Ma poi Immuni per ovvi motivi non può catturare tutti i focolai, anzi probabilmente ne capterebbe meno della metà anche se ce la avessero tutti installata. E non servirebbe comunque di solito, dato che non puoi sapere di avere avuto un contatto con un positivo finché a questo non gli viene fatto il tampone: e in questo lasso di tempo un focolaio fa tranquillamente in tempo a crescere abbastanza da diventare incontrollabile. Molto sopravvalutata l'applicazione secondo me, proprio a livello di funzionamento
Come densità abitativa non dovrebbe essere troppo diversa dal Piemonte o dall'Emilia-Romagna (205 abitanti per km quadrato vs 175 e 199 km rispettivamente). La mia Regione arriva a miseri 38 abitanti per km quadrato, nettamente la più bassa d'Italia. Che qui non si potessero allentare le norme, vista l'esiguità della popolazione, mi pare quanto meno un po' pretestuoso, ma da quel che ho capito su questo concordiamo.
e infatti quando si parla di tracing serio l'app immuni va obbligatoriamente implementata in stile coreano, per dirne una.
ai camionisti (come avviene in Olanda per gli aerei) chiedi il tampone entro le 72h e fai il rapido in frontiera (ovviamente ti devi organizzare...), così il rischio è ridotto veramente a 0. per il resto, quello che sfugge c'è sempre, ma è uno.
non c'è bisogno di scendere a 10 casi, basta molto meno con, appunto, un buon tracing.
sono tutte ipotesi, le mie come le tue, come quelle di Crisanti però...
ripeto che rimango convintissimo che valeva la pena provare.
Si vis pacem, para bellum.
ma chi? ma dove? ma di che parliamo? 10%=immunità di gregge?
il discorso che fai vale per 3 province della Regione Lombardia, per tutte le altre abbiamo visto che cambia poco se non nulla avere un 10-15% di immuni. Idem per il Piemonte e per il Veneto.
e secondo il tuo ragionamento, l'Alto Adige sarebbe stato a posto (non è che sia stato risparmiato e a Marzo e in autunno....) invece non è per nulla così, tuttora.
il NI così come il resto di Italia s'è parzialmente salvato per le restrizioni adottate, non per l'immunità di gregge che non esiste in Italia al momento se non appunto a BG, BS e LO, dove comunque è parziale (si veda Brescia) e si è suscettibili lo stesso alle nuove varianti.
Ma poi, fammi capire, in Francia non c'era la stessa quantità immunità di gregge grosso modo? non se la sono passata bene. in UK uguale, complice la nuova variante.
ci sono Stati interi ripassati bene da prima, seconda e terza ondata. eppure i numeri sfornati son sempre stati alti.
l'unica vera differenza tra uno stato e l'altro in termini di gestione sono le restrizioni applicate. quelle italiane, più restrittive appunto, hanno salvaguardato di più.
poi siamo strapieni di anziani malmessi (e ci piace farlo entrare nelle RSA) e facciamo comunque un botto di decessi anche a bassa circolazione.
Si vis pacem, para bellum.
La Svizzera però è più "uniforme"... densità abitativa medio-bassa, ha perlopiù cittadine medio-piccole (a parte un po' Zurigo, Ginevra e Losanna che comunque già di per sè non sono grandissime, per il resto parliamo di realtà piccole).
Sicuramente questo ha aiutato parecchio....
Al nord-ovest (ma anche nel resto del nord, se consideriamo ad esempio tutte le province Alpine ma anche zone di pianura poco abitate) ci sono realtà che sono molto simili in effetti (al NW tolti Torino ed hinterland e Milano e il suo circondario) per il resto si poteva benissimo adottare un modello Svizzero e fare distinzioni provinciali e zonali, anche per salvaguardare e danneggiare il meno possibile l'economia di queste zone.
invece si è voluto paragonare il centro di Milano con la Valle d'Aosta o con la provincia di Sondrio o Vercelli per dire con le stesse regole e restrizioni.... ad esempio almeno in zona gialla si poteva permettere l'apertura di bar e ristoranti anche alla sera (come dicevo tempo fa in provincia e nelle cittadine più piccole gran parte dei ristoranti/pizzeria lavora alla sera e non a pranzo) e pure la regola del coprifuoco è un po' assurda..
stessa cosa ad esempio era il divieto di spostamento tra comuni in zona arancione (senza distinzione tra grandi città e piccoli comuni), solo in un secondo momento hanno concesso lo spostamento dei 30 km ai comuni sotto i 5000 abitanti
Per quanto riguarda lo sci hanno commesso un assurdità: posso capire la prudenza durante il periodo delle festività ma dal 07 gennaio si poteva tranquillamente aprire con tutti i protocolli di sicurezza
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
ormai mi pare che ci sia la corsa a chi la spara più grossa. L'errore più grande fatto, secondo me, è l'aver reso mediatico nel senso peggiore del termine, tutta la pandemia da marzo ad oggi.
Caso Varianti, Massimo Galli smentito dall'ospedale Sacco di Milano: "Nessun reparto pieno" – Il Tempo
intanto ho letto che la Vda dovrebbe passare in zona bianca (quindi dovrebbero riaprire anche gli impianti...?! ).
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