a prescindere agevolare in modo miope le attività non economiche. Se così fosse, anche ignorando la particolarità dell'anno che è iniziato con la dad e costringerebbe a evidenti difficoltà per molti fuori sede. Quando non si ha una strategia chiara, del resto, si cambia idea ogni due ore dando l'idea di non saper minimamente cosa fare. Come nei mesi scorsi nessun piano o strategia a medio termine, nulla di nulla, e ventilando queste ipotesi anziché risolvere le cose non si fa altro che aumentare ulteriormente l'incertezza già diligante. Bene così...
Tre vaccinati in famiglia, nessun problema dopo la somministrazione, tranne un mal di testa a mia zia sessantenne.
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
@burian br
Hai postato l'ultima classifica settimanale delle province? Non riesco a trovarla, grazie
Mi spiace ma personalmente dissento, l'educazione è uno degli aspetti più importanti che possano esistere in uno stato e trovo giusto che vengano (dopo un vergognoso abbandono di un anno, aggiungo) tutelate permettendo a chi può di fare lezione in presenza (non penso che ci sarà l'obbligo di presenza quindi chi per qualunque ragione dovesse preferire la DAD potrà continuare ad usufruirne) di farla; senza contare l'importanza psicologica per tanti che nell'università in questo periodo potrebbero trovare un appiglio per passare questo difficile periodo. L'economia è importante per carità ma trovo che una cosa non escluda l'altra, e se le cose possono essere fatte in sicurezza, specialmente se così benefiche anche per il futuro del paese (i laureati saranno, o quantomeno dovrebbero essere, buona parte della classe che in futuro guiderà questo declinante paese) ritengo che sia necessario permetterle. Abbiamo opinioni differenti in proposito. Saluti
Dati dell'indice Rt legati all'ultima settimana (Indice Rt: i nuovi dati Italia e regione per regione - Cronaca - quotidiano.net):
Molise (1,38)
Sicilia (1,27)
Valle d'Aosta (1,12)
Basilicata (1,12)
Puglia (1,08)
Umbria (1,05)
Abruzzo (1.05)
Piemonte (1.04)
Provincia autonoma di Bolzano (1.03)
Calabria (1.02)
Liguria (0,99)
Marche (0,98)
Toscana (0,98)
Emilia Romagna (0,97)
Sardegna (0,95)
Lazio (0,94)
Provincia autonoma di Trento (0,9)
Friuli Venezia Giulia (0,88)
Lombardia (0,82)
Veneto (0,81)
Campania (0,76)
"Complessivamente - si legge nella bozza - sono 4 le Regioni/Province autonome con una classificazione di rischio alto (erano 11 la settimana precedente): Sicilia, Sardegna, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano. Sono 11 con rischio moderato (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Valle d'Aosta, Puglia e Veneto) e 6 con rischio basso (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria e Toscana)". In particolare la bozza recita che "una Regione (Umbria) e una Provincia Autonoma (Bolzano) sono state classificate a rischio Alto per la terza settimana consecutiva; questo prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale".
Ah beh, prima mandi dati incompleti e "forse" errati, non dici nulla e li confermi, quindi ti mettono in zona rossa su quei dati, allora tu rimandi dopo dati migliori rettificati e così almeno puoi lamentarti che ti hanno messo in rossa.
Non penso abbia un criceto nel cervello, perché di sicuro un criceto ragionerebbe meglio...
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Segnalibri