La Germania ha visto 69mila pazienti nelle TI, ma ogni giorno ne entrano ancora dai 300 ai 400.
In Francia ne sono entrati 52mila dai numeri ufficiali, e ancora ne entrano 200 quotidianamente.
E' da dire però che in Francia molti dei pazienti non sono nemmeno arrivati alla TI, morivano prima. Lo stesso anche in Germania, ma non credo nelle stesse proporzioni di quanto successo in Francia.
C'è poi anche il fattore differenza d'età.
In Italia potremmo essere forse a 150mila allora, ma è un calcolo molto difficile da fare.
no, non fraintendo, è che se lo lasci libero di correre anche vaccinando anziani e operatori sanitari fa mezzo disastro uguale e se non sei in grado di sostenere il ritmo di vaccinazione, l'immunità dopo un po' se ne va.
cioè, non è così semplice nemmeno da questo lato più estremo, questo dico.
chiaramente anche io avessi la garanzia di passarla come una banale influenza mi farei 14gg di quarantena prendendolo, ma siccome non ce l'ha nessuno questa garanzia anche con probabilità altissima che vada comunque così, è un bel rischio.
io terrei le restrizioni quanto più ponderate possibili dal punto di vista sociale ed economico fino a che non si vaccinano non dico tutti, ma una buona metà.
in un mondo ideale, con tante dosi di uno e dell'altro, io farei parallelamente una campagna per over 60 con Pfizer/Moderna e una per under 60 con AstraZeneca o chi per esso. perché comunque anche l'idea di vaccinare chi si muove di più non è totalmente stupida, anzi.
Si vis pacem, para bellum.
Nei primi 50 anni di vita l'incidenza è di 15mila tumori l'anno su 30 milioni di italiani.
Hai una probabilità inferiore allo 0,05% all'anno di ricevere una diagnosi di tumore per tutti i primi 50 anni di vita, e sopravviveresti in almeno il 70% dei casi. [1][2]
Il rischio di prendersi in forma grave il Covid al di sotto dei 50 anni sono superiori (almeno 0,1-0,2% con tendenza all'1% nella fascia 40-50 anni), mentre il rischio di morte resta sempre molto superiore a quello del Covid.
Il rischio di contagiarti non è però dello 0,05% l'anno, ma dello 0,1% al giorno in questa fase, il che significa che teoricamente nel corso dell'anno corri un rischio del 36% di ammalarti se tale resta l'incidenza.
A dimostrazione di ciò, sono passati 11 mesi dallo scoppio della pandemia su larga scala in Italia, e in 11 mesi si è contagiato almeno il 15-20% della popolazione del Nord Italia dove il rischio è stato sempre più vicino a quello sopra. Non è il 36%, ma ci andiamo vicino.
[1] https://www.aiom.it/wp-content/uploa...RM_01_Gori.pdf
[2] L'incidenza dei tumori in Italia influenzata dal genere e dall'età - Quotidiano Sanità
Ultima modifica di burian br; 30/01/2021 alle 16:57
Per cui , paradossalmente, quest'anno corri un rischio di morire per Covid superiore a quello di morire per tumore.
Mentre di tumore hai solo lo 0,016% di probabilità di morire tra tutte le cause di morte al di sotto dei 50 anni, la probabilità di morire per Covid nel corso di quest'anno è almeno dello 0,2% se hai più di 35 anni.
Non sono favorevole alle riaperture totali.
Mettiamo che riusciamo a vaccinare tutti gli over 80: sono 3.893.619 persone, ossia il 6,53% della popolazione. Dopotutto non sono così tanti, non è un obiettivo irrealizzabile, e così avremmo scongiurato probabilmente l'elevata mortalità della fascia più a rischio.
Però diciamo che anche tra i 60 e gli 80 questo virus potrebbe essere pericoloso, e dunque potremmo dire: salvaguardiamo anche loro. E si tratta della bellezza di 13.033.282 persone, ossia il 21,85% della popolazione... insomma, non proprio due gatti.
Ma mettiamo anche che ce la facciamo, per chissà quale miracolo... rimarrebbero esposti i meno a rischio, ossia gli under 60. La letalità under 60 potrebbe essere molto bassa in effetti, dunque, così su due piedi, potremmo anche pensare "Ok, riapriamo tutto".
Il problema però non è solo la semplice letalità, ma l'elevato rischio di ospedalizzazione: trascurabile sui 20 anni, ma non così irrilevante a 50.
Le persone nella fascia d'età 20-60 sono la bellezza di 31.528.519, ossia il 52,86% della popolazione: iniziano ad essere numeri molto, molto grossi. Se la letalità fosse anche solo dello 0,1% (la butto lì), vorrebbe dire una cosa come 31.300 morti... E' un'altra ecatombe, senza se e senza ma. E non parlo nemmeno del rischio di ospedalizzazione: se anche solo l'1% (mi tengo bassissimo) dei 20-60 necessitasse di un ricovero, vorrebbe dire 315.300 ricoverati... Ma dove li abbiamo tutti questi posti disponibili? Questo genererebbe una nuova pressione pazzesca sul sistema sanitario, col rischio di collasso, cure approssimative, e dunque ancora più morti.
La soluzione non potrà mai essere una riapertura totale, ma solo allentamento progressivo delle misure, in modo che ci si ammali (il meno possibile) ma comunque in maniera scaglionata e dilazionata nel tempo, di modo che il sistema ospedaliero possa reggere.
Sono questi tipi di aperture che auspico: parziali e progressive. Ovviamente ci sarà un nuovo aumento di ricoveri, di decessi, di terapie intensive, ma sarà inevitabile. Ma sarà fondamentale avere questo aumento entro certi limiti, compatibili con la tenuta di tutto.
Lou soulei nais per tuchi
Tra i 50 e 69 anni invece le diagnosi di tumore ogni anno sono 81mila, probabilmente sottostimate, facciamo quindi 90mila se volete. 90mila su 16,8 milioni di persone.
La probabilità di ricevere una diagnosi di tumore è dunque dello 0,53% l'anno, con un rischio di morte del 65%.
Hai invece un rischio cumulato di ammalarti di Covid, nel corso di quest'anno, con un'incidenza dello 0,05% al giorno, del 18%.
Di nuovo, hai un rischio di morire per Covid pari allo 0,3% (il 2% di quel 18%).
Corri invece un rischio di morire per cancro tra i 50 e 69 anni pari allo 0,2%.
In ogni caso, anche tra i 50 e 69 anni corri nel 2021 una maggiore probabilità di morire per Covid piuttosto che per tumore.
E non ho considerato gli effetti a lungo termine o i casi gravi.
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