Però, seguendo il ragionamento di prima, tanto più una variante è contagiosa e tanto più si diffonde, e tanto più si diffonde tanto più muta. Ergo una variante contagiosissima (che sia inglese, brasiliana o georgiana) non può fisicamente rimanere "stabile" per molto tempo, proprio perchè avrà sempre più occasioni di contagiare e dunque di mutare. Credo che ormai ogni variante nata sia già degenerata in innumerevoli sottovarianti, un pò ovunque. Per questo tendo (ma poi magari mi bastonerete) a storcere un pò il naso quando si parla dello studio di una variante come se fosse stabile come una roccia. LA variante, eccola lì, E' così. Mmh. Riuscissi ad aprire Nextrain (e soprattutto a capirci di più del grafico, che è incasinatissimo..)
Lou soulei nais per tuchi
E allora non sarebbe forse (FORSE eh) il caso di chiudere le scuole su tutto il territorio nazionale?
Visto che mi sembra appurato una maggior contagiosità in età scolastica non so bene che cosa stiamo aspettando.
Magari un nuovo lockdown nazionale con tutto chiuso e scuole aperte, giusto per fare i Covid-party in classe e giustificare un prolungamento di restrizioni inutili, puntando il dito nel frattempo contro i runner o chi va a camminare a 3000 metri?
Per la serie preoccupiamoci di togliere bene la polvere dal paralume o di piegare per bene le lenzuola mentre il soffitto sta crollando e la casa va a fuoco eh..
Lou soulei nais per tuchi
Scusami ancora eh, ma lo scopri adesso che i guariti da covid possono avere strascichi fisici pesanti che possono durare mesi, peggio ancora se sei stato intubato in TI, piuttosto che essere additato come mezzo delinquente come hai fatto tu? (oltretutto esprimendoti con sensibilità pari a zero)
Ma quando abbiamo fatto 1500 morti al giorno noi? intendi in Inghilterra? si che sia probabilmente più contagiosa può essere vero visto che sta soppiantando la variante pre-esistente, ma non così tanto come vogliono farci credere. Ammettiamo che Rt sia di un 10% più alto ecco che se rimane sottotraccia per ul po' dopo un paio di mesi comincia a far danni specie in assenza o con poche precauzioni.
Per quanto riguarda il numero di tamponi...concordo in parte perchè se fatti "alla cazzum" non portano sti gran benefici, vedasi Alto Adige...
Secondo me c'è troppo catastrofismo, alimentato tra l'altro da molti "esperti", è un po' più contagioso? bene i parametri attualmente in essere sono sufficienti perchè alla fine se hai Rt sotto 1 e occupazione ospedaliera bassa rimani giallo altrimenti scali su...
E' più contagioso? bene magari di farti 3-4 settimane in arancio/rosso te ne fai 1/2 in più...ma insomma non ne farei un dramma. Alla fine con qualche settimana di zona rossa tutte le regioni hanno portato sinora Rt ben sotto ad 1.
Senza considerare che tra un paio di mesi l'effetto vaccini e stagionale dovrebbe farsi sentire...
Molto bene, si parte!
Speriamo che sia così ovunque in italia.
Partiti! Mille vaccinazioni al giorno in Fiera con il vaccino Pfizer - La PiazzaWeb
Partite le vaccinazioni a Vicenza! La capacità dei posti allestiti è di mille vaccini al giorno, con le fiale Pfizer. Prima di tutti sono stati chiamati i cittadini delle classi 1940 e 1941. In settimana partiranno anche le sedi di TRissino, Vladagno, Noventa e Lonigo.I padiglioni della fiera di Vicenza – dice una nota del Comune – ospitano da oggi altre dieci postazioni sanitarie tutte dedicate alle vaccinazioni. Questa mattina il nuovo punto vaccini è stato aperto alla presenza del sindaco Francesco Rucco, del direttore generale dell’Ulss 8 Berica, Giovanni Pavesi, e dal direttore del Servizio Igiene e sanità pubblica, Maria Teresa Padovan. Eccoli nella foto qui sopra.“Parlando anche a nome degli altri sindaci dell’Ulss 8 Berica – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco – posso dire che stiamo dando un messaggio chiaro alla cittadinanza, ovvero che la nostra sanità pubblica funziona e di questo siamo molto soddisfatti. Tra qualche giorno sarà passato un anno da quando tutto iniziò con il cluster di Vò Euganeo ed il primo incontro con i sindaci all’ospedale di Noventa Vicentina. In un anno siamo riusciti a gestire una crisi sanitaria al buio. Tutti i sindaci si sono mossi bene con le loro strutture, stando vicino ai cittadini con risposte concrete”. “Ringrazio ancora e mi complimento con il direttore generale dell’Ulss 8 Giovanni Pavesi e con i vertici di Ieg per la grande organizzazione che ha portato alla creazione di questo ulteriore spazio. L’auspicio ora è che arrivino vaccini in più che ci permettano di accelerare la campagna in modo da uscire il prima possibile da questa situazione. Se ce ne fosse la necessità, siamo pronti ad allargare i punti di vaccinazione, grazie alla disponibilità di altre importanti strutture che si sono fatte avanti per offrire ulteriori spazi. Al momento, comunque, l’allestimento in fiera sembra essere sufficiente e i flussi sono regolari”.
Dopo le prove generali della scorsa settimana, il servizio ha preso dunque il via – prosegue la nota dell’Ulss – a pieno ritmo grazie al grande lavoro dell’Ulss 8 Berica che accanto al personale sanitario ha messo in campo gli uffici tecnico e informatico per garantire adeguato allestimento e funzionamento alla struttura. Questa mattina è stata grande l’adesione dei vicentini: sono stati chiamati a vaccinarsi gli ottantenni, le classi 1941 e 1940 per essere trattati con vaccini Pfizer. Molte persone hanno aderito all’invito ricevuto via lettera grazie anche all’appoggio dei medici di base e delle amministrazioni. L’afflusso è stato continuo e costante, le percentuali di adesione verranno rese note dall’Ulss a fine giornata.Al momento sono 9/10 le unità vaccinali che operano in contemporanea. Ogni unità è in grado di effettuare 12 vaccinazioni all’ora, cioè una ogni 5 minuti che comprende sia la somministrazione vera e propria, sia la raccolta dell’anamnesi del soggetto e la registrazione informatica nel sistema regionale. Lavorando dalle 10 alle 12 ore al giorno queste unità composte da personale esperto affiancato da personale nuovo in formazione, è in grado di esprimere una capacità di vaccinazioni superiori alle mille al giorno.L’organizzazione è standardizzata e modulare. Domani le unità lavoreranno anche in fiera, poi questo tipo di logistica sarà riproposto negli altri centri di vaccinazione istituiti dalla Ulss a Trissino (mercoledì), Valdagno (giovedì), Noventa Vicentina (venerdì) e nei giorni successivi a Lonigo.In fiera a Vicenza, peraltro, c’è la possibilità di potenziare le linee vaccinali , aggiungendone almeno altre 3 o 4: ci sono infatti gli spazi per sottoporre alla vaccinazione anche altre categorie, secondo quanto si sta delineando nelle linee ministeriali di prossima pubblicazione.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
non scherziamo... le varianti non sono più pericolose, o meglio: se da un giorno all' altro dicono che lo sono, è segno che c'è qualcosa sotto, non è serio cambiare idea di punto in bianco, percui ci devi arrivare colla tua testa: ovvio che un virus più contagioso innalza il numero delle vittime...oltretutto il numero dei morti giornalieri è addirittura in calo !
la situazione la stanno da sempre facendo più pesa di quello che è... è sempre stata un'emergenza dettata dalla contagiosità, non assolutamente dalla letalità, che si concentra per oltre il 65 % tra chi ha più di 3 patologie:
Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 in Italia ...
i morti sono tanti perchè siamo quasi 70 milioni, ma sapete quanta gente muore ogni giorno anche senza coronavirus ? il suo tasso di letalità è basso, e tra chi è in buona salute o sotto una certa età è praticamente quasi irrilevabile...
purtroppo però si diffonde rapidamente, e coloro che sviluppano la forma grave hanno tutti contemporaneamente bisogno della stessa tipologia di assistenza medica: a questo, la sanità non è mai stata organizzata per farvi fronte, ed ecco l'unico vero motivo delle restrizioni...
ma preso singolarmente non rappresenta nessuna emergenza, se lo prendi e non sei malato GRAVE hai il 99,9 % di probabilità di sviluppare sintomi di malessere da lievi a severi (ma guarisci) o di non svilupparne nessuno (asintomatico)... se sei in perfetta salute hai un rischio di morire di covid pari a quello di morire per incidente stradale o sul lavoro !
tutto questo non ce lo dicono ma lo lasciano intuire, con quarantene a casaccio : sono operatore scolastico, c'è l'ennesima classe in quarantena, ma per me niente tampone... solo alunni e insegnante, e le scuole restano aperte ! se era pericoloso come lasciano intuire, si comportavano diversamente ! tamponi a tutti e tutto chiuso...
purtroppo, in ogni caso, il danno economico è fatto, ci sono mestieri che se non si riapre tutto rischiano di scomparire: questa è la vera emrgenza, e a differenza del covid, riguarderà tutti...
ah, i vaccini... meglio non racconti come si sta dopo averlo fatto, in particolare astrazeneca...
Ultima modifica di meteopalio; 16/02/2021 alle 16:38
Sul grassettato non sono d'accordo: il problema non sono i tamponi "ad cazzum", il problema è il dopo-tamponi.
Se io in un dato territorio scopro l'1% di popolazione positiva (mi pare fosse quella la percentuale più o meno) nell'arco di una settimana, anche ammettendo che non esistano falsi negativi, ho una fotografia perfetta del momento e, se isolo immediatamente i positivi, in teoria l'epidemia deve praticamente azzerarsi.
Perchè non è accaduto? Semplice, perchè il Sudtirol non è mai stato isolato perfettamente: uomini e merci che si muovono di continuo, tutti i giorni, tutto il giorno, da dentro e fuori provincia. Isolare la regione? Impossibile, praticamente in nessuna zona dell'Europa Centrale e Continentale si può.
Allora quale sarebbe l'unica soluzione? Fa paura, ma è questa: tamponi ripetuti. Ogni tot ma-non-troppo-tot (3-4 settimane) di nuovo tamponi a tappeto su tutta la popolazione, ancora e ancora, fino alla fine della pandemia.
Se ogni regione/provincia facesse così la pandemia sarebbe già bell'e che debellata, perchè sgamo tutti i positivi ogni mese, praticamente.
Visto che però è impossibile fare milioni e milioni di tamponi a tappeto per settimane e settimane, il tutto si riduce ad un "una tantum", come nel caso del Sudtirol. Che non è che faccia male, beninteso, anzi, per le due/tre settimane seguenti avrai pochissimi casi, ma non è risolutivo. Anche la Slovacchia se non erro ha "tamponato" tutta la popolazione, ma non sigillandosi non ha risolto il problema.
Lou soulei nais per tuchi
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
esatto, va distinto il rischio individuale da quello sociale... tra tutti i medici (in primis quello di base) cui ho rotto le palle per mesi, mi ha colpito uno che se ne uscì con questo paragone:
il calabrone, singolarmente, è più pericoloso del covid, ma a livello sociale la pericolosità è minore, perchè seppur la percentuale di chi sviluppa lo schock anafilattico a seguito della sua puntura è maggiore di chi sviluppa la forma grave di covid a seguito dell'infezione, coloro che sono punti dal calabrone sono al massimo poche decine al giorno, e solo nel periodo caldo, mentre gli infettati da covid arrivano a decine di migliaia al giorno... se ci fosse uno sciame di calabroni, con 20 mila punture al giorno, tanti quanti gli infettati giornalieri da covid, sarebbe un' emergenza devastante, e morirebbe un decimo della popolazione all'anno !! (6500000 morti), più di 15 volte i morti di covid... ma parliamo del calabrone, che ci ronza intorno a tutti...
Segnalibri