a gennaio, con 1500 morti al giorno, nemmeno l'altra metà avrebbe dovuto rimanere aperta, non scherziamo.
se c'è qualcosa di NON indispensabile ai fini economici quella è proprio la cerimonia FISICA.
fatemi capire perché il mio cervello svalvola sulle questioni logiche, giusto fare DAD e non la messa in streaming?
e in quale pianeta del sistema solare religione>scuola? forse sul pianeta terra, ma nel medioevo
eddai su, scuole chiuse e chiese aperte non si può vedere, ma proprio il mio cervello si rifiuta categoricamente di cercare di comprenderlo.
Si vis pacem, para bellum.
bollettino di oggi
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ingressi TI 146
ospedalizzati umbria ancora in crescita
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Qualcosa non mi quadra...
In Israele tra immunita`post covid (tanti i contagi nel 2020) e record di vacinazioni nel 2021, la curva epidemica torna a risalire.
Il 1.febbraio l`incidenza 7gg era di 5588, ieri di 6326.
Non ha nessun senso.
Quelle chiese aperte erano in aree a più basso rischio. Nelle aree ad alto rischio erano tutte chiuse e si consentiva al massimo 6 partecipanti per matrimoni o funerali.
Su DAD e messa sappiamo che il problema non è la scuola in sè, ma i mezzi di trasporto. Inoltre non si può paragonare epidemiologicamente una classe di 20-30 alunni in 40 metri quadri X 3-5 metri di soffitto per 5 ore al giorno con luoghi di culto che spesso hanno dimensioni di 200 metri quadri X 15 metri di soffitto e frequentati saltuariamente da 100 persone per un'ora scarsa che rispettano le regole di distanziamento (cosa difficile da far fare a bambini e spesso anche ad adolescenti, che sono più "fisici" come è giusto che sia).
In termini di volume d'aria a persona corrisponde a 6,7 metri cubi d'aria per persone nelle classi (e ho scelto un soffitto a 5 m, se fosse stato 3 metri scenderemmo a 4 metri cubi d'aria per alunno) contro 30 metri cubi d'aria per 100 persone in una chiesa delle dimensioni sopra citate.
E, nonostante questo, non sono mai stato del tutto d'accordo con la DAD se non come extrema ratio per la situazione epidemiologica critica che c'era a Novembre. Anche in questo caso molti paesi europei hanno optato per proseguire con le lezioni in presenza, mentre noi solo fino alle medie (forse in alcune regioni nemmeno).
Il discorso quindi non è religione > scuola, ma è un discorso epidemiologico per cui le circostanze che ruotano attorno ai luoghi di culto non sono allo stesso livello di rischio della scuola.
Anche i centri commerciali sono rimasti aperti, proprio perchè hanno spazi paragonabili a chiese e si presuppone il rispetto di distanziamento e mascherine. Non deduco però che centri commerciali > scuola.
Posto questo dato epidemiologico (tra l'altro comprovato dal fatto che conosciamo tutti ragazzi e bambini che si sono ammalati probabilmente a scuola, e le ricerche sottolineano l'impatto delle scuole sul contagio), possiamo però ragionare sul fatto che la scuola poteva essere lasciata aperta, ma questa è un'altra storia che ha incontrato molte difficoltà in tutti i problemi che ho sopra esposto (classi sovraffollate, regimi di trasporto intollerabili).
alto adige
452 nuovi casi settimanali nelle scuole di lingua tedesca.
11.5% circa dei casi complessivi.
mi sembra un numero elevato.
Covid: 452 nuovi casi in una settimana nelle scuole tedesche dell'Alto Adige - Cronaca - Alto Adige
sì, consideriamo anche che però le chiese son frequentate da quelle persone per le quali ne bastano poche per intasare gli ospedali.
anche qui, ai miei occhi, perde comunque di senso tutto il discorso epidemiologico che sta alla base.
oltre ai mezzi di trasporto, le scuole sono focolai per definizione.
se abbiamo evitato una terza ondata è anche grazie alla DAD per le superiori che racchiudono la fascia di età che intasa veramente i trasporti. Difficilmente i bimbi dalla seconda media in giù prendono i mezzi, almeno, qui veramente in pochi.
forse è proprio questo il motivo per cui qui la terza ondata non è arrivata, al momento.
Si vis pacem, para bellum.
E' una possibilità.
Purtroppo la scuola è davvero epidemiologicamente un lazzaretto per definizione...in medicina, quando ci si riferisce a esempi di "infezioni da comunità", cioè che insorgono in ambienti affollati, gli esempi subito tirati in ballo sono conventi, caserme, scuole, collegi...
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