Mah, insomma, per me la situazione reale è piuttosto difficile e complessa. Non vedo tutta questa libertà di fare le cose che si facevano prima, anzi! Le semplici uscite a pranzo con gli amici o parenti sono piuttosto "fredde": niente abbracci, baci, stare vicini a tavola a ridere e scherzare senza la perenne ansia del distanziamento che ci trattiene emotivamente. Le semplici passeggiate? Un incubo, dopo dieci minuti hai la mascherina fradicia, gli occhiali appannati o entrambe le cose. Se non andiamo al cinema, in discoteca, in palestra o a giocare a calcetto, se non organizziamo le gite fuori porta con la compagnia di amici di una vita o facciamo le ore piccole baraccando non moriamo dalla sera alla mattina certo, ma dopo un anno tutti questi paletti e divieti ti logorano dentro. E sta succedendo a tutti, anche alle personalità più solitarie. Le altre non ne parliamo, sono state le prime a cedere e diventare insofferenti.
Senza contare i risvolti economici o di salute, su cui ci sarebbe da scrivere un'enciclopedia o forse anche due o tre.
Esiste un'alternativa? In un mondo perfetto sì: lasciare a tutti libertà e piena fiducia nei propri comportamenti ligi e attenti. E' fattibile nella nostra realtà e nella nostra società? Non penso proprio.
E non lo sarà fino a quando permetteremo al virus di circolare liberamente e creare varianti più o meno trasmissibili e più o meno letali. Fino a quando non sarà vaccinata una percentuale di popolazione tale da creare un cuscino spesso di immunità.
la libertà è ridotta, c'è poco da discutere, ma è anche vero che io lo trovo inevitabile di fronte ad una situazione del genere.
la butto sul drastico consapevole che sia una sparata, ma fa capire: è come se in guerra si pretendesse di fare l'aperitivo comodi in centro a Milano durante il bombardamento.
ripeto, è una sparata, ma fa capire.
tante cose sono ridotte, a tante si deve rinunciare (ripeto, non pensate che chi parla non abbia perso tanto quanto tutti gli altri... c'è chi anche ha perso di più....) e non fa piacere ad un cazzo di nessuno, ma non c'è molta alternativa.
Comunque erano un paio di giorni che la sera sentivo parecchie ambulanze (3 una via l'altra adesso), non ho detto niente perché poi mi si piglia per pazzo, poi però vedo i dati di Monza e tutto torna...
è ripartita, forte anche mi sa.
questi sono i segnali, IMHO, di cui si è discusso, quelli che ti dicono che sta ripartendo forte. quando l'aumento dei casi coinvolge un po' dappertutto è perché sta covando.
speriamo bene. per il momento le TI mi sembrano tranquille lato nuovi ingressi, ed è questo quello che conta, che il SSN non sia sovraccarico. poi vediamo.
Si vis pacem, para bellum.
Risolvere tutto no, ma una mano la dà, almeno temporaneamente. Non conosco le percentuali di infetti della zona, ma credo che per avere effetti tangibili di una parziale immunità si debba arrivare almeno verso il 40% di infetti stile Val Seriana.. Se si è al 20/25/30% purtroppo non basta, abbiamo visto..
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Report settimanale della provincia di Brindisi tra 7 e 14 Febbraio 2021:
Nel Brindisino quasi cento casi in piu in una settimana: i dati dettagliati
Nel brindisino, dei campioni analizzati (129) ben 77 erano di variante inglese (56% del totale):
A Brindisi su 129 positivi al Covid, 72 sono di "variante inglese"
Brescia è quella che più ci si avvicina insieme a BG (fino ad ottobre sicuramente le zone d'Europa più colpite) e no, quello che dici è sbagliato dal momento in cui hai una nuova variante che se ne fotte altamente di quello che è successo prima.
puoi avere anche il 100%, ma se il virus muta QB, ti fotte.
è per questo che fanno paura le varianti eh, se minano l'immunità data dal vaccino, figurati quella naturale....
il tutto dimenticandoci che non sappiamo comunque quanto duri l'immunità,e da tutti i primi studi effettuati dopo 6 mesi gli anticorpi specifici sono a 0. questa è la realtà delle cose, e Brescia ne è la prima prova provata in Italia, proprio in questi giorni.
Come se dopo Manaus ce ne fosse bisogno, di prove dico
Si vis pacem, para bellum.
Screenshot 2021-02-19 220235.jpg
Consegnate,disponibili non conosco il dato.
Ultima modifica di Musoita; 19/02/2021 alle 22:12
Ore 19.54 - Stop a vendita U-Mask come dispositivo medico
Il Ministero della Salute ha disposto «il divieto di immissione in commercio del dispositivo medico U-Mask Model 2» e «l’adozione della misura del ritiro del medesimo prodotto» dal mercato. Decisione presa dopo che i carabinieri del Nas di Trento hanno segnalato al ministero che le mascherine U-Mask risultavano come dispositivi medici in base a certificazione di un laboratorio «privo di autorizzazione», sottoscritta da un soggetto senza laurea. Il ministero evidenzia i «potenziali rilevanti rischi per la salute» derivanti «dall’assenza di un regolare processo valutativo». A Milano si indaga per frode nell’esercizio del commercio. (Qui l’approfondimento).
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